Nell’anno delle allodole*


lunedì 30 settembre 2019
    

 
 
Tra la narrativa venatoria francese di fine Ottocento, ho trovato un pittoresco racconto di caccia alle allodole. Nel racconto, si narra che nel 1887 si verificò un giorno di passo di allodole talmente eccezionale per la sua intensità da essere considerato un vero e proprio evento biblico, uno spettacolo della Natura di non comune evenienza.

Il racconto si snoda sull'avventura di un giovane appassionato cacciatore e tutto inizia, quando questi rovistando in soffitta tra gli oggetti di caccia del nonno, trova un diario della sua vita venatoria; leggendo avidamente le pagine dell’avo, si accorse che anche il nonno, come lui aveva innata una forte passione per la caccia al capanno alla piccola selvaggina migratoria e come lui, aveva spesso unito alla caccia un profondo studio sulla biologia e sulle abitudini degli uccelli. Anche il nonno scorrendo le polverose pagine dei libri antichi del secolo precedente, aveva appreso fatti interessanti, scoprendo come alcuni autori nel corso della loro vita di appassionati seguaci di Diana avessero notato e verificato una strana e accertata ciclicità nel passo dei piccoli migratori e in particolare delle allodole.

Il diario ifatti riferiva nelle sue pagine come il nonno avesse constatato a sua volta che le annate del 1821 e 1854 furono due anni di passo eccezionale per le allodole e ottimo per le pispole, le calandre e gli strillozzi, poi a queste due annate da lui vissute e quindi verificate di persona si aggiungeva “per sentito dire” il 1788, anno in cui in base ai racconti tramandati dai vecchi cacciatori francesi, in Camargue, sarebbero state compiute eccezionali catture notturne di allodole e pispole cacciando con le reti, il campano di bronzo ed i fanali ad acetilene.

Questi dati tratti dal diario del nonno allertarono il nostro giovane scrittore e cacciatore che constatata subito una ciclicità di 33 anni tra le annate eccezionali sopra riportate si preparò per l’incipiente anno 1887 procurandosi una ottima doppietta a spillo Lefechaux calibro 16 e un paio di migliaia di cartucce con pallini del. N. 10 francese ( circa il nostro n. 11).

Il giovane signorotto completò la sua preparazione alla caccia facendo approntare in una larga attentamene selezionata, un basso capannello di canne palustri e falasco accuratamente costruito dal suo contadino dentro un fossetto di scolo e facendogli inoltre addestrare alla perfezione come zimbelli due giovani civette catturate ai primi di settembre.

Venne ottobre e con la metà del mese il nostro nobile giovanotto iniziò a frequentare tutte le mattine di bel tempo il suo capanno ottenendo spesso carnieri soddisfacenti (40-50 allodole) ma non proprio eccezionali , finchè il 21 del mese arrivò la giornata da lui tanto attesa e sperata.

Era quella una mattina tersa e serena, i primi raggi di sole brillavano di una penetrante luce gialla e una brezza di tramontana leggera ma frizzante, spirava a tratti, “gli ordini”, ovvero le condizioni metereologiche come vengono abitualmente chiamate in valle, erano quelli ottimali per il passo.

Nell’attesa, immerso nell’odore dolciastro della canna inumidita dalla rugiada notturna, con le luci radenti e chiare del nuovo giorno lo sguardo giungeva lontano, molto lontano e si perdeva all’orizzonte fluttuando nell’aria pulita e fresca della mattina senza un filo di foschia, quando finalmente giunse il primo acuto trillo e la prima lodola curò la strega impastoiata sul suo fungo di sughero.
Alla salita del Sole il passo iniziò a manifestarsi con una intensità crescente mai vista, le ondate dei branchetti aumentavano e si susseguivano proprio come descritto dal nonno sul suo diario...

I branchetti arrivavano dall’alto e curando la civetta si avvicendavano al gioco anche a più di uno alla volta; le candide pancine delle “alouette” si stagliavano contro lo sfondo azzurro del cielo mentre tutto attorno altre decine di queste bellissime farfalle color ocra “danzavano” sul gioco e sulla sua testa senza un solo attimo di tregua.

Dopo ogni sparo. i branchetti dispersi dall’eco delle fucilate si allontanavano soltanto di poche decine di metri e subito guidate dai trilli del fischio d’osso sapientemente suonato e dal sobbalzare della civetta ritornavano confidenti sul gioco, punto o poco spaventate.

Pur assaporando con grande nobiltà questo raro spettacolo, e gustandolo come un rarissimo evento naturale, senza mai eccedere in barbare e villiche scariche di fucileria il nostro “amico” sparando bene e raccogliendo diligentemente tutte le allodole abbattute, giunto a mezzogiorno contò davanti a sé più di duecentocinquanta prede allineate sul prato all’ombra del capanno.

Era giunta l’ora del desinare ed anche se il passo non accennava a terminare o a diminuire, il giovane cacciatore si ritenne soddisfatto e molto signorilmente smise di cacciare.

In seguito apprese anche dagli altri cacciatori che in tutta la regione il passo quel giorno del 21 di Ottobre era stato di una consistenza e continuità rare e mai viste al punto che quella data venne ricordata nel tempo e per molti anni dai vecchi cacciatori come “il giorno dell’imperatore” .

Ora facendo un rapido calcolo matematico appare evidente che nel XX° Secolo le annate eccezionali dovrebbero essere state il 1920, il 1953 ed il 1986; dei primi due anni non ci sono noti riscontri, li sto cercando, ma del 1986 ho saputo da vecchi cacciatori che vi furono alcune mattinate eccezionali, in particolare una mattina serena e molto tersa di metà ottobre che seguì ad alcuni giorni successivi di pioggia e brutto tempo. Chi mi ha raccontato di questi giorni diceva che per la straordinaria pulizia dell’aria quel giorno dalla pianura erano ben visibili le Prealpi e gli Appennini.

Diana Novembre 1930Quel cacciatore pur ammettendo di non aver sfruttato pienamente la giornata sia per la sua poca malizia e capacità in questa caccia e sia per l’inadeguatezza dei richiami, mi disse che quel giorno prese sparando sullo specchietto oltre 70 allodole; tale numero considerando le scarse capacità tecniche e di tiratore del personaggio deve essere coinciso effettivamente con un passo eccezionale.

Bene, i trentatre anni del ciclo periodico alaudifero scadono quest’anno, A.D. 2019 e quindi se le nostre considerazioni sono corrette e tutti noi accomunati da questa caccia saremo in perfetta salute e manterremo la nostra tradizionale antica passione, dovremo attenderci un fine ottobre e inizio novembre di caccia memorabile. In bocca al lupo!
 

Gianluca Garolini



* Per gentile concessione dell'autore


28 commenti finora...

Re:Nell’anno delle allodole*

Quanto mi manca la caccia alle allodole ! Ho iniziato ,come tanti proprio con loro ,ora praticamente sono estinte ,come il pollo sultano e l otarda , ci vado una o due volte per nostalgia ,passo 2,3 ore senza sparare un colpo e mi viene un forte abbattimento .Perche non passano piu ? La causa principale é questa : una mattina di 10 anni fa , levai un branchetto di 5, 6 ,sparai un colpo e ne cadde una ,ma a terra trovai quella piu altre due fredde e morte per avvelenamento !!! Che tristezza !!

da Big hunter 05/10/2019 19.15

Re:Nell’anno delle allodole*

Condivido in pieno quello che dice Marcello,i migratori ci sono ma non si fermano piu perché non c'è più l habitat.io cacciò le allodole da 35 anni ma quello che ho visto il 23 10 2016 non l ho mai visto, centinaia di stormi(con stormi che superavano le migliaia) di lodole passare per un intero pomeriggio fino al giorno seccessivo,per non parlare della prima settimana di novembre dello scorso anno con passo ottimo e costante, il problema però è che il tutto si riduce a pochi giorni non trovando cibo sostano e ripartono subito

da allodolaiomatto 04/10/2019 12.58

Re:Nell’anno delle allodole*

X lucas anch'io ho la licenza dal 1981 la caccia si chiudeva a marzo...bei tempi....Comunque x come la vedo io è che il PASSO è cambiato radicalmente adesso sono buoni 2/3 giorni(l'anno scorso sono passati di venerdì era pieno il cielo il giorno dopo presi 5 tordi e 3 merli poi chiuso) x TORDI MERLI E ALLODOLE è propio l'HABITAT che non c'è più x le ALLODOLE dove sono i campi di semina?E'cambiato TUTTO in peggio qui passano e all'estero gli menano perchè fanno gli habitat apposta x questo migratore....un ibal x la stagione.

da MARCELLO64 04/10/2019 11.21

Re:Nell’anno delle allodole*

REDAZIONE BIGHUNTER.IT COMMENTO RIMOSSO

da Marcello 04/10/2019 10.25

Re:Nell’anno delle allodole*

Continuiamo a darcele fra di noi, mentre dovremo prendere coscienza che i problemi della caccia non derivano dalla caccia, ma da questo "progresso" che CONSUMA inesorabilmente quel poco di natura che avevamo fino a ieri conservato. La prima cosa che dovremmo fare è combattere questo modello di sviluppo e le vere cause del depauperamento del territorio, agricoltura moderna, industria senza regole, inquinamento umano nelle città, eccetera eccetera...Siamo noi gli ambientalisti, la caccia è compatibile, come è sempre stata, con un modello dis viluppo a dimensione umana. Gli enormi guadagni dell'alta finanza dovrebbero essere impiegati per ripristinare un modo di vivere più...vivibile!

da Siamo noi gli ambientalisti 04/10/2019 9.07

Re:Nell’anno delle allodole*

REDAZIONE BIGHUNTER.IT COMMENTO RIMOSSO

da Carlo 03/10/2019 21.15

Re:Nell’anno delle allodole*

...No, basta caccia all'ollodola in Romania era l'unica via rimasta per potere vederne ancora qualcuna dalle mie parti. Solo l'ingordigia di qualche famelico usuraio ha fatto sì che venga chiuda quell'autostrada!

da s.g. 03/10/2019 21.07

Re:Nell’anno delle allodole*

sono tornato dalla Romania ieri, abbiamo fatto dei carnieri di allodole ottimi ! le allodole non si fermano passano dalle 7 30 fino alle 11 poi fine. Media di 60/70 pezzi al giorno a testa. Cosa vuoi di piu???

da marcello 03/10/2019 19.51

Re:Nell’anno delle allodole*

Purtroppo bisogna dire le cose come stanno ,capisco colleghi cacciatori che sia triste da ammettere ma di allodole non se ne vede piu' una pavoncelle sparite e la cacciagione puzza di pesce eì la triste verita' ,gli storni dei primi anni 80 erano una delizia assieme ai tordi grassi come maiali , adessogli storni puzzano di mrrda da vomitare e i tordi rinsecchiti scheletrici. Lo scorso anno presi qualche beccaccia facevano0 schifo secche e insipide.

da kirghiu4 03/10/2019 18.04

Re:Nell’anno delle allodole*

Va chiusa a varie specie fra cui l’allodola e aperta a oche tortore bianche piccioni

da Remo 03/10/2019 14.47

Re:Nell’anno delle allodole*

Ho la licenza di caccia dal 1985 e le allodole sono drasticamente diminuite da circa vent'anni. I branchetti di tanti anni fa sono un lontano ricordo e sono diminuiti anche i cacciatori che si dedicano all'allodola proprio per la mancanza di materia prima. Addirittura non ci sono praticamente più le "pasturone", ossia le allodole stanziali che restavano tutto l'anno e a primavera deliziavano con il loro canto le pianure della valle del Tevere.

da lucas 03/10/2019 14.21

Re:Nell’anno delle allodole*

Le allodole e' triste a dire... ma sono completamente sparite in provimcia di roma!!!!!!Se ne vedi qualcuna ti dispiace anche a sparargli quanto son rare.

da henry 02/10/2019 20.26

Re:Nell’anno delle allodole*

El cid fatti dare una guardata al cervello,cambiamo il caviale con la m...a?

da allodolaiomatto 02/10/2019 7.27

Re:Nell’anno delle allodole*

Va chiusa alla allodola! Non c’è ne sono più! E rimessi storno tortora dal collare e piccione torraiolo.

da El Cid 01/10/2019 18.12

Re:Nell’anno delle allodole*

Ricordo che prima che chiudessero la caccia in Albania facevo la media di circa 100/150 allodole al giorno senza troppi problemi "una media canna" ho visto babbo e figlio romagnoli fare 750 allodole in un solo giorno!! Poi hanno chiuso. Fortunatamente. Forse anche noi ( io per primo) abbiamo qualche colpa. da allora non vado più ad allodole preferisco i colombacci ma mi mancano quelle belle giornate di camminate nelle "stoppie" !

da Francesco 01/10/2019 15.04

Re:Nell’anno delle allodole*

Vi siete fatti abbindolare dalle chiacchiere di quattro falsi ambientalisti, le allodole sono sempre le stesse,sicuramente sono cambiati gli habitat, le nostre coste sono diventate tanti alberi di Natale, le nostre campagne ormai sono ricoperte per lo piu da nylon, ecc...

da allodolaiomatto 01/10/2019 13.44

Re:Nell’anno delle allodole*

Ho praticato la caccia alle allodole da una vita, con carnieri modesti ma soddisfacenti. Da qualche lustro non vedo più stuoli di alaudidi entrare dall'Adriatico e salire l'Italia. Che tristezza! Ci sarà una ragione?

da Amante della Natura. 01/10/2019 9.27

Re:Nell’anno delle allodole*

Mi chiedo se nei posti di nidificazione la quantità delle allodole è costante, perchè la presenza nei posti di passo significa poco. Qui nell' altopiano ibleo nel passato c'era una presenza massiccia di allodole, accompagnata anche dalla presenza di cacciatori del nord.Oggi sono scomparse sia le prime che i secondi.

da nilo 01/10/2019 9.03

Re:Nell’anno delle allodole*

Secondo me, le stragi all'estero non c'entrano niente. Per le allodole, come per altri uccelli che frequentano i campi (e si cibano di granaglie), il problema sono le pratiche agricole, che fanno uso di abbondanti pesticidi. Ci sono ormai ampi rapporti (Birdlife & C.) che lo dimostrano. La caccia non c'entra niente, e chiuderla o tenerla aperta non fa alcuna differenza. Poi vi lamentate di Greta. Io credo invece che certe campagne per la moralizzazione del sistema economico prevalente (ormai anche nel cosiddetto terzo mondo) le dovremmo sostenere in primo luogo noi cacciatori. Ma come al solito, ci piace vincere facile. Il mondo, la terra nostra madre, se ne impipa, continuerà a vivere ancora per miliardi di anni, a sua insaputa. Nasceranno e si estingueranno altre migliaia di esseri. Il problema sarà per noi, per la nostra specie, e soprattutto per i nostri nipoti e pronipoti che non potranno godere, se sopravviveranno, di quelle bellezze di cui ci siamo alimentati noi, i nostri padri, i nostri antenati. E' vero, non più tardi di un secolo fa, la stragrande maggioranza dei nostri concittadini faceva fatica a vivere. La nostra generazione, del dopoguerra, ha avuto la fortuna di crescere e di non subire guerre. Grazie al patto fra europei. E ora ci sarebbe qualcuno, più di qualcuno purtoppo, che vorrebbe rompere questo sodalizio che ci ha regalato tre quarti di secolo ormai di benessere e di pace.

da Pace e caccia 01/10/2019 8.49

Re:Nell’anno delle allodole*

Purtroppo è come scrive Gio,l'innovazione dell'agricoltura porta a una riduzione continua dei migratori .Specie che non trovano più gli ambienti favorevoli a riprodursi.Sperare in un passo soddisfacente è come sperare in una elevazione culturale e tecnica dei ns. politici.

da bretone 01/10/2019 1.51

Re:Nell’anno delle allodole*

da quando la i paesi del est sono in europoa la migrazione di tutte le spicie sta calando , ma perchè nella grandi distese dove nidificano l europa a dato soldi per lavorare la terra non più con i cavalli ma trattori da 200 cavalli .E la colpa la danno a noi, per lavoro sono anni che giro quei paese credetemi sono cambiati con una velocita paurosa questo e il vero problema

da gio 30/09/2019 22.48

Re:Nell’anno delle allodole*

Abito in provincia di roma nord di allodole non ne trovi una nemmeno per sogno. Gli ultimi bei carnieri nel 2002 2005 ,poi sto le allodole sono state sterminate dai pesticidi e dalle stragi all'estero.

da kijiuju5 30/09/2019 18.20

Re:Nell’anno delle allodole*

E cosa cambia? Se una specie è in diminuzione la caccia va ridotta. Magari inserendo fra le cacciabili specie in salute. Ma questa operazione è troppo intelligente per questa Europa e questa Italia

da Luciano 30/09/2019 14.36

Re:Nell’anno delle allodole*

direi: solo a causa delle pratiche agricole e inquinamento!!!!!

da Mauro 30/09/2019 13.02

Re:Nell’anno delle allodole*

Le allodole sono in diminuzione anche per via delle pratiche agricole. Negarlo è assurdo

da Luciano 30/09/2019 11.53

Re:Nell’anno delle allodole*

in via d'estinzione sono i campi di pastura e riposo e quelli rimasti sono inquinati|!!!!e ad estinguersi al più presto deve essere ispra

da Mauro 30/09/2019 11.21

Re:Nell’anno delle allodole*

Adesso x trovare un campo seminato a ottobre è come fare 13 x non parlare dei "carnieri" qui da noi le dobbiamo vedere passare(come le tortore) e all'estero fanno stragi però sento dire"le allodole sono in via distinzione"ma andate a cagare come dicevo ricreiamo gli habitat e vedrete che le allodole si fermano altro che in via distinzione in Italia sembra la parola d'ordine x la MIGRATORIA......

da MARCELLO64 30/09/2019 10.22

Re:Nell’anno delle allodole*

Caro Gianluca il Pian di Spagna nell'alto lago di Como,era la zona dove venivano catturate più allodole queste venivavo distribuite per chi effettuava questa caccia come richiamo, a tutte le altre province lombarde,poi li vi istallarono la TELESPAZIO con le sue parabole; gam over per noi cacciatori. un caro saluto

da Fucino Cane 30/09/2019 9.43