Una. Un primo passo verso il riscatto


lunedì 16 novembre 2020
    

 
 
Un piccolo passo, non c'è dubbio, così lo definisce il suo presidente, quello che ha portato la Fondazione UNA a far parte della UICN, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, il "più grande network globale di soggetti autorevoli sul tema della conservazione della biodiversità". Ovverosia  una delle principali autorità mondiali in materia di ambiente e sviluppo sostenibile, che riunisce più di 1.200 organizzazioni affiliate, delle quali 200 governative e 900 non governative, coinvolge più di  17.000 scienziati ed esperti volontari, impegnati in 6 Commissioni, provenienti da circa 170 paesi nel mondo. Con sede in Svizzera, la UICN conta  più di 1.400 dipendenti in 45 uffici e centinaia di partner pubblici, ONG e aziende, in tutto il mondo. Costituisce un forum neutrale per i governi, le ONG, gli scienziati, le imprese e le comunità locali nel trovare soluzioni pratiche alle sfide dello sviluppo e della conservazione. Gestisce e promuove migliaia di progetti sul campo e attività in tutto il mondo. E' osservatore Permanente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Insomma, non è cosa da poco farne parte per UNA, un organismo che insieme a centri di ricerca universitari  annovera CNCN (Comitato nazionale Conservazione Caccia) e associazioni venatorie. E sicuramente si registreranno diversi mal di pancia, visto che del Comitato Italiano fanno parte fra gli altri anche WWF Italia e LIPU, fino ad oggi unici depositari della verità in fatto di conservazione del patrimonio naturale, habitat e fauna selvatica compresi.

L'UICN fra le sue prerogative ha anche quella di gestire la lista rossa delle specie a rischio, cioè l'inventario più completo al mondo dello stato di conservazione globale delle specie animali e vegetali, a cui le organizzazioni internazionali e nazionali fanno riferimento per definire disposizioni legislative in materia. Non è cosa da poco presenziare e dire la propria in consessi di tal genere e il fatto che questo sia stato da qui in avanti reso possibile significa che anche a questi livelli ci si sta rendendo conto che l'attività venatoria ha delle cose da dire utili alla causa.

Già le iniziative in corso patrocinate da UNA dimostrano capacità e lungimiranza. Una fra tutte il progetto "Selvatici e buoni", che nel momento in cui in Europa si sta per dare sostanza alla filosofia "Farm to Fork", dalla campagna alla tavola nel rispetto del cibo "buono e giusto" e della biodiversità, come minimo porterà a una riduzione degli impatti agricoli, industriali e
umani nei confronti dell'ambiente, favorendo così il ripristino di migliori condizioni alla presenza di fauna selvatica.

E' troppo tempo che i cacciatori assistono inascoltati al "drammatico declino di molte specie di selvaggina", subendo peraltro ingiuste restrizioni per responsabilità che sono sempre più chiaramente da attribuire ad altri fattori. Una voce come quella di UNA ai tavoli dove si decide del  benessere del pianeta e di tutti noi, cacciatori compresi, è un fatto che va sicuramente accolto con soddisfazione.
 
 

Sandro Corigliano

20 commenti finora...

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Ti sei bocciato da solo.

da Bravo! 19/11/2020 19.41

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

piu alto numero di morti di covid? ma che cazzataaaaaaaaaaaaaaaa

da Romolo 19/11/2020 10.12

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

No. Non hai capito un ca22o!

da Bocciato! 19/11/2020 9.53

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Intanto checchè se ne dica, la caccia non è chiusa, o quantomeno non diversamente dagli altri paesi d'Europa. Solo nelle zone rosse (non tutte: l'Alto Adige per esempio fa eccezione) non potendoci muovere o quasi, risulta difficile praticarla. A Milano pure, per esempio, visto che i milanesi di loro volontà hanno costruito tutto il costruibile sul territorio del comune. Berlato-Bekea, poi, ha scambiato il suo ruolo in Europa con quello dell'Italia, che non mi sembra tanto cenerentola, visto che ha il presidente del Parlamento, il Commissario all'economia, fino a pochi mesi fa aveva Draghi, che ci ha salvato dalla bancarotta (i Berlato compresi) e, a seguito del COVID, ha a disposizione da due a trecento miliardi che probabilmente anche per colpa di quelli come lui non riusciremo a spendere. La caccia: ho letto bene questa informativa su UNA. Credo di aver capito che dietro questa fondazione c'è la più grande multinanzionale europea e forse del mondo delle armi da caccia (e non solo) e quindi probabilmente l'entità economica e finanziaria che ha più interesse a mantenere viva questa nostra attività. Ma Berlato lo sa bene, essendone da sempre al corrente. Secondo me, come al solito, fa solo flanella pro domo sua. A me, però, non m'incanta. Capito?

da Capito? 19/11/2020 9.21

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

E' un'idea miope pensare che essere un numero dentro ad una organizzazione mondiale serva a noi cacciatori italiani. Già l'Italia in Europa è considerata come Cenerentola,figuriamoci se le opinioni italiane a livello mondiale servano a qualcosa. Questo dimostra la megalomania della Fidc che invece di pensare concretamente ad aggiornare la 157/92 alle attuali situazioni della fauna selvatica e al territorio pensa che questo serva nell'immediato. Le previsioni a lungo termine, ( pensando, che,ma, forse un domani ) lasciano irrisolti i problemi attuali della caccia in Italia con cacciatori sempre più anziani e demotivati per continue restrizioni (esempio la chiusura della caccia per Covid ). Noi semplici cacciatori anziani non abbiamo tanti anni ancora per andare a caccia aspettando progetti a lungo termine, vogliamo risultati subito in poco tempo, questo è uno dei motivi delle nostre proteste, senza offesa, lo avete capito almeno ?? P.S tutti conosciamo la situazione italiana su covid e povertà ma qui si parla di caccia e cacciatori

da Bekea 18/11/2020 17.38

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Dopo Messico e Brasile l’Italia è la nazione col più alto numero di morti di Covid del mondo! Altro che balle del governo!

da Italia peggio di tutti 18/11/2020 17.18

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Visto che - Italia dove sei? - non sei contento, vai pure dove ti pare. Poi me lo racconti. Se tu ti aggiornassi un po' meglio, probabilmente riusciresti ad essere grato di vivere in un paese che tutela anche i mentecatti. Senza mandarli a fare i capi di governo, come succede nei tuoi paradisi.

da Si può sempre fare meglio 18/11/2020 17.15

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

farm e fork?? ma non farmi ridere per favore ! dall'Europa ? ma cosa ci ha mai dato a noi l'Europa ? immigrati e miseria! divieti ( solo per il nostro paese di idioti e pecore) ma vi rendete conto che abbiamo 19 marinai nelle patrie galere libiche e l'Europa ( che voi tanto decantate) non ha mosso un dito! e L'Italia si caga sotto per mille idioti con la divisa e un pagliaccio che fa il generale sto caz! Meglio essere un Americano o Britannico loro ti vengono a riprendere!

da Italia dove sei? 18/11/2020 15.28

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

FIDC andate a vangare !!

da Tizzo 18/11/2020 12.50

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Caro fava qua sotto, la 157/92 è stata scritta da ROSINI DEPUTATO DC E PRESIDENTE FIDC, FERMARIELLO SENATORE PCI E PRESIDENTE ARCICACCIA e questo DOPO la straordinaria vittoria sul referendum anticaccia e dopo il vergognoso accordo con ANNAMARIA PROCACCI DELLA LAC. Maltagliati con il suo CPA il partito dei cacciatori e il suo straordinario successo alle elezioni amministrative del 1990 ha rinviato di 30 anni i problemi della caccia. Voi siete i campioni della sconfitta e i responsabili della disfatta della caccia in Italia.

da Oltre che inutili, MOLTO DANNOSI! 18/11/2020 12.07

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Forse non hai ancora capito che l'alternativa allora, all'epoca del referendum e della conseguente 157, era quella di giungere alla riduzione immediata dei cacciatori a trecentomila, da un milione e settecentomila che eravamo. Le decisioni ovviamente non le presero le associazioni venatorie ma i partiti politici e i cosiddetti poteri forti, cioè la Coldiretti (proprietaria di Federconsorzi, allora, e di conseguenza responsabile del paccchetto chimica in agricoltura) e gli armieri bresciani, che se passava il referendum potevano chiudere, e con gli armieri tutte quelle attività che gravitano intorno alla caccia (negozi, cani, viaggi, ristoranti ecc.). Prima o poi, qualcuno scriverà la storia vera di quelle vicende e forse qualche illuso che credeva alle balle di Zaganelli e di Maltagliati riuscirà ad aprirsi la mente.

da Zigozagozigozago 18/11/2020 11.34

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Federcaccia è quella che ha introdotto la legge 157/92 la quale ha ridotto di due terzi il numero dei cacciatori, di tre quarti le specie cacciabili ha rinchiuso i cacciatori negli ATC ha trasformato gli ATC in carrozzoni non ha mai fatto conoscere la caccia a chi a caccia non ci va. SERVE ALTRO PER PASSARE AD ASSICURAZIONE PRIVATA?

da FIDC? BASTA!!! 18/11/2020 9.35

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

SONO QUEGLI IPOCRITI CHE FINO AD OGGI TI HANNO MANDATO A CACCIA. SE ERA PER QUELLI COME TE LA CACCIA ERA PRIVATIZZATA GIà DA QUARANT'ANNI. E FORSE ERA UN BENE. IN OGNI CASO RAPPRESENTANO ANCORA LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CACCIATORI. IL CHE VUOL DIRE CHE - PUR RAPPRESENTANDO TUTTI, SIA PER TIPO DI CACCIA SIA PER TERRITORIO - RACCOLGONO I MASSIMI CONSENSI, MENTRE TUE IDEE RESTANO MINORITARIE COME TRENT'ANNI FA. PROBABILMENTE SEI UNO DEI DIRIGENTI DI QUALCHE ASSOCIAZIONCIUCCIA. STAI TRANQUILLO,NELLA SITUAZIONE ODIERNA C'E' BISOGNO DI TUTTI. UN POSTICINO TE LO TROVANO ANCHE A TE.

da GRAZIE SI 17/11/2020 15.50

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

e dai con sta federcaccia ... se siamo in questa situazione il 90% della colpa è la loro ! adesso cosa fanno ? dobbiamo , dobbiamo , dobbiamo ??? dobbiamo cosa??? ognuno per la sua strada che è molto meglio ... non sotto il cappello dei vecchi e ipocriti F.I.D.C. !!!

da FIDC grazie NO !! 17/11/2020 15.34

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Se c'è ancora chi non capisce che vista la situazione è indispensabile stare uniti, vuol dire che ci sono poche prospettive a breve per salvaguardare questa nostra bella passione. Finiremo tutti a fare i macellai di cinghiali per conto terzi. Soprattutto gli sparatori che pensano solo a ostentare il carniere. Contenti voi. Meraviglia il fatto che proprio in questi giorni, con la pandemia che minaccia soprattutto chi di noi è avanti con l'età, non ci si renda conto che anche nella politica urge collaborazione, mentre invece si continua a litigare. E per la caccia, l'unica associazione che ha voce in capitolo, fa e s'impegna pubblicamente è la Federcaccia. Non si registra una dichiarazione pubblica di Sparvoli da settimane, l'Arcicaccia boccheggia, il resto è pura follia.

da Pionati R. 17/11/2020 9.26

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Si un moncolino d'oro cinese.

da ancora non hai capito un c@@@ 16/11/2020 15.08

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Prendiamo spunto dalle cose positive per tornare a credere che il mondo venatorio possa ritornare protagonista DELLA VITA rurale e dello sviluppo sostenibile. Basta piangersi addosso e SOPRATUTTO SOLO UNITO SI VINCE.

da a.z. 16/11/2020 11.46

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Se son rose fioriranno... comunque a prescindere è sempre meglio che UNA faccia sentire la propria voce dall'interno di UICN che non restandone fuori.

da Red 16/11/2020 11.44

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Sandro il tuo ottimismo mi solleva da uno stato di frustrazione indotto da posizioni di pseudo animalisti e ambientalisti dell'ultima ora che sparano a raffica cavolate contro caccia e cacciatori senza conoscere niente di concreto di cui sparlano. Accolgo con piacere il tuo ottimismo e mi auguro che per il bene della caccia e dei cacciatori tù abbia ragione .

da bretone 16/11/2020 11.27

Re:Una. Un primo passo verso il riscatto

Tutta fuffa. Intanto la caccia è chiusa nel 70% del territorio e non illudetevi, non riaprirà mai più come prima

da Aavv di falliti 16/11/2020 10.26