MUSICA E NUVOLE


lunedì 1 dicembre 2014
    

Dove le nuvole sono quelle briose dei cieli d'ottobre, ricchi di branchi di colombacci, che quando passano sopra il capanno assomigliano allo stormire di fronde procurato da un venticello malandrino. Cieli punteggiati da zirli di tordi e spincionate di fringuelli.

La musica è quella della natura, meravigliosa e tragica, sempre, che tuttavia, grazie all'amore per la caccia, nel talento di un “malato di colombacci” si trasforma in ballate musicali ricche di poesia  e di ironia che rammentano il meglio dei nostri cantautori folk, pur essendo, nel panorama musicale, un’autentica novità..

Parliamo di Graziano Giovanetti romagnolo doc, molto legato anche al vicino territorio marchigiano. Graziano ha vissuto intensamente la natura e si è avvicinato alla caccia fin da giovanissimo. Da bambino con suo padre allevava di tutto: verdoni, cardellini, tordele, upupe, gazze e altro..

Da grande si è dedicato agli uccelli da richiamo e da quando caccia colombacci il suo “gene” di allevatore, con lo stesso trasporto,  si è concentrato sui piccioni che utilizza come richiami e che, nella selezione, cerca di assomigliare sempre di più al selvatico. Da alcuni anni  alleva  anche colombacci e si rammarica  di avere poco tempo per stare con loro.

Tanta è la sua passione, tanto è il coinvolgimento in questo mondo di sognatori, giovani e meno giovani (“Come bambini” è il titolo di una sua canzone), che tutti gli autunni indagano il cielo in attesa dell'arrivo di questi meravigliosi volatori, tanta è la passione che ha voluto racchiudere in versi e note la magia che sprigiona. Poiché si sente parte di una antica tradizione ha reso omaggio con il primo brano del suo CD, a un giovanissimo ottuagenario di Amelia,  Renzo Lorenzoni, depositario di tanti ricordi e di grande scienza colombacciara.
 
Autore e compositore  di oltre settanta canzoni, chitarrista cantante,  Graziano quando non è sul capanno ai colombi (ne ha due, di capanni, che accudisce insieme ad un amico), si dedica alla musica  un po’ per lavoro, insieme alla sorella Anna violinista, e un  po’ per il piacere di condividere questa splendida passione con gli amici.
Attualmente con il suo gruppo “La chiave del 10””, una band di otto elementi, presenta nei teatri della Provincia di Rimini un concerto con brani di Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini.

E’  interessante constatare che questi due artisti, De Andrè e Guccini, pur non cacciatori, con la caccia  hanno avuto grande familiarità. Memorabile un brano di Faber (“Quello che non ho”: Fabrizio De Andrè-L'Indiano. 1981), introdotto da urla spari e scagni registrati durante una braccata al cinghiale in Sardegna, terra d'elezione del grande cantautore. E ben rappresentati i cacciatori protagonisti dei “gialli” di Guccini – Francesco, a quando “La Ballata di Cacino”?, tu sai di chi parliamo – eroi positivi di un mondo silvestre, che chi passa da Pavana (San Buca Pistoiese) può assaporare ancora a pieno, proprio nelle frequenti e partecipate battute al cinghiale.

Torniamo però a  parlare di Graziano Giovanetti, musicista e cacciatore di colombacci. Come anticipato, ha scritto canzoni che celebrano la caccia. E che canzoni. E’ ormai pronto il CD. Un bellissimo regalo natalizio a tutti i cacciatori e a coloro che amano la campagna, la sua gente, le belle figure di un popolo, umile, laborioso, depositario e custode di una cultura millenaria e di pratiche di vita sedimentate nel tempo che qualcuno vorrebbe ignorare, ma che torna prepotentemente alla ribalta tutte le volte che in questo disgraziato mondo di irresponsabili sapientoni, si deve ricorrere alla grande saggezza dimenticata.

E allora musica!

C.F.


P.S. Per darvi un assaggio del talento del nostro cantautore colombacciaio, cliccate su questi demo tratti dal disco, di prossima uscita, “I cieli di ottobre”
 

DEMO CD GRAZIANO GIOVANETTI "I cieli di ottobre" Su SoundCloud

 

 

 


8 commenti finora...

Re:MUSICA E NUVOLE

Bravo, come si suol dire, sei un artista "a tutto tondo".

da da Gerardo 05/12/2014 17.42

Re:MUSICA E NUVOLE

Grande Graziano sei FORTISSIMOOOOOOO!

da FrancoG 03/12/2014 23.51

Re:MUSICA E NUVOLE

Bravo, bella musica!

da Filippo Rieti 03/12/2014 16.23

Re:MUSICA E NUVOLE

Vai Giova sei un grande!!!

da Ivan 01/12/2014 22.16

Re:MUSICA E NUVOLE

Semplicemente MITTTTTTTICO!!!!!!!!!!!

da aldorin 01/12/2014 20.03

Re:MUSICA E NUVOLE

grande Graziano. baci abbracci e ...colombacci @:-)

da massy 01/12/2014 15.20

Re:MUSICA E NUVOLE

Bravo Graziano, porta avanti la tua passione a testa alta nella tua musica!

da Giulio88 01/12/2014 15.17

Re:MUSICA E NUVOLE

Evvaiii! Non solo col lissio, anche col folk. Grande Romagna (e dintorni), grande terra di musicisti e di cacciatori, di passioni e di gente che ha scoperto il segreto della felicità! Nella musica per la caccia, abbiamo nel passato esempi clamorosi, a cominciare dai classici (mi viene in mente Vivaldi). Poi negli anni 70-80 mi ricordo di Cocciante (cervo a Primavera) di Branduardi (la morte del cervo?), di Battisti (mitica: La luce de3ll'est; EECCOLA: La nebbia che respiro ormai si dirada perché davanti a me un sole quasi bianco sale ad est La luce si diffonde ed io questo odore di funghi faccio mio seguendo il mio ricordo verso est Piccoli stivali e sopra lei una corsa in mezzo al fango e ancora lei poi le sue labbra rosa e infine noi Scusa se non parlo ancora slavo mentre lei che non capiva disse bravo e rotolammo fra sospiri e "da" Poi seduti accanto in un'osteria bevendo un brodo caldo che follia io la sentivo ancora profondamente mia Ma un ramo calpestato ed ecco che ritorno col pensiero. E ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar solo posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me. Le foglie ancor bagnate lascian fredda la mia mano e più in là un canto di fagiano sale ad est qualcuno grida il nome mio smarrirmi in questo bosco volli io per leggere in silenzio un libro scritto ad est Le mani rosse un poco ruvide la mia bocca nell'abbraccio cercano il seno bianco e morbido tra noi Dimmi perché ridi amore mio proprio così buffo sono io la sua risposta dolce non seppi mai! L'auto che partiva e dietro lei ferma sulla strada lontano ormai lei che rincorreva inutilmente noi Un colpo di fucile ed ecco che ritorno col pensiero e ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar sol

da m. golan 01/12/2014 15.02