Selvaggina, la via della filiera


lunedì 13 maggio 2019
    



Quando parliamo di selvaggina il pensiero va subito agli odori, ma soprattutto ai sapori, di indimenticabili arrosti, succulenti spiedini, salsicce, braciole al sangue, intingoli, insomma alla carne, quella buona e di altissima qualità. Come ben sappiamo, in Italia da un po' di tempo a questa parte si parla con entusiasmo dell'esigenza di trasformare il problema dell'eccessiva presenza dei selvatici in una risorsa economica. Sulla carta sembra un ovvio passaggio, buono da tutti i punti di vista, compreso quello della sostenibilità ambientale (prodotto della natura, rinnovabile, la cui gestione è necessaria). Ma nella realtà abbiamo una situazione caotica e frammentata dovuta a infinite pastoie burocratiche, ma anche a problemi più complessi che coinvolgono non solo gli ambientalisti/animalisti, ma anche il rapporto fra cacciatori e  agricoltori.  Anche perché, di fatto, in gioco c'è la disponiobilità del bene selvatico abbattuto e dunque anche l'annosa questione dell'842 del Codice Civile. In parole povere, più che la compensazione dei danni, per gli agricoltori potrebbe costituire  integrazione al reddito la disponibilità esclusiva di quel patrimonio che almeno periodicamente stanzia sulle loro terre.

Al di là delle intenzioni, in Italia al momento è difficile  parlare di filiera della cacciagione. Come bene veniva ricordato tempo fa da Michele Milani, che a questo scopo sta dedicando  il suo impegno editoriale,attualmente il 90% della carne di selvaggina servita nei ristoranti italiani proviene dall'estero. In sostanza manca ancora un sistema consolidato che consenta la commercializzazione della selvaggina abbattuta nelle nostre contrade.

Da tempo si dice che la carne di decine, centinaia di migliaia di ungulati selvatici, paventata anche in eccesso, potrebbe a buon diritto finire fare la sua bella figura sulle tavole degli italiani ed essere trattata come una delle migliori materie prime disponibili a km zero nei nostri mille mila ristoranti e trattorie. Sarebbe un'occasione (forse l'unica) di rivalsa sociale, economica ed ambientale, che però stenta a decollare.

Se per il marchio e la commercializzazione siamo ancora molto lontani, le prove generali per l'attivazione di una filiera della selvaggina ci sono, anche  se per ora sono solo dei timidi esempi, partiti un po' troppo a rilento, soprattutto in Toscana e in Emilia Romagna, ma anche in Lombardia di recente.

In Toscana il numero di cacciatori sensibilizzati al riguardo, "formati", come si dice,  è in costante aumento. La cosiddetta e tanto discussa legge obiettivo ha previsto che gli ATC si dotino di centri di sosta (CS) e si convenzionino con centri di lavorazione carni di selvatici (CLS). Attualmente dei nove Atc della  regione, salvo aggiornamenti, quattro hanno attivato centri di sosta (SI, PT, AR, PI) e tre Atc (PT, SI e PI) hanno attivato convenzioni con i centri di lavorazione carni. Gli Atc privi per ora di  convenzioni attive hanno comunque intrapreso un “percorso” mirato all’attivazione di convenzioni con i centri di lavorazione carni di selvaggina. Ma la filiera vera e propria ancora non si percepisce.

Un po' meglio in Emilia Romagna, dove grazie anche  all'impegno di Milani e alla collaborazione di chef stellati, primo tra tutti Igles Corelli (Mercerie, Roma), ma anche Isa Mazzocchi (La Palta di Bilegno, PC), Valentino Mercattili (San Domenico di Imola), Maria Grazia Soncini ( La Capanna di Eraclio, Codogno, Fe), Bruno Bottura (Osteria Francescana), che ne esaltano la caratteristica principale (materia prima di alta qualità), si sta costituendo il primo marchio per valorizzare la Selvaggina di Filiera dell'Emilia Romagna. L'obiettivo è quello di arrivare al consumatore con tutte le informazioni che garantiscono la qualità del prodotto, nel rispetto dell'ambiente, del benessere degli animali selvatici, con prelievi ben ordinati,   processi di trasformazione che permettono di preservare le proprietà organolettiche della carne e assicurarne la qualità anche dal punto di vista sanitario. I cacciatori sono i protagonisti dato che saranno loro a rifornire il sistema. Sotto la garanzia del marchio di filiera, collegato a un serio disciplinare di produzione.

Qualcosa di simile è quanto promosso anche dalla Fondazione Una, con il progetto Selvatici e buoni, che si prefigge di promuovere il metodo in tutto il paese,  sotto l'egida fra l'altro dell'Università di Pollenzo, con la benedizione delldi Slow Food, promotore  del prestigioso Salone del Gusto di Torino, dove si celebra anche Terra Madre, rete mondiale del cibo di qualità collegato alle tradizioni dei territori.  Una scelta  intelligente utile a proporre se non imporre la sostenibilità della caccia in quegli ambiti purtoppo oggi  dominati da un ambientalismo salottiero, che ci vede come il fumo negli occhi.

Diciamocelo:  la caccia di domani passa necessariamente da qui. E' dunque necessario non perdere questo treno, che forse consentirebbe a tutto il settore di riprendersi un ruolo attivo e propositivo nella società. Porta di accesso attraverso la quale riproporre questioni importanti che riguardano la caccia italiana, sempre meno cacciata e sempre più tartassata.  Ingiustamente.
 

Cinzia Funcis
 


32 commenti finora...

Re:Selvaggina, la via della filiera

Duccio ....intravedo delle difficoltà di comprensione del testo. L’articolo non è centrato sulle scelte del cacciatore , ma individua nella filiera una chiave di volta per spostare alcuni baricentri nella gestione agricolo/venatoria del territorio. Io , ma è una opinione, credo che sia vero se questo viene fatto con le premesse giusto. Nel mio precedente intervento mi sono limitato a dire che con i nostri numeri non ci sono le condizioni perché questo avvenga. Per inciso...quello che succede a Vicchio non è indicativo di niente a livello generale, perché in Italia continuano ad arrivare tonnellate di carni di selvaggina proveniente dall’estero ( est europeo, Austria, America, Nuova Zelanda...) al contrario non mi risulta che ci sia carne selvatica esportata dall’Italia verso l’estero. Il motivo è molto semplice, i paesi sopra citati hanno popolazioni che lo consentono , mentre le nostre ...no. In ogni caso, già in Emilia, è molto più richiesto il cervo del cinghiale...e più si sale...meglio è...

da Cristiano Montano 19/05/2019 15.05

Re:Selvaggina, la via della filiera

Caro Cristiano io mi sono messo in contatto col Centro Raccolta di Vicchio (Fi) e mi è stato detto che NON RITIRANO caprioli daini e cervi ma solo cinghiali e mi hanno spiegato che solo il cinghiale ha mercato. Detto questo io ritengo una cosa inaccettabile andare a caccia per vendere la carne, una roba da morti di fame, miserabili personaggi da isolare e combattere. E di quel che succede all’estero non mi potrebbe fregare di meno.

da Duccio 19/05/2019 13.23

Re:Selvaggina, la via della filiera

Allora...in realtà il più grosso limite allo sviluppo della filiera , per quanto sembri strano, è la mancanza di animali, e soprattutto cervidi. In Toscana si abbattono 18000 caprioli ogni anno in oltre 10.000 cacciatori , e va da se che la componente che può essere commercializzata oltre l’autoconsumo è risibile. Del cervo , vero principe della filiera per le sue caratteristiche anatomiche, non si può neppure parlare perché i numeri sono risibili e ridicoli ( in tutta la Toscana meno di 900 capi). Il cinghiale avrebbe un po’ più numeri , ma è per sua natura meno adatto a creare un forte valore aggiunto. La filiera si fa quando questa può essere alimentata con quantità commerciabili, e il miglior esempio è la Germania che abbatte ogni anno oltre 1.100.000 caprioli e 50.000 cervi ( oltre a 600.000 cinghiali). Questi significa che in Germania la popolazione di caprioli si attesta sui 4.000.000 di capi , e di cervi intorno ai 200.000. In Italia ( dove ci si stracciano le vesti per gli ungulati) i caprioli non superano i 650.000 capi totali , e i cervi meno di 30.000. In sostanza, con questi numeri RIDICOLI la filiera non si fa, e le carni continueranno ad arrivare da dove gli animali ci sono davvero.

da Cristiano Montano 19/05/2019 12.59

Re:Selvaggina, la via della filiera

Mi ve mandaria tutti contro i talebani ,ve na gran carica.. co a fionda pero' ...In laguna no va nessun a codoni .....Al massimo in valle.....Differenza tra laguna e valle la conoscete?.

da T el C 17/05/2019 18.44

Re:Selvaggina, la via della filiera

Peggio: un bracconiere

da Gim 16/05/2019 7.54

Re:Selvaggina, la via della filiera

anche io vivo DENTRO UN parco nazionale dove stazionano migliaia di anatre però noi abbiamo la possibilità di sparare in alcuni punti. Con la Forestale sempre addosso per questo usiamo i richiami a bocca. Peccato per lei. perdere una delle poche vere cacce italiane ad un migratore incredibilmente affascinate . Il tiro da 350/400 metri è "normalissimo". L'abilità di arrivare a tiro dell'animale dipende da dove si caccia "amico mio" non tutti i luoghi sono uguali , purtroppo. Riguardo le emozioni , ognuno pensi alle proprie ma dire che una supera l'altra è molto difficile.

da Pippo free 16/05/2019 7.33

Re:Selvaggina, la via della filiera

X Pippo free;se è un cacciatore di becchi piatti( o uccelli bianchicome sidice nel gergo da noi)pensi cosa prova uno come me che abbia il lago quasi in casa,anzi se esonda cè là proprio in casa, (non nella tesa per anatre germanate!!!)e non può sparargli perchè parco!!! Per il camoscio 6,5x68, tiro teso anche a 350/400 metri un missile!!!NON mi dica che è etico sparare da valle a valle per poi vantarsi con gli amici e dire 470 metri telemetrati???l'abilità di questa caccia stà nel arrivare il più vicino possibile al'animale!!!

da Fucino Cane 16/05/2019 0.17

Re:Selvaggina, la via della filiera

In laguna ho capito. Anche tu ti fai portare nel posto preparato dagli altri. Caccia facile e comoda. Il fischio a bocca è una cazzata e comunque non lo usi te ma chi a caccia ti ci porta. Cumenda con la panza!!

da Gim 15/05/2019 22.27

Re:Selvaggina, la via della filiera

in laguna , ovviamente in riserva PRIVATA dove non si usano i registratori e dove uno come te al massimo può aspirare a pulire i cessi del casone! In Bielorussia ? ah ah ah mi ci sei mai stato bamboccio ??? idiota

da Pippo free 15/05/2019 21.55

Re:Selvaggina, la via della filiera

Pippo free dove cacci i codoni? In riserva? All’estero? In Bielorussia? Dove è che li fai calare COL FISCHIO A BOCCA? A cazzaro!!!

da Gim 15/05/2019 21.11

Re:Selvaggina, la via della filiera

Roito, a me?! Cosa intende?! Ma possibile che tutte le volte debba andare a cercare un vocabolario??? Nn potrebbe tirarsela un po' meno?

da Mi faccio una kultura (di teste di rapa) 15/05/2019 21.04

Re:Selvaggina, la via della filiera

Roito, a me?! Cosa intende?! Ma possibile che tutte le volte debba andare a cercare un vocabolario??? Nn potrebbe tirarsela un po' meno?

da Mi faccio una kultura (di teste di rapa) 15/05/2019 21.04

Re:Selvaggina, la via della filiera

caro fucino, la critica non era rivolta a lei! E per la seconda volta ti ripeto MA SAI LEGGERE E CAPIRE COSA UNO SCRIVE ?? CAZZO? e come si fa scrivere che far calare dei codoni nel gioco non sia emozionante UNO CHE DICE DI AVERLA PRATICA !! DOVE ? su sky alla tv? prosegue con il tiro etico ? ma di cosa sta parlando? cosi se ti capita il camoscio a 300 metri non gli tiri?? cosa fai sali a 3000 metri per prendere l'aria ?? Il tiro etico è per chi non sa sparare. Vera selvaggina un capriolo o un cinghiale? perché un codone o un fischione un alzavola cosa sono di allevamento? ma lei è mai andato ad anatre? Bob voi cinofili siete dei bravissimi cacciatori ma... contenti voi contenti tutti

da Pippo free 15/05/2019 19.51

Re:Selvaggina, la via della filiera

Vede Hunter quella caccia emozionante io lò praticata,non ci sono specie anatre che non abbia ucciso comprese le oche; ora purtoppo NON la posso più praticare perchè i laghi della mia zona sono tutti parchi(parlo di laghi non di tese per anatre germanate)quindi sono passato alla canna rigata perchè è vera selvaggina ;e se mi dice che è una caccia facile, vuol dire che non là mai fatta(provare per credere)prima di criticare!!! INOLTRE IL TIRO ETICO PER UN CACCIATORE VERO E' MASSIMO ENTRO I 250 METRI!!!

da Fucino Cane 15/05/2019 16.43

Re:Selvaggina, la via della filiera

Hunter la caccia NON È il tiro. La caccia più difficile in assoluto non è nemmeno quella alla migratoria. Ma cacciare DA SOLO fagiani furbi o beccacce (senza ausili elettronici)

da Bob 15/05/2019 15.26

Re:Selvaggina, la via della filiera

passare dalla liscia alla rigata CREDENDO che sia un evoluzione mi fa MOLTO RIDERE. la canna con la rigata è semplicemente FACILE mentre con la liscia molto più complicata. di solito questo passaggio viene fatto da chi non è un gran tiratore e cacciatore di liscia credendo A TORTO di essere arrivato all'elitte della caccia solo per indossare loden e binocolo ! io pratico entrambe con molto successo ma preferisco abbattere un tordo allo schizzo che non un capriolo in pastura ( entro i 300 metri) qualche piccola difficoltà con tiri sui 400 metri ed in montagna al camoscio . tutto il resto è acqua fresca.... se un giorno proverà l'emozione di richiamare a fiato un branco di codoni che riesce ad ingannare con il suo gioco di stampi in acqua proverà una della tante vere emozioni della caccia! Caro Zona Alpi, si dia una calmata voi con la canna rigata non siete niente!! anzi siete parte della rovina della caccia .

da Hunter 15/05/2019 14.34

Re:Selvaggina, la via della filiera

Fucino Cane confermo tutto

da Zona Alpi 15/05/2019 14.30

Re:Selvaggina, la via della filiera

X Help;possibile che lei sogna sempre giovani aitanticacciatori adesso è passato/passata ai macellai???,credo che lei fisicamente sia un vero "ROITO" perchè vedo che non se la fila mai nessuno!!!

da Fucino Cane 15/05/2019 14.09

Re:Selvaggina, la via della filiera

X zona alpi;vede io sono passato alla canna rigata perchè mi sono adeguato all'evuluzione della caccia,le garantisco che tra tirare ad uno scarto ed un palcuto o un coronato, tiro allo scarto,come non tiro ad una femmina di cinghiale gravida che sembra un bombolone del gas percè fà frizeer!!! Al mio paese cè un detto che sono solo i cani che mostrano le palle,le corna o i trofei per mè non sono commestibili!!! ad salut

da Fucino cane 15/05/2019 14.03

Re:Selvaggina, la via della filiera

bravo Pippo !!

da marco 15/05/2019 10.19

Re:Selvaggina, la via della filiera

Vostri discorsi ??? scrivere la verità fa male lo so, MA forse stai pensando SOLO al TUO orticello ma stai sereno la caccia non finirà mai finiranno i furbetti come te da FACCIATA ( i nipoti , i figli , i pronipoti ???? ) il classico discorso KATTOCOMUNISTA che fa acqua da tutte le parti. Ma lo vuoi capire che le cose sono cambiate ??? che è finita per te e quelli come te ? che la gente si è rotta le palle di correre dietro all' ATC di turno e se ne va all'estero !! Se ne sbatte della filiera , DEL CUOCO DA 70 EURO AL PIATTO !! iL cacciatore caccia per se non per il RISTORANTE MA VE LO volete mettere in testa CHE chi vende la selvaggina è un povero cretino che è meglio che butti la licenza !! La caccia è una passione non un lavoro !!! chi confonde questo questo è alla frutta. meglio che vada a pescare COSTA MENO!! E tu invece di frequentare gli cheff stellati vai alla trattoria sotto casa mangi meglio, di più, spendi il giusto e aiuti la vera economia del paese !

da Pippo free 15/05/2019 9.52

Re:Selvaggina, la via della filiera

Uhuh. Quello laggiù in fondo sembrerebbe il signor Fuffino braccato da un'orda di inferociti macellai. Forse dovrei dargli una mano... O forse potrei mettermi comoda con dei popcorn appena fatti, non so...

da Help! 15/05/2019 0.02

Re:Selvaggina, la via della filiera

L'egoismo è quello che manda avanti il mondo. E qui sotto, quanto ad egoismi, non siamo secondi a nessuno, mi pare. Ma c'è anche un egoismo positivo, quello di chi - vista la mala parata - capisce che bisogna unirsi, trovare un compromesso, una mediazione fra i tanti egoismi, per salvare la baracca. Magari non per sè, perchè forse è troppo tardi, ma per i propri figli o nipoti, o per un principio. Detto questo, penso che se la smettiamo di essere egoisti e basta (pensare alla propria caccia, al proprio orticello solamente) e ci mettiamo insieme con un obiettivo un po' più avanzato di quello, miope, che va per la maggiore fra le nostre fila, forse allora non solo diamo di nuovo dignità alla caccia (che con questi vostri discorsi perde punti ogni giorno che passa), ma riusciamo a dargli anche un futuro. E non solo alla caccia, ma a questa società malata.

da Aldo L. 14/05/2019 18.42

Re:Selvaggina, la via della filiera

Fucino. devi capire cosa uno scrivere prima di fare il tuo intervento senza senso alcuno. l'Ungheria è il primo fornitore di carne di selvaggina in Italia !! CHIARITO IL CONCETTO?

da Pippo 14/05/2019 14.22

Re:Selvaggina, la via della filiera

Fucino Cane sei il classico bruciasiepi cellettaro prestato alla canna rigata ma con la mentalità del fringuellaio.

da Zona Alpi 14/05/2019 14.08

Re:Selvaggina, la via della filiera

Caro Pippo ci sono cacciatori che vanno in Ungheria per fare solo la caccia al trofeo di cervo spendendo decine di migliaia di euro,per poi appenderlo e mostrarlo agli amici! Um mio amico buon anima quando gli assegnarono un coronato,litigo con il CAC perchè non lo voleva,lui preferiva che gli assegnavano una femmina o un fusone; perchè disse che primo: non era tenero da mangiare e secondo se lo abbattevi in una zona impervia voglio vedervi quanta fatica doveva fare per recuperarlo!!!!

da Fucino Cane 14/05/2019 13.41

Re:Selvaggina, la via della filiera

Caro Alberto la gente che "conta" non sono in tanti è la massa che cambia la mentalità il POPOLO non la "casta" di 4 ricconi che - a dirla tutta - preferiscono l'Hamburger vegano perchè fa più "figo" torno a ribadire che nessuno conosce i cuochi IMPORTANTI diu cui parli ! facciamo un eccezione per i 3 di mastercheff ... e ... capirai ... non stiamo parlando del NOBEL della ristorazione... E poi dilla tutta... la filiera - COME DICE GIUSTAMENTE CLAUDIO - è SEMPRE e solo per far guadagnare i soliti noti NON CACCIATORI che si riempiono la bocca di stupidaggini e pensano solo alla CASSA! se mai nella mia vita dovessi vendere un selvatico GIURO SUI MIEI FIGLI CHE BRUCIO LA LICENZA DI CACCIA e chi lo fa mi fa RIBREZZO !!La caccia è una passione e non un lavoro se vogliono la selvaggina devono organizzarsi come in Ungheria dove ESISTE questo commercio da SEMPRE! Noi lasciamo stare ... e allontaniamoci da questi AMMALIATORI che sono solo bravi a pensare alla saccoccia personale ... non al bene della caccia!!! ed anche i FAMOSI (???) cuochi di cui vai parlando sai cose gli frega della caccia NIENTEEEEEEEE!!! e dai e molla...

da PIPPO 14/05/2019 12.29

Re:Selvaggina, la via della filiera

alberto quello che dici è vero ma, forse perchè io vivo di ricordi, anni fà pur pagando poi la caccia la si viveva in un altro modo, un po più di libertà per tempi, modalità, specie cacciabili, nei campi non incontravi l'animalista di turno, se nasceva qualche discussione era tra cacciatori e faceva parte del nostro mondo.- ora pur pagando ti trovi invischiato sempre in mille problemi, se passasse quello che si è prospettato alla fine farai solo lo spazzino, pagando, e ogni tanto una bastonata dal mondo ambientalista o dalle istituzioni te la prendi ugualmente.- non mi sembra un buon risultato partecipare come ci viene chiesto, anche perchè poi qualcuno, NON CACCIATORE, ci guadagna pure sopra.- a queste condizioni io non andrò poi ogniuno farà come gli pare soprattutto i giovani che sinceramente guardandomi attorno vedo e NON vedo.-.

da claudio 13/05/2019 17.16

Re:Selvaggina, la via della filiera

Alberto Petruna ma dove li vedi i giovani e le donne a caccia? Pochissimi e pochissime. I cacciatori calano del 5% l’anno. Non sarà la vendita di carne a salvarla. Anzi penso che ente pochi anni ci vorranno reparti dell’esercito per ridurre gli ungulati...poi ditemi voi che caccia è sparare 3 cartucce l’anno a un maiale o una capra a fermo senza che nemmeno sa di essere in pericolo...meglio un bel film al cinema!!

da Mirko 13/05/2019 17.13

Re:Selvaggina, la via della filiera

purtroppo quello prospettato è il futuro di quello che resterà della "caccia", fare gli spazzini per le istituzioni e far guadagnare qualcuno tra le pieghe di quella che sarà la filiera. chissà perchè se faremo così allora si potrà "cacciare" altrimenti ci saranno sempre più problemi insormontabili.- la caccia come la intendiamo noi stà morendo e come dice mirko, se il futoro è questo, anche per me è meglio finirla qui. chissà perchè poi se la carne viene utilizzata per sagre e manifestazioni non la si può utilizzare ma non ci sarebbero problemi per la vendita organizzata con questa filiera.- mhaa.....

da claudio 13/05/2019 14.57

Re:Selvaggina, la via della filiera

fantasia allo stato puro!! Cinzia mi dispiace ma non sarà mai cosi e tu lo sai! quei 4 cuochi in croce nessuno li conosce e poi a nessuno va di mangiare una tagliatella firmata a 70 euro al piatto!! Ma chi se ne frega della filiera!!

da Pippo 13/05/2019 14.09

Re:Selvaggina, la via della filiera

Attivare Centri di sosta aperti h24, portare il capo abbattuto entro poche ore al Centro stesso crea dia economicità e rende non concorrenziale i costi. Inoltre a caccia ci dobbiamo andare per hobby non per commerciare carne. Se il futuro è quello è bene finirla qua.

da Mirko 13/05/2019 14.06