Questione di Dna


lunedì 30 ottobre 2017
    

 
 
 
Mi chiamo Emanuela Lello, ho 45 anni, due figli e vivo a Massa, provincia di Massa Carrara. Sono un Ragioniere ed attualmente impiegata nel settore turismo.

Vivo in questa bellissima terra che coniuga mare e montagna in un arco di pochi chilometri, la caccia qui è tradizione dalle radici profonde. Sono cresciuta con il padre pescatore e cacciatore, e anche la mamma, che lo ha sempre seguito fin da quando erano fidanzati. Quindi ho la caccia nel dna da entrambe le parti, anche se la passione vera e propria è emersa un po' più in là con gli anni, per me. Sono da sempre appassionata di pesca, soprattutto quella a mosca ma da qualche anno, riposta la canna imbraccio il fucile e via per boschi e sentieri. Per adesso mi cimento nella migratoria (merli, allodole, tordi) e soprattutto con lo storno...mi piace proprio. Ma ho orizzonti di larghe vedute e ho intenzione di andare oltre, magari selezione, un giorno.
 
La caccia per me è stata una scoperta meravigliosa. L'ho vissuta sempre in modo marginale, dall'esterno come spettatrice. Poi, aggregata ad altri cacciatori, ho iniziato a seguirli montando giostre, sistemando richiami e recuperando le prede abbattute. Finché un giorno è accaduto il colpo di fulmine. Accompagnando mio padre al suo appostamento in montagna, mi sono ritrovata dentro al capanno da sola, mentre lui si era allontanato un attimo. E' stato uno dei momenti magici che mi hanno condotto alla decisione di diventare cacciatrice: Nella penombra dell'alba un merlo si è posato su un castagno. Io appostata, ma senza arma, e lui stagliato con la sua inconfondibile sagoma scura contro la flebile luce dell'aurora. Mi ha sopraffatto l'istinto, mi è mancato qualcosa in quel momento. Avrei allungato il braccio ed afferrato il mio fucile...che ancora non avevo.


 
Non mento quando dico che è stato come innamorarsi all'improvviso, un fulmine a ciel sereno che mi ha spalancato un mondo. Mia mamma aveva ragione, ”prendi il permesso” mi ripeteva sempre. E così è stato. La caccia, i cacciatori che mi rispettano sono il mio mondo. Mi si è rovesciata la vita in un caleidoscopio di colori bellissimi. Sono amareggiata quando vedo attaccati caccia e cacciatori. E' una cosa che mi ferisce nel profondo. Ho seguito una bella formazione per conseguire la licenza, non è stato un percorso facile. Per questo il cacciatore va rispettato, perché già ha coscienza della responsabilità che lo coinvolge nei confronti dell'ambiente. Studiando la perfeziona ulteriormente e sviluppa una particolare sensibilità. Con la pratica dell'attività venatoria poi i sensi si affinano: l'udito che si tende alla ricerca di un canto, l'olfatto che assapora l'aria e cerca la direzione del vento. E' una scoperta del mondo intorno a noi, e anche di una parte di noi stessi sconosciuta.

Scriverei ancora pagine e pagine, non mi fermerei mai.

Per me la caccia è poesia, non c'è niente da fare. E' ispirazione, è uno stile di vita. Il cacciatore è parte fondamentale di quest'ambiente, E' colui che è determinante anche per l'equilibrio delle specie. La Caccia è un ago della bilancia che, se usato bene, può contribuire ad un notevole miglioramento. Non sopporto questo movimento animalista estremista, che vorrebbe l'uomo escluso da questi equilibri e fuori dalla catena alimentare. La natura va protetta ma con educazione, con consapevolezza. Sono d'accordo quando dicono che le specie in estinzione vanno protette: va bene. Ma facciamolo con criterio, senza accanimenti assurdi e tenendo in considerazione che certe specie andranno si reintrodotte, non dico di no, ma poi tenute sotto controllo. Un chiaro esempio di questo sono i lupi. Invece si fanno reintroduzioni e poi la cosa sfugge di mano, con tutte le conseguenze del caso. C'è bisogno di una nuova coscienza. Sarebbe bello che cacciatori e ambientalisti un giorno trovassero un accordo. Ma è un'utopia, Non è con le guerre che si risolvono i problemi del pianeta, Gli ambientalisti ci danno addosso, ma ignorano che noi siamo sentinelle per l'ambiente: importanti.

Emanuela Lello
 
 
Leggi anche il racconto Diario di una cacciatrice
 
 
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15 commenti finora...

Re:Questione di Dna

Ancora grazie a tutti per le bellissime parole!!! Vorrei rispondere a Viva Diana...Mi sono promessa di far qualcosa per la caccia...ci sono già un paio di cosette che vorrei si sistemassero, anche perché chi legifera in materia di caccia non sa nulla di cosa voglia dire essere sul campo, Poi se avrò occasione e se big hunter me ne darà la possibilità, esprimerò pareri anche su questo, Grazie ancora a tutti per aver condiviso!!!

da Emanuela 05/11/2017 9.12

Re:Questione di Dna

Complimenti Emanunela... complimenti!!!

da aldorin 03/11/2017 19.57

Re:Questione di Dna

Con un sorriso si ottengono più successi che con qualsiasi altro metodo o strumento. Lo capiranno i nostri brontosauri dirigenti?

da Giurassic 03/11/2017 14.07

Re:Questione di Dna

Questa ragazza ispira fiducia, chi ha a cuore la caccia provi a cercarla, gli offra e le chieda collaborazione, la stimoli a interessarsi delle nostre cose. Abbiamo bisogno di volti freschi, puliti, vogliosi di dare una mano. E le donne sono un patrimonio immenso, ancora tutto da esplorare per la caccia.

da Viva Diana 03/11/2017 8.33

Re:Questione di Dna

Cara Emanuela, sono terribilmente geloso, tu hai un entusiasmo, una passione, una vitalità, una freschezza che io, malgrado sia più o meno tuo coetaneo purtroppo non ho più. Il tuo percorso è pressoché identico al mio ( e a quello di tantissimi altri come noi) anche io sono stato cresciuto a pane e caccia e pesca, anche io ho cominciato andando a capanno (in punta di piedi sulla sedia per arrivare alle feritoie) ma adesso dopo 30 e passa licenze sono logorato dalle assurde e cattive accuse di chi ci osteggia e non capisce il nostro mondo, ma ancor più sono profondamente amareggiato dal totale disinteresse nei confronti dei cacciatori dalle nostre stesse associazioni, che anziché tutelarci, difenderci farci conoscere, utilizzano i nostri denari per combattere le loro battaglie personali al fine di ottenere una tessera in più. Ti auguro di cuore di conservare questo stato d'animo ( anche se è proprio ciò su cui contano i bricconi di cui sopra per continuare ad essere foraggiati) perché finchè esisteranno cacciatori come te, la caccia avrà una speranza di futuro

da Bughiu 02/11/2017 11.19

Re:Questione di Dna

Emanuela educa i tuoi figli ad una sana ruralità così come i tuoi genitori hanno fatto con te. Poi per quanto scrivi non posso che farti i miei complimenti più sinceri.

da Sante 02/11/2017 9.48

Re:Questione di Dna

Senza parole... sei una grande

da Beppe MN 31/10/2017 21.49

Re:Questione di Dna

Cara Emanuela anche la mia passione per la caccia e iniziata trovandomi da solo in un capanno quando mio nonno era uscito per dar da mangiare alle galline che teneva poco distanti. Sono 48 anni e che caccio e non mi è ancora passata. Ciao e tieni duro.

da Gio 31/10/2017 20.28

Re:Questione di Dna

Bellisssssimo.

da Giovanni 30/10/2017 19.29

Re:Questione di Dna

Bellissimo racconto complimenti.

da Giorgio Allodolaio 30/10/2017 18.58

Re:Questione di Dna

E'un vero piacere leggere la passione di una donna cacciatrice. E' ancor più piacevole leggere le emozioni e le sensazioni di chi vive e vuol far rivivere ogni istante del prima durante e dopo! Sempre viva la caccia ed i cacciatori!

da Stefano 30/10/2017 18.55

Re:Questione di Dna

Ringrazio tutti quanti. Per me è un piacere immenso condividere queste idee.Grazie di cuore a tutti

da Emanuela 30/10/2017 17.07

Re:Questione di Dna

Grazie Emanuela, questi racconti ci riempiono il cuore di speranza e ci fanno sentire più cacciatori di prima, Buona fortuna. (non dico in bocca al lupo perché ultimamente ci sta un po' indigesto..)

da arturo 30/10/2017 16.38

Re:Questione di Dna

L'alternativa a fare accordi con gli ambientalisti è solo quella di fare noi direttamente gli ambientalisti e dimostrarlo a chi cacciatore non è e anche a chi ha simpatia per gli ambintalisti.

da Pier N. 30/10/2017 14.07

Re:Questione di Dna

Certe testimonianze mi riempiono il cuore, ancor di più quando la testimonianza è donna. Riguardo accordi con ambientalisti la vedo dura. Loro parlano di coscienza degli animali, di etica alimentare dove dovrebbe essere abolita la carne perché proveniente da animali uccisi con violenza e via su questi toni . Da parte loro non c'è proprio la volontà di ascoltare altre ragioni.

da Carlo rm1 30/10/2017 11.45