E se anche le piante provassero dolore?


lunedì 27 ottobre 2014
    

Littizzetto docet. Fare la morale agli altri, ponendosi su un piedistallo immacolato, dimenticandosi che alla fine dei conti, per il solo fatto di essere degli esseri viventi, e di doversi nutrire, vestire e muovere, tutti siamo invischiati nel terribile gioco della sopraffazione della vita, non paga. Per quanto tu voglia bene alle creature di questa terra, c'è sempre qualcuno più intransigente di te, pronto a puntarti il dito contro e darti del maltrattatore. A lei è bastato portare in studio un maiale. Di colpo la paladina degli animali è passata dalla parte opposta della barricata, suo malgrado, ed è diventata una nemica giurata degli animalisti. Per la celebre show woman torinese non è stato difficile trovare il lato comico della cosa: "ora aspetto che mi facciano causa i protettori dei pidocchi", ha detto a Che Tempo che fa, ricordando le stragi dei poveri parassiti annidiati ogni anno sulle teste di migliaia di bambini. Ragionamento che non fa una piega. Ora ci sarebbe da aspettarsi che in futuro, sullo stesso metro, la signora Littizzetto sia più clemente con i cacciatori. E che i telespettatori abbiano imparato la lezione.

Visti da occhi "sensibili" i cacciatori sono orchi cattivi: sparano ad animali liberi in natura per poi metterli addirittura in padella! Eppure tutti, tranne quel misero 6% di italiani, mangiamo carne quotidianamente, senza battere ciglio. Ma a voler ben fare le pulci anche a chi quello scalino morale l'ha superato, si scoprono cose interessanti. Seguiamo un ragionamento molto semplice. Chi si rifiuta di mangiare carne per motivi "etici", lo fa perchè poverino il maiale, il pollo, perfino il calamaro, sono esseri viventi, sentono dolore, emozioni e chissà cos'altro. Meglio non toccarli per non macchiarsi del loro sangue innocente. Bene. Anche se è palese che rifiutare tutto questo vuol dire anche un po' negare sé stessi e il proprio posto nel mondo, ci può stare. Lecito avere una spiccata sensibilità, lecito scegliere di non voler essere responsabili della morte di alcun animale. Ma se si sceglie di proteggere, chi come noi, può sentire dolore, provare emozioni e fare ragionamenti complessi, cosa mangiare se tutte queste cose appartengono anche al mondo vegetale?
 
Come faranno i vegani a strappare le radici alle carote, a spezzettare zucchine e a mutilare gli alberi dei loro frutti senza provare disgusto per sé stessi? Aspetteranno pazientemente che questo ben di dio caschi marcio e putrefatto a terra prima di nutrirsene? (I più estremisti già lo fanno, forse ignorando di trucidare milioni di esserini microscopici già al lavoro per decomporre il povero frutto?).
 
In realtà i vegani non dovranno aspettare molto per affrontare questa crisi mistica. La scienza fa passi da gigante ed ha già scoperto che è proprio così: le piante ricordano, risolvono problemi e reagiscono agli stimoli esterni. E poi, ebbene sì, anche loro sentono “male” se vengono attaccate. Tutto è già stato ampliamente dimostrato. Uno dei maggiori studiosi di questa nuova frontiera è un italiano. Il Prof. Mancuso, dell'Università di Firenze, ha pubblicato diversi studi in cui dimostra come alcune piante siano in grado di apprendere e di ricordare uno specifico stimolo, ma anche di elaborare soluzioni a problemi.

La posizione del Prof. Mancuso - lo ricorda Giulia Bartalozzi su Georgofili.it/Info - è apparsa anche in un articolo del settimanale  tedesco Der Spiegel: “se definiamo l’intelligenza come la capacità di risolvere problemi – dice Mancuso - , allora le piante, come ogni altro organismo vivente, sono da considerarsi esseri intelligenti. Lo dimostra la stessa loro diffusione sul pianeta, frutto di una straordinaria capacità di adattamento, cioè di soluzione dei problemi”. La mimosa pudica ha dimostrato di essere in grado di apprendere e di ricordare per un tempo abbastanza lungo (anche oltre 28 giorni, mentre per un insetto la memoria media è di 2 giorni) che uno specifico stimolo non è pericoloso, il che ha riacceso la discussione se le piante meritino o meno di essere considerate organismi intelligenti. Il risultato è palese: lo sono, anche se in maniera diversa da noi.

Recentemente è stato anche dimostrato che alcune piante reagiscono immediatamente qualora un insetto mangi le loro foglie. Non appena percepiscono la saliva del bruco attivano dei geni che producono una sostanza volatile in grado di avvisare le altre del pericolo e che attira le vespe, nemiche dei bruchi. La scoperta scientifica è stata pubblicata su "Plants Phisiology", la prestigiosa rivista che è anche l'organo ufficiale dell'American Society of plants biologists. A condurre le ricerche due team di scienziati: il primo coordinato da Massimo Maffei, direttore del dipartimento di Biologia vegetale dell'Università torinese e l'altro diretto dal tedesco Wilhelm Boland del Max Plance Institute di Jena.
 
Tutto questo non è che un infinitesimo di ciò che potrebbe essere scoperto in futuro, riguardo ad un universo per noi ancora abbastanza insondabile, essendo così diverso dal nostro. Le piante sono in grado di provare emozioni? Probabilmente sì ma il solo fatto che non sappiamo decifrarle, ci autorizza ad essere totalmente indifferenti nei loro confronti? In base a quale principio la vita di una pianta dovrebbe valere meno rispetto a quella di un animale?

Ai vegani, agli animalisti e ambientalisti da salotto e a quella pletora di scriteriati che seguono mode che portano alla disumanizzazione totale, l'ardua sentenza!
 

Cinzia Funcis

 


30 commenti finora...

Re:E se anche le piante provassero dolore?

I ragionamenti dei vegani fanno acqua da tutte le parti, posso essere pure d'accordo di non uccidere animali per mangiarli ma vanno in giro in auto a piedi in bicicletta e comunque si muovano uccidono quello che si trovano di fronte volutamente oppure inconsapevolmente e in grande numero, poi uccidono le piante che soffrono e vivono lo stesso come gli animali...quindi di cosa parlano? a cosa si riferiscono? Sono solo dei buffoni ridicoli che fanno la morale agli altri non affrontando minimamente il proprio comportamento...

da cicalone 03/11/2014 13.51

Re:E se anche le piante provassero dolore?

sono poveri stolti si fanno la guerra anche fre di loro pensate che ignoranti è proprio vero siamo il paese dei coglioni coglioni di destra coglioni di sinistra e popolo la mazza centrale che italia

da lupo60 02/11/2014 19.33

Re:E se anche le piante provassero dolore?

E chi se ne frega se anche le piante provano dolore...ed anche gli animali E del dolore fisico e morale degli esseri umani???? In fin dei conti solo gli umani devono lavorare per sopravvivere!!!

da Toni el cacciator 02/11/2014 18.35

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Molto meno dura di chi,come Franck,ritiene le conoscienze odierne della scienza come verita' assolute! Un po' come la Santa Inquisizione e l'allora universo scientifico che riteneva la terra piatta e,per questo,condannavano a morte i " Galileo" considerandoli eretici!Pensa se un domani la scienza giungesse alla conclusione che invece,magari con piu' conoscienze sulle cellule,le piante sono in tutto e per tutto uguali al mondo animale;coerentemente dovrebbero darsi una morte,o per suicidio o di fame!

da pietro 2 02/11/2014 16.16

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Ah! Se queste sono le argomentazioni da usare per invertire il trend animal-vegano, la vedo dura!

da ramsete III 01/11/2014 22.16

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Caro frank x l'assoluzione l'unico che ci pensera' sara' dio noi cacciatori siamo consapevoli di togliere la vita ad un animale e vi e' un profondo rispetto nel farlo e nell'utilizzarne la spoglia che personalmente valorizzo in ogni aspetto da un punto di vista nutrizionale visto che solo la carne di selvaggina e' vera e genuina perche' selvatica cio' che mi disturba e' venir giudicato nel mio modo di vivetr la natura da voi gente da pc cittadini frustrati che volete insegnare a noi che viviamo nelle campagne a vivere non volete il taglio degli alberi (taglio che rinnova il bosco e da nuova alimentazione per i cervidi),non volete la pulizia dei fiumi per non alterare l'ecosistema e qui da noi in liguria la gente poi in citta' muore per le alluvioni,volete insegnare a chi sa' vivere con la natura i vostri metodi da tavolino e filosofia e poi noi raccogliamo nei boschi la vostra rumenta delle escursioni domenicali VOI SIETE LA ROVINA DELLA NATURA SE QUALCUNO HA BISOGNO DI CERCARE ASSOLUZIONE DI SICURO SIETE VOI

da MANUEL APPENNINO SAVONESE 01/11/2014 19.58

Re:E se anche le piante provassero dolore?

"...una consapevolezza e la capacità di provare emozioni complesse..." .... Questo è vero. L'altro giorno la mia gatta mi ha confessato di sentirsi terribilmente in colpa per aver prima torturato per una bella mezz'ora e poi divorato quasi vivo un topolino che aveva scovato nella legnaia. L'ho consolata dicendole che poteva iscriversi ad una associazione animalista e diventare vegana. Mi ha ringraziato e mi ha detto che ci avrebbe pensato...Chissà....

da Ezio 31/10/2014 19.40

Re:E se anche le piante provassero dolore?

probabilmente hai ragione, frank. ma tu - come un vegetale - non ti accorgi che questo è un danno per te e per tutta l'umanità. che poi, non è altro che una specie animale particolarmente evolute, che avendo acquisito strumenti speciali (il linguaggio complesso, la postura eretta eccetera)crede di essere un miracolo della natura. dimenticando, oggi, tu ne sei l'esempio, che tutto questo è cosa normale e che sarà praticamente impossibile togliere la VOGLIA DI CACCIA dal nostro portato esistenziale, visto che è un codice universale di tutti gli esseri viventi. dirazzare verso quello che tu prefiguri significa in buona sostanza l'estinzione della specie. salvo l'impatto con la terra di un enorme meteorite, io sarò sparito prima. credo anche te.

da m. salemme 31/10/2014 8.19

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Poveretti! Mi hanno sempre fatto pena gli sparatori che pur di giusitificare i loro misfatti e nella disperata ricerca di un'assoluzione impossibile si arrampicano sugli specchi! Ma l'autore di quest'editoriale le ha sparate davvero grosse, altre ogni limite! Che le piante siano esseri viventi è pacifico, che abbiano un'intelligenza biologica pure, che comunico con l'esterno e che interagiscano con il loro ambiente lo può facilmente osservare anche un bambino! Gli scenziati fanno sempre delle scoperte dell'acqua calda. Quello che le piante non hanno è il sistema nervoso, i nocicettori, una consapevolezza e la capacità di provare emozioni complesse. Sono un po' come gli sparatori per capirsi: vivono solo di reazioni chimiche, ma non pensano! Quel "misero" 6% di vegani/vegetariani (che comunque stando alle ultime statistiche dovrebbe aver già superato il 7%) è comunque largamente superiore ai quei poveri 4 gatti ultra sessantenni che non si sono ancora accorti che i tempi delle caverne sono finiti. Bye bye

da Franck 30/10/2014 22.00

Re:E se anche le piante provassero dolore?

"I soli leader politici a lamentarsi degli omicidi sovietici su scala industriale furono HITLER e MUSSOLINI."....Urca!! A credibilità "stavamo" già bene allora. Ma certo personalmente non mi stupisco. La storia umana, grande (collettiva) e piccola (personale), è un florilegio di "tutto e contrario di tutto".... all'unisono.

da Ezio 28/10/2014 18.55

Re:E se anche le piante provassero dolore?

I morti son morti è si debbono rispettare TUTTI non perché quello è rosso va esaltato e l'altro nero va schifato o viceversa. Solo menti malate possono fare distinzione sui morti in guerre,sui mandanti e loro aguzzini.

da Alessio 28/10/2014 17.17

Re:E se anche le piante provassero dolore?

mah. non è che questa discussione ha preso una brutta piega. è che da quando abbiamo acquistato la discrezionalità di scelta e non siamo solo più istinto e memoria come gli altri nanimali, ovvero dai tempi di caino, che si vergognò davanti a dio del fratricidio commesso, abbiamo fatto di tutto per giustificare la parte oscura della nostra essenza. il fatto è, che nonostante la nostra capacità di astrazione (ovvero di essere in grado di distinguere fra cose e concetti di cose, o fatti, il che ci consente di prefigurare nel tempo le nostre azioni) non siamo niente di più che animali. rispondiamo al primoridale stimolo di "massimizzazione della fittness", come dice wilson. e quindi finchè c'è da mangiare, mangiamo, finchè c'è da arricchirsi ci arricchiamo, finchè c'è da fottere fottiamo. alla faccia del nostro vicino, del nostro fratello, del nostro padre, che spesso volenti o nolenti uccidiamo, almeno figurativamente (ricordate il complesso di edipo?). e quindi, siamo un po' tutti littizetto, siamo un po' tutti stalin, siamo un po' tutti hitler. di mussolini, in italia, non s'è ancora sperso il seme. anche adesso, basta girare l'angolo di casa, che se ne incontra un fottìo. macchiette, non despoti. guitti, non sadici. perchè è nella nostra natura (ammantata di cultura, che non è altro che natura mascherata). mi fanno ridere i santi e i capipolo che mentre si strappano i capelli per un animale ucciso, o un barbone indigente, fanno finta di niente di fronte a un'umanità che soffre e assistono senza battere ciglio ai milioni di bambini che muoiono ogni giorno sulla terra. siamo tutti assassini, e voi, animalari del cazzo, siete il più turpe strumento che consente di distrarre l'attenzione dai veri, reali genocidi del presente.

da seneca 28/10/2014 17.01

Re:E se anche le piante provassero dolore?

e con questo chiudo, perché questo portale tutto è tranne che un contenitore politico. Ammesso che siano reali tutte quelle cifre, tu pensi che tutto questo possa essere opera di un ideologia politica? CERCA CHE POI LA TROVI LA VERA RISPOSTA. A questo punto senza ricorrere a illustri contabili di morti, ma semplicemente affidandoci alla storia dell'uomo, vogliamo fare i conti di quanti milioni di morti sono stati causati da eserciti di uomini cosiddetti "civili" e non certamente con ideologie comuniste hanno causato in altri popoli, causandone la quasi estinzione di alcuni e la totale estinzione di altri?

da Pasquale Cinquegrana 28/10/2014 16.34

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Questo te lo lascio come promemoria. CERCA CHE LE CIFRE LE TROVI. Urss, 20 milioni di morti, Cina, 65 milioni di morti, Vietnam, 1 milione di morti, Corea del Nord, 2 milioni di morti, Cambogia, 2 milioni di morti, Europa dell’Est, 1 milione di morti, America Latina, 150.000 morti, Africa, 1 milione 700.000 morti, Afghanistan, 1 milione 500.000 morti, movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10.000 morti. Il totale si avvicina ai 100 milioni di morti. LA LISTA DELLE VITTIME è STATA PRESA DA: Libro nero del Comunismo, di Stéphane Courtois. The Ent

da ciao bella ciao 28/10/2014 16.18

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Le ricerche accademiche stimano le vittime in Ucraina tra gli 1,5 milioni di Wheatcroft, che nega la pianificazione dell'accaduto, e i 5 milioni di Conquest, che propugna l'intenzionalità delle gerarchie sovietiche. Il ministro degli esteri ucraino dichiarò alla 61ª assemblea delle Nazioni Unite che le vittime furono tra i 7 ed i 10 milioni; tuttavia dichiarazioni di questo tipo hanno attirato aspre critiche da parte degli studiosi, anche da parte di quelli, come Timothy Snyder, che sostengono la tesi della diretta colpevolezza dell'entourage staliniano. Secondo Stanislav Kulchitsky, studioso ucraino tra i primi a sostenere la tesi del genocidio, moderni metodi di calcolo indicano una cifra compresa tra 3 e 3,5 milioni di morti. Dando per buone anche le cifre del ministro degli esteri ucraino, non si arriva di certo ai 56 milioni di morti postati in precedenza. Contestavo questo, non sostenevo di certo che non fosse stato perpetrato un genocidio ai danni di un intero popolo. In quanto ai dei due pazzi che volevano conquistare il mondo e alle loro proteste non commento.

da Pasquale Cinquegrana 28/10/2014 15.02

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Invece di sbirciare da buco della serratura in casa di altri..... Chi cerca trova e come antipasto questo. Il genocidio del popolo Ucraino barbaramente trucidato dai bolscevichi comunisti sovietici con un ammontare approssimativo di 10 milioni di morti di cui 3 milioni di bambini sotto i 10 anni. Nel 1932 Stalin inviò i Commissari Lazar Kaganovitch, V. Molotov e G. Yagoda, capo della polizia segreta NKVD per spezzare la resistenza dei contadini Ucraini e forzare la collettivizzazione. L' Ucraina fu isolata. Tutte le forniture di cibo ed il bestiame furono confiscati. Gli squadroni della morte dell' NKVD giustiziarono gli "elementi contro il Partito". Non soddisfatto di quanti Ucraini stavano venendo uccisi, Kaganovitch, "l'Adolf Eichmann sovietico" stabilì una quota di 10.000 esecuzioni alla settimana. L' 8% degli intellettuali Ucraini furono uccisi. Durante il rigido inverno del 1932-33, 25.000 Ucraini al giorno venivano uccisi o morivano di fame e freddo. Il cannibalismo divenne una pratica comune. L' Ucraina, scrive lo storico Robert Conquest, sembrava la versione gigante del futuro campo di morte di Bergan-Belsen. La strage di 7 milioni di Ucraini, 3 milioni dei quali erano bambini, e la deportazione nei gulag di 2 milioni (dove molti morirono) fu nascosta dalla propaganda sovietica. Alcuni Pro-Comunisti Occidentali, come Walter Duranty e Sidney e Beatrice Webb del New York Times, ed il Primo Ministro Francese Edouard Herriot, recatosi in visita in Ucraina, negarono i racconti sul genocidio, ed acclamarono ciò che essi chiamavano "la riforma agraria" sovietica. Coloro che parlavano contro il genocidio furono etichettati come "agenti fascisti". Governo britannico, canadese e statunitense tuttavia erano ben consapevoli del genocidio, e non solo chiusero gli occhi ma bloccarono gli aiuti verso l'Ucraina.I soli leader politici a lamentarsi degli omicidi sovietici su scala industriale furono HITLER e MUSSOLINI.

da ciao bella ciao. 28/10/2014 13.16

Re:E se anche le piante provassero dolore?

@ciao bella ciao. Premesso che questo non è di certo il portale più adatto per fare politica, comunque voglio darti una breve risposta e poi chiudo. Dove l'hai letta questa immane ca@@@@a dei 56 milioni di morti, da Libro nero del comunismo, di Nicholas Werth? che peraltro confesso di non aver letto. I crimini di cui si e macchiato "baffone" (altro pazzo scatenato) e qualche altro emerito mentecatto di contorno si aggirano su un milione 5/6 mila, stime abbastanza attendibili. Per inciso, crimini sono e crimini restano che siano di matrice rossa, nera, azzurra o bianca. Se non si fosse fermato quel pazzo tedesco e il mentecatto italiano che lo accompagnava, altro che 56 milioni di vittime ci sarebbero state.

da Pasquale Cinquegrana 28/10/2014 11.36

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Evidentemente l'editoriale ha colpito nel segno;recrudescenza sui sitiicaccia di notizie che,ovviamente,vengono dipinte non a tinte fosche,ma come tragedie dell'umanità, tipo giudizio universale;cacciatori(bracconieri,ovvio,nel linguaggio sensazionalistico che si deve quando si vuol dipingere una realtà con effetti di comodo;termine ,peraltro,giuridicamente inesistenteiglianti perfettamente a Girolimoni e rei,ascoltate ascoltate,di aver commesso il terribile crimine di omissione di UN capo di migratoria(e per questo"denunciati" all'autorità di giustizia;tipo Bastiglia,insomma).Evidentemente le "sentinelle" avranno avuto una triplicazione dei valori dei trigliceridi con l'articolo e devono smaltire:-)

da pietro 2 28/10/2014 10.59

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Ora ci sarebbe da aspettarsi che in futuro, sullo stesso metro, la signora Littizzetto sia più clemente con i cacciatori. E che i telespettatori abbiano imparato la lezione. ------------------Purtroppo anche solo sognare questa ultima aspettativa è ormai utopia bella e buona . La gente va a comperare chili di carne dal macellaio, se ne fa scorpacciate cucinata nelle varie salse; ma non vuole sapere, anzi ,cancella dalla mente che quella stessa carne che ha nel piatto era un animale VIVO. Magari imbottito di antibiotici ed estrogeni , ma vivo ! Per quanto riguarda la comica in questione , se vuole continuare a lavorare DEVE dare addosso alla caccia ed ai cacciatori. Viviamo ormai in una società malata di protagonismo e accecata dalle mode del momento, con ventisette telefoni in tasca quando una volta bastava avere un gettone per eventuale emergenza . Mi fa impazzire Crozza quando schernisce Landini, che sarà anche rimasto ai tempi andati; tempi che per un verso dovrebbero ritornare se si vuol continuare a vivere

da Renzo 28/10/2014 10.51

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Ce n'era un'altro,che non so se amasse o meno gli animali vegetariano o onnivoro, ma di certo so, che non amava gli umani. Specialmente quelli che lo contraddicevano,parenti compresi, propagando questo germe anche in molte apparentemente innocue menti nostrane. Chi sa perchè non se ne parla mai? Sara forse che cinquantaseimilioni di morti ammazzati sono stati pochi?

da ciao bella ciao 28/10/2014 10.30

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Una vegetariana di mia conoscenza, nettamente anti-carne (per gusto, non per ideologia), mi confessò di avere nostalgia di pesce e frutti di mare. Dichiarò inoltre che una dietologa (ripeto dietologa e non veterinaria) l'aveva informata che gli animali a sangue freddo non soffrono come uccelli e mammiferi. Aggiungo un altro argomento di riflessione: quanti strumenti musicali (tamburi, banjos, archetti ecc.) utilizzano prodotti animali?

da bansberia 28/10/2014 10.22

Re:E se anche le piante provassero dolore?

@Dardo conosco la storia...purtroppo. Quel che scrivi non è del tutto esatto, perché riteneva che fra gli uomini c'era una razza eletta (ariana) che doveva primeggiare su tutti e su tutto. Inoltre a differenza di quest'altro mentecatto di cui ho riferito, non voleva cancellare gli animali carnivori dalla faccia della terra, vero è che amava i cani e di certo non li voleva veganizzare. Anzi, all'occorrenza non si sarebbe fatto scrupoli di nutrirli (i cani e gli altri animali carnivori con carne umana) La cosa che non mi torna, è come abbiano fatto gli "ariani" a obbedire ad un manipolo di ominidi, che non rispondevano di certo fisicamente ai canoni prescritti dell'ariano puro. Ma questo ovviamente è un'altra storia.

da Pasquale Cinquegrana 28/10/2014 9.59

Re:E se anche le piante provassero dolore?

"....di un animalato"...Mi pare che il termine renda bene l'idea. ;-)

da Ezio 28/10/2014 7.57

Re:E se anche le piante provassero dolore?

x Pasquale, ci fu un tizio del genere che negli anni 20 teneva discorsi dentro una birreria di monaco, poi diventato cancelliere del reich abolì subito la caccia ed amava gli animali....più dell'uomo, il resto si è visto, un mostro che odiava egli stesso perchè uomo...

da dardo 28/10/2014 6.34

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Sembrerà assurdo lo so, magari qualcuno penserà che esagero aggiungendo di mio, ma la verità nuda e cruda è quella che sto per scrivere: Alcuni mesi fa, trovai un post di un animalato, il quale malediceva tutti gli animali carnivori, e sottolineo TUTTI, felini, canidi, rapaci, rettili, ecc. dal più grande dei predatori per finire al più piccolo. Arrivando a sostenere e arringando nel suo lucido delirio, che li si doveva costringere ad una alimentazione vegana laddove fosse possibile, in caso contrario, si dovevano sterminare tutti i mangiatori di carne, rei a suo dire di provocare atroci sofferenze in tutti quegli innocenti e poveri animaletti erbivori, fruttivori e via di questo passo.

da Pasquale Cinquegrana 27/10/2014 18.18

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Ho inviato il link di quest'articolo della fantastica Cinzia Funcis a "Che tempo che fa". Non servirà ma si sa mai.

da Ezio 27/10/2014 15.02

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Come dico sempre e da sempre, quando conoscerò un mio consimile che vivrà in una grotta, si nutrirà e vestirà di erbe secche, berrà acqua di fonte o piovana, allora mi genufletterò davanti a lui e mi batterò il petto e mi cospargerò il capo di cenere. Fino ad allora vivrò sereno con la mia coscienza. I frutti rinnovabili della natura sono li da sempre per essere prelevati, consumati. Con sommo senno e gratitudine, questo sempre si!! Sicuramente!!! E su questo piuttosto ci sarebbe moooolto da ragionare e discutere.

da Ezio 27/10/2014 14.32

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Non vedo perchè un leone ( a loro detta animale senziente) ha diritto di mangiare carne procurandosela uccidendo e noi no, visto che per gli animalisti siamo tutti animali ( uomini compresi) da rispettare. Lo abbiamo già detto tempo fa che le piante sono senzienti ed i vegetariani uccidono allo stesso modo lo facciamo noi cacciatori è inutile cercare di sottrarsi giustificandosi che le povere piante non hanno vita è pura ipocrisia. Cordialit�

da jamesin 27/10/2014 14.18

Re:E se anche le piante provassero dolore?

e quindi?? chi non vuole fare del male ad essere vivente sulla terra che fa? si deve prendere coscienza che siamo esseri di questo pianeta, e dobbiamo nutrirci di alimenti vegetali e carne, che lo vogliamo o no, la barbarie resta nel produrre più di ciò che abbiamo bisogno, e gettare via tonnellate di cibo, dove animali e piante hanno dato la loro vita per il nostro benessere, e ciò capita grazie alle multinazzionali, ed a gente senza scrupoli, la Littizzetto, è solo in cerca di visibilità mediatica ed attaccare i cacciatori ormai è di moda, farebbe bene a sedersi come tutti invece di stare su un tavolo con la bernardina per aria.

da dardo 27/10/2014 13.00

Re:E se anche le piante provassero dolore?

Ben detto. La Litizzetto con quello che guadagna può dire quello che vuole. Fin che dura.............basta che non si rompe la cinghia.

da NANNI 27/10/2014 11.16