Aria fresca e un pensierino alla Serra


lunedì 5 novembre 2018
    

Michele Serra
 
Penso proprio che un pensierino ce lo dovremmo fare. Dico che trovo di inestimabile valore quanto l'altra settimana ho letto sull'Espresso, non il giornale della parrocchia, alla pagina Opinioni/Satira Preventiva, a firma di Michele Serra.

Michele Serra, tanto per cominciare, non è un opinionista qualsiasi. Molti di voi lo dovrebbero sapere. Per la caccia, è quello che anni fa, andato a vivere in campagna (sull'Appennino  bolognese), cominciò a protestare "a mezzo stampa" per le intrusioni nella sua vita privata (e di certi suoi gatti) da parte dei cacciatori locali. Dopo un periodo di incomprensioni, ebbe il coraggio di impegnarsi a capire. Lui, nato e vissuto in città (Roma, Milano, Bologna). Incontrò i suoi dirimpettai cacciatori ed ebbe il coraggio di riflettere sui loro punti di vista, sulle loro ragioni, su un modo di vivere che è tutt'uno con le tradizioni e con la cultura del luogo, sulla sua intrusione da metropolitano in un mondo che aveva conservato valori e territori di cui oggi tutti noi, italiani, dobbiamo andare orgogliosi. Ebbe il coraggio di dirlo e di scriverlo. Mosca bianca in un mondo (un tempo anche il suo, borghese radical chic) di ipocriti salottieri che balbettano di natura senza averne mai saputo niente della sua  bellezza tragica.

Il bello è che, da sempre, Michele Serra affronta i temi della politica e della società con una satira elegante, da sensibile letterato, ma tuttavia pungente. Intellettuale di sinistra, fu fondatore del settimanale satirico  Cuore, tanto per dargli una connotazione fra il serio e lo "sbarazzino", che da allora  l'ha sempre accompagnato.

Torna appunto in questi giorni a parlare non di caccia ma di filosofie animaliste, e a sbertucciare i radical chic, proponendo una divertente intervista all'Asino Osvaldo, "impegnato da sempre in lotte non violente per i diritti animali".

Ed è l'Asino Osvaldo che comincia a sentenziare su quelle illogiche amenità che vanno per la maggiore ormai non più solo nei salotti ma in televisione, sulla grande stampa, sui social.  

"Non crediamo nei sondaggi - dice Osvaldo - sono scemenze che possono ottenere credito solo presso voi umani. Ma quando vedo certe facce fanatiche e sento certe urla isteriche, sono sicuro che che la lotta per i diritti degli animali subisce un duro contraccolpo. Sono erbivoro da 70mila generazioni, ma quando parla un integralista vegano mi viene un inspiegabile desiderio di bistecca". E, a l proposito,l'Asino  insiste: "Registriamo la ferma ostilità dei Cobas dei felini, anche di piccola taglia. Irriducibili. Ma abbiamo problemi seri anche con il novanta per cento dei pesci, i rettili, gli insetti, insomma con il nostro mondo nella sua quasi totalità". Fino a concludere:  "..considero irrealistico riuscire a piegare la natura nel suo complesso all'idea che se n'è fatta Michela Brambilla". Una, viene da aggiungere, che da quanto si sa, di ciuchi se ne dovrebbe intendere, il suo si chiama Ugo. Chissà cosa gli dice nel loro intimo.

Ma non finisce qui. Osvaldo, dopo essersi scagliato contro gli allevamenti intensivi ("Quelli sono una vergogna. Sappiamo tutti di dover morire. La differenza è data da come si vive.") e il surplus demografico sul pianeta, di uomini ma non solo (""Punto primo: denatalità. Poi: far vivere bene gli animali che mangiamo, uso il plurale perchè la natura è onnivora. Infine perseguire obiettivi realistici: abolire i macelli non è possibile."), dà una tiratina di orecchi all'agricoltura moderna ("Produrre soia quanto ne basterebbe per sfamare l'umanità intera avrebbe un impatto ambientale devastante. Le monocolture intensive sono la via diretta per distruggere i campi, lo sappiamo noi somari, possibile che non lo sappiate voi umani?"), fino a "sparare" la stoccata finale: "La via virtuosa è...ristabilire un prelievo sano e sostenibile da madre natura, vedi la cacciagione"!

La cacciagione! Sbigottisce l'inervistatore. "Ma lei è pazzo! Se lo scrivo, lei passerà dei guai seri!"

"Che cosa vuole che me ne importi - conclude l'Asino Osvaldo - Ormai sono vecchio, ho passato la vita a sgobbare e ancora non è finita, mi tocca sopportare le moine dei turisti nell'agriturismo dove passerò i miei ultimi giorni. Quanto è carino!, dicono. Carino una minchia. La natura non ha proprio niente di carino. Lei ha mai visto un leone scannare un'antilope?"

Insomma. Questa è l'idea di natura che dovremmo darci da fare a sostenere, come cacciatori e come cittadini. Per smascherare tutte le fandonie che annebbiano i cervelli della gente sotto attacco mediatico, continuo, incessante, delle congreghe ambientaliste e animaliste, ormai definitivamente insediatesi nella stanza dei bottoni del Ministero dell'Ambiente. . Che fanno di tutto per distogliere l'attenzione dai veri problemi ambientali del terzo millennio.

Un consiglio, dunque,  ai dirigenti delle nostre associazioni. Le schiere deli cacciatori sono ancora ben assortite. Oggi ci sono anche i social a darci una mano, se siamo in grado di utilizzarli come si deve. Non ci vorrebbe molto a organizzarci. Magari dando precise indicazioni a quei nostri giovani che non aspettano altro che un obbiettivo chiaro su cui impegnarsi. Dicono tutti che è l'era dei social. Autorevoli opinioni mettono anche in guardia dall'enorme massa di fake news che ci stanno sommergendo, anche in fatto di modello di sviluppo e di attività come la caccia. A quando un minimo di riscossa? A quando un minimo di aria fresca?


Enrico Colletti


16 commenti finora...

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Di dove sei Giusva? A quale ATC sei iscritto? No, perchè anche questo vuol dire. Lo stivale è lungo e stretto. Si va da territori dove l'ATC funzionava da sempre, già prima che venisse imposto per legge, ad altri, dove l'hanno costituito da pochi anni (dopo più di 20 anni d'attesa), ad altri ancora come in Sardegna, dove tuttora ne discutono. Con ATC che funzionano e altri che non funzionano. Quali le ragioni? La prima è che, essendo organismi democratici, funzionano se c'è partecipazione. La seconda è che se c'è qualcuno che ruba, che malversa, che fa quel cavolo che gli pare, vuol dire che chi subisce senza reagire non voglio dire che sia connivente, ma comunque gli va bene così. I referendum nascono e si sviluppano non per chiudere la caccia, sono d'accordo anch'io, ma per privatizzarla. Per questo, in ere precedenti (alla 157 e antecedenti) c'era un'associaizone (unica) che aveva costituito e gestiva "riserve comunali" o provinciali. I fenomeni di allora e quelli successivi, per concorrenza a volte solo politica, hanno fatto di tutto per distruggerle, invece di aumentarne la consistenza e la qualità. A casa mia si dice: male voluto non è mai troppo. Poi ci si lamenta, invece. La soluzione? Nella soluzione francese si può trovare un discreto compromesso.

da Boh! 09/11/2018 16.24

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Fattene una ragione@ non me lo devi dire tu quello che vogliono farne della caccia e da inizio 92 che la caccia sociale la stanno smantellando per quella privata, gli atc non sono altro che riserve di caccia e poltrone, ogni anno si aumenta il balzello e non si vedono miglioramenti, quindi i nostri soldi finiscono in altro modo. Il Mondo va nella direzione globale e gli effetti si vedono ormai siamo indiani nelle riserve e non cè futuro, ma non deve essere per mano della Brambilla&Co dei perfetti paraculi, che della natura se ne fottono altamente.

da giusva 09/11/2018 7.34

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Su, dai, cerchiamo di essere ragionevolti, come lo siamo noi cacciatori!

da s.g. 08/11/2018 20.43

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Purtoppo, giusva, il mondo va così. Sul pianeta di naturale ci resta proprio poco, mentre proliferano a dismisura le popolazioni umane che vogliono consumare di tutto e di più, soprattutto superfluo. I più impegnati sono quelli che hanno ancora fame o stanno alla finestra a sbavare su quella parte di mondo (il nostro) che mangia beve e consuma sperperando. La caccia sta diventando ormai poca cosa. Si stanno apprestando, nel mondo ma anche in Italia, a ridurre a "merce" anche la fauna selvatica (sia per fini turistici, ma anche e soprattutto per fini alimentari). La vicenda cinghiale (ma anche cervo e capriolo) ne è l'emblematico paradigma, nascosto dal perbenismo animalista (la brambilla, ma anche il cacciatore Orsi e il cacciatore Berlato, nei loro tentativo di riforma puntavano e puntano alla privatizzazione), perseguito fin dal primo periodo referendario (WWF, Confagricoltura e accoliti, anche e soprattutto cacciatori). Ma del resto, tranne che in Italia, è così in tutto il mondo. Figuriamoci se stanno a sentire quei quattro vecchiarelli residuali dei cacciatori italiani, che insistono a voler cacciare a poco prezzo rimediando la carne gratis o quasi per tutto l'anno e per tutta la famiglia.

da Fattene una ragione 08/11/2018 10.35

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

@O NO un radical chic, un animalista alla come la Rossa o a dirigere una sigla lo capiscono, ma fanno i paraculi e portano farina al proprio mulino per poter continuare a manovrare queste masse spaesate che credono a tutto ciò che gli si propone ad arte, purtroppo tutto ciò sta dando il colpo finale alla ruralità che ancora cè in tanti di noi che ancora ricordano da dove provengono i propri avi, dalla terra e l'allevamento e non da tanto, da 50-60 anni appena, un'inezia nella scala temporale.

da giusva 07/11/2018 9.25

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

PROVA A RAGIONARE. HA FATTO PARLARE UN ASINO. NOTORIAMENTE NON UN GENIO. LA CONSEGUENZA è: SE QUESTE COSE LE HA CAPITE UN ASINO, VUOL DIRE CHE NON CI VUOLE MOLTO A CAPIRLE. O NO?

da O NO? 07/11/2018 8.31

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Ha fatto parlare l'asino ,non si è dichiarato in prima persona...Sono dichiarazioni di un asino......?

da anonimo 06/11/2018 12.42

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Ognuno è giusto che vada dove lo porta il cuore. Io credo, e voglio sperare che mi si lasci dire la mia, che un'opinione così, in un giornale così, valga più di mille pagine pagate sul Corriere della Sera. In un mondo della comunicazione, dove conta di più l'opinione di un comico (Grillo, o Crozza, o Gene Gnocchi, senza citare Razzi) che quella di un affermato costituzionalista, e dove si fa sempre più fatica a distinguere un politico da un comico, credo che proprio che argomentare con questa leggerezza ci faccia proprio bene.

da Beppe 06/11/2018 8.32

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Mario P ,si svegli.. Leggo moltissimi commenti del Serra il tutto per comprendere quanto si puo' essere paraculi ,per non usare altri termini tipo ipocrisia... E pensare che per sapere quanto i......e può essere l'informazione e chi la fa' pago pure i giornali..

da T el C 05/11/2018 18.20

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Ma non vi va mai bene? Neanche quando qualcuno che prima ci dava contro, dopo essersi sforzato di comprendere le nostre ragioni, e non è poco specie di questi tempi, appoggia addirittura le nostre tesi? Forse siete tutti animalisti frustrati? Uno si, almeno..

da MarioP 05/11/2018 17.38

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Uno che si definisce animalista e si sente progressista e non oscurantista ama anche zanzare ragni mosche pidocchi e zecche? Secondo me uno che si definisce animalista e vuole imporre il suo modo di vivere ad altri è un pericolo per là democrazia

da Animalisti solo quando fa comodo 05/11/2018 16.35

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Sono finiti gli animalisti. Li hanno lasciati in vita solo l’inerzia delle associazioni venatorie e l’eta’ media dei cacciatori

da Lorenzo 05/11/2018 12.35

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Sig. Antonio perchè non spreca per tutti noi quei suoi 5 minuti e ci illumina con le sue verità?

da Gilbe 05/11/2018 11.27

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

io non vogli fare polemica ma non condivido quanto scritto dal Sig Antonio Vivaio prima di me, forse saranno banalità sciocchezze e luoghi comuni, ma non credo che la maggior parte degli animalisti o il cittadino medio che vive in città le conosca a menadito, ..noi le conosciamo ,fino alla nausea perché ce le scriviamo e leggiamo sempre tra di noi, nei nostri forum che sono talmente esclusivi a livello di logge e che farebbero invidia ai vecchi carbonari del 800, perciò ben venga se qualcuno anche marginalmente fa sentire una voce diversa e controcorrente a chi non è abituato a sentirla.. magari facessero lo stesso chi è preposto farlo ma se ne fotte....

da Bughiu 05/11/2018 11.19

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Nient'altro che il solito coacervo di banalità, luoghi comuni, frasi fatte e sciocchezze spacciate per satira, che qualsiasi animalista (anche solo dell'ultima ora) ha già sentito e letto centinaia se non migliaia di volte, e che in qualsiasi confronto sarebbero smontate/ribattute in 5 minuti. Se questa è la vostra 'aria fresca' state proprio freschi!

da Antonio Vivaio 05/11/2018 10.55

Re:Aria fresca e un pensierino alla Serra

Bhe meno male che si è ricreduto, sarebbe ora anche di un capovolgimento anche dentro il Ministero Ambiente, stanno tirando troppo la corda.

da giusva 05/11/2018 10.41