Incendi. Il presente, il futuro


lunedì 27 agosto 2018
    

 
 
 
Mentre il Ministro Costa, memore della sua storia professionale, grazie a un decreto di ridistribuzione delle competenze ("Terre dei fuochi" da Mipaaf a Minambiente, Turismo da Mibac a Mipaaf), continuerà ad occuparsi dei "fuochi" soprattutto della sua "terra" (Napoli e dintorni),  noi, insieme a tutta la gente del bosco, siamo al secondo anno di campagna contro gli incendi gestita dai Carabinieri Forestali, dalla Protezione Civile, e soprattutto dai Vigili del Fuoco.

Gli allarmi da oltre confine, dalla Grecia alla California, che da qualche settimana hanno tenuto sveglia anche l'opinione pubblica italiana, non fanno altro che ricordarci che anche dalle nostre parti  dobbiamo restare "vigili" su questo fronte, per evitare che il solito occhiuto della Lipu, oggi chiamato a smistare le emergenze nella torre di controllo del Generale Costa, non si riproponga con la sceneggiata dello scorso anno, quando  chiese come al solito provvedimenti drastici contro la caccia, di fronte al disastro del fuoco che - secondo lui - aveva falcidiato il patrimonio faunistico di decine di milioni di capi (grilli, ma non grillini, compresi).

C'è di più. Ovvero, c'è di peggio. In piena estate, mentre - stranamente - il sito web del Corpo dei Vigili del fuoco segnala "service unavailable", con la Protezione Ciivile piuttosto indaffarata fra bombe d'acqua, smottamenti, frane, emergenze varie: a cui oggi purtroppodobbiamo aggiungere  l'immane tragedia di Genova e quella del Pollino -  la Ministra Bongiorno (Pubblica Amministrazione), pressata dall'ambientalismo disfattista dei 5Stelle dichiara che la riforma del Corpo Forestale finita davanti alla Consulta "è fallita", come "si è visto l'estate scorsa con l'Italia devastata dagli incendi." Per cui, sentenzia, "dopo il giudizio, bisognerà pensare come cambiare rotta".

Fortunatamente, il sistema "privato-volontaristico" non aspetta che fra questi opposti potentati ministeriali, paraministeriali e finto-ambientali si recuperi quell'armonia che visto le premesse appare più che una chimera. Fra i volontari, invece, quelli senza stellette ma con tanta esperienza, in coordinamento o autonomamente, si danno molto da fare decine di migliaia di cacciatori, che anche a caccia chiusa, in piena estate, invece di andare in ferie, invece di abbronzarsi sulle spiagge di "vacanzieri ambientalisti", consumano gli scarponi sui sentieri, fra improvvisate torri di avvistamento, altane, fasce tagliafuoco, e sono in grado - come hanno sempre fatto - di segnalare in tempo reale i primi focolai e successivamente attivarsi e mettersi a disposizione di chi gestisce le operazioni di controllo e spegnimento.

Un sistema abbastanza esperimentato, che sarebbe bene che le nostre associazioni venatorie mettessero, appunto, "a sistema", istituzionalizzandolo, sollecitando e firmando accordi con gli organi predisposti (quali? I Carabinieri Forestali?, il Ministero dell'Ambiente, il Ministero dell'Agricoltura, i Vigili del Fuoco?, i coordinamenti regionali o ex provinciali?), e mettendo almeno  una fascia al braccio o  una pettorina che li identificasse come "volontari cacciatori". La pubblicità è l'anima del commercio, si dice, e quando fra l'altro costa poco o nulla è un peccato non darvi seguito.

Un sistema che, nell'attesa che lor signori (ministri, partiti politici, parlamento)  si mettano d'accordo su chi se ne deve occupare praticamente, trova riscontri tecnologici sovranazionali in un progetto comunitario, direttiva INSPIRE AF3 (Advanced Forest Fire Fighting), ripreso in Italia dal  Politecnico di Torino, che sta lavorando su un data-base geo-topografico "che si riveli strumento per previsione e monitoraggio delle aree a rischio, stima del danno e gestione del post-incendio", sviluppando tecniche innovative, attraverso la realzzazione di un elevato livello di integrazione dei dati.

Fantascienza? Chi lo sa. Intanto al Politecnico hanno provato a sviluppare il progetto su un'area definita (la Sardegna), collegando i dati a disposizione, ovvero le aree forestali, i modelli di combustibile, le risorse idriche, le reti viarie e tecnologiche, i centri di comando e quelli operativi, le squadre disponibili, i dati meteo, i punti di innesco e la posizione di provenienza dell'avvistamento (primo allarme). Nella sua complessità, non sembra cosa impossibile. Perchè non tenerne conto, signor Ministro? I cacciatori ci sono oggi e ci saranno anche domani.

Rinaldo Scotti



12 commenti finora...

Re:Incendi. Il presente, il futuro

I Carabinieri, quelli veri, quelli che hanno dato la vita per l'arma, ritrovarsi questi parigrado si rivoltano nella tomba

da Nei Secoli Fedele 29/08/2018 15.36

Re:Incendi. Il presente, il futuro

Tutti i CanadaAir sono privati e costano un fottio di soldi al minuto, come è ripartito l'appalto, due anni fa gli incendi sono stranamente ricominciati , poi mettici il rimboschimento, l'effetto mediale e la barca Italia affonda

da bye bye 29/08/2018 15.32

Re:Incendi. Il presente, il futuro

Vuoto pneumatico delle Associazioni Venatorie. soprattutto in questo perido pensano a fare tessere. Come? Cercando di dimostrare che le altre (concorrenti?, nemiche?) non fanno un tubo per la caccia, mentre loro...Si, loro, soprattutto quelle dei più scalmanati, presi i soldi non si vendono più fino all'anno successivo. salvo che sui social, dove ostentano mirabilia. Che sono sotto gli occhi di tutti.

da Viva la benemerita 28/08/2018 16.43

Re:Incendi. Il presente, il futuro

I cacciatori potrebbero rappresentare delle ottime sentinelle ( se presenti) per il controllo del territorio. I ministri dell'ambiente di questi ultimi decenni hanno operato solo per diminuire se non addirittura annullare la loro presenza nelle campagne e nei boschi.

da Pasquino 1 28/08/2018 15.59

Re:Incendi. Il presente, il futuro

bella la battuta grilli ma non grillini, la vera causa principale degli incendi in ITALIA sono i soldi che gli girano intorno, sovvenzionamenti, rimboschimenti, e associazioni varie che ci mangiano sopra, basti notare che la maggior parte degli incendi avviene nei parchi e nelle oasi gestite da animalari. la maggior parte degli incendi come si sa è doloso ,per cui se d estate vengono impiegati un certo numero di persone per prevenire o spegnere incendi, d inverno queste persone vengono reimpiegate per la riforestazione per cui hanno il lavoro assicurato ,e chi ne trae profitto sono i vivaisti e tutto quel che gli gira intorno.

da genny 4 bott 28/08/2018 15.49

Re:Incendi. Il presente, il futuro

Si, si. Ma se riusciamo a fare squadra e a ufficializzare questo nostro impegno, la musica potrebbe cambiare. Se si continua a lamentarci e continuiamo a stare uno di qua uno di là, gli altri hanno gioco facile a delegittimarci

da Marco B. 28/08/2018 14.32

Re:Incendi. Il presente, il futuro

Il problema a mio avviso è che quando c'é da "lavorare"(gratuitamente, come volontari) sono sempre pronti a chiamare i cacciatori confidando nella loro bontà, quando si fa qualche richiesta finisce tutto o in un silenzio di tomba o in un no assoluto. Siamo sempre pronti a correre quando chiamano e poi quando si potrebbe dare qualcosina a noi, un segno di riconoscenza, ci pugnalano. Io la vedo così, dopo siamo di mille opinioni giustamente.

da Luparo 28/08/2018 11.15

Re:Incendi. Il presente, il futuro

Io invece la penso diversamente. Un accordo ufficiale, fatto conoscere all'opinione pubblica, fra le associazioni venatorie e il ministero dell'ambiente, o i pompieri, che sono i depositari del servizio, o i carabinieri forestali, o tutti e tre, sarebbe la più palese dimostrazione che le istituzioni ripongono fiducia nel movimento dei cacciatori. Ma questa dovrebbe essere solo una delle molte opportunità che ci si potrebbero prospettare se si volesse far conoscere a tutti la nostra propensione e il nostro impegno a favore dell'ambiente. Nell'interesse di tutti i cittadini.

da Valdemaro Pieri 28/08/2018 9.12

Re:Incendi. Il presente, il futuro

Sono daccordo al 1000%con Luparo, Il caro ministro Costa si faccia aiutare a spegnere i fuochi dal suo enturage gatto Mammone e la sua associazione in primis!!!!! Io gli scorsi anni ci sono sempre stato da quest'anno NOOOOO.

da Fucino Cane 27/08/2018 22.06

Re:Incendi. Il presente, il futuro

La maggioranza degli incendi viene appiccata da chi poi ci guadagna a spegnerli, nella mia zona fino a qualche decina di anni fa gli incendi estivi erano all'ordine del giorno. Presi due personaggi che si prendevano contributi dallabregione per spegnerli, tolti tutti i contributi e magicamente ora di incendi se ne vede uno all'anno forse.... Se non sbaglio anche in Sicilia è successo un fatto analogo qualche anno fa. In ogni caso io per COSTA NON CI SONO. CHE SI FACCIA DARE UNA MANO DALLA LIPU.

da Luparo 27/08/2018 20.52

Re:Incendi. Il presente, il futuro

Sto czz scemo!

da r 27/08/2018 19.33

Re:Incendi. Il presente, il futuro

UN IMMIGRATO CACCIATORE.

da LANDO M. 27/08/2018 18.20