Fauna ungulata e vincolismo ambientale


lunedì 7 luglio 2014
    

 

Per gentile concessione dell'Accademia dei Georgofili, riproponiamo l'interessante nota del prof. Giovanni Bernetti, uno fra i più autorevoli esperti di selvicoltura:
 


Una recente giornata di studio sui danni da fauna selvatica all’agricoltura  ha ripreso un argomento che viente  trattato e ripetuto  da almeno 30 anni. Di nuovo, caso mai, c’è stato il livello di approfondimento.  

Tutta questa annosa questione è sorta attorno al 1970, dopo la constatazione che all’interno delle Foreste Demaniali  veniva brucata tutta  la rinnovazione delle specie arboree  e, in particolare, quella dell’abete bianco che, notoriamente,  è  una specie  in stato di recessione.  Era questa, però, una vicenda interna alle Foreste Demaniali che, poi, si sono ritenute libere di promuovere la biodiversità nel modo che credevano più opportuno, cioè senza far niente.  

Poi le popolazioni  di animali selvatici si sono fatte più numerose  e hanno preso  a sconfinare abbondantemente nei terreni dei privati danneggiando le colture.   

Non è più questione di danni da risarcire singolarmente; ma si tratta danneggiamenti continui  e ripetuti che condizionano non più un singolo raccolto, ma tutto il pacifico esercizio del diritto di proprietà. Lo Stato, fidando sull’equilibrio biologico, ha introdotto il lupo;  ma il lupo, da bravo lupo, si è messo a puntualmente a mangiare le pecore aggiungendo danno su danno.  Le Regioni, invece, agiscono in un modo un pochino più concreto erogando contributi per la  realizzazione di recinzioni e di altre opere di difesa.  

Non si considera mai la possibilità di ridurre i numero  con interventi venatori adeguatamente regolamentati; la fauna selvatica, infatti, è intoccabile perché è il veicolo più spettacolare ed emotivo della propaganda per la protezione della natura; è lo stesso motivo per cui si scoraggia il taglio di alberi fosse pure per diradamento.

Il problema dei danni da fauna selvatica si inserisce, dunque,  nel quadro  molto più vasto di una forma mentis che ha esteso la sua influenza  sulla proprietà privata imponendo, a protezione dell’ambiente, del paesaggio e della natura, vincoli troppo generalizzati, ridondanti e onerosi se non confiscatori del reddito. Questi provvedimenti venivano emanati sulla spinta di una assoluta fiducia sugli effetti dell’equilibrio biologico e sulla durata indefinita dell’economia opulenta. Molto è stato facilitato dall’abbandono della montagna e dell’alta collina e dal conseguente disinteresse delle associazioni degli agricoltori e dei sindacati.

Tale è il livello dell’abbandono che l’Inventario Forestale Nazionale del 2005 riporta, per l’Italia, 5 milioni di ettari di bosco in più rispetto alle statistiche precedenti e in gran parte si tratta di boschi di neoformazione su colture ritirate dall’esercizio. Chi confida nell’indefinito benessere e ritiene superflua la produzione, sarà rimasto contento. A produrre restano tuttavia gli eroi della solitudine: retroguardie di agricoltori o di pastori oppure avanguardie di pionieri idealisti. Però chi taglia della vegetazione legnosa per ripristinare un campo  rischia perfino l’imputazione  di procurato disastro ambientale. Tutto qui.
 

Giovanni Bernetti


35 commenti finora...

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Mustang tu ragioni come quello che piscia. Mi spieghi come dimostri che tizio, contadino, che ha ricevuto danni da animali e' AUTOMATICAMENTE evasore? Tu che invece continui a tirare in ballo questa cosa sei certamente un pidocchioso senza la piu' pallida idea di cosa sia lavorare la terra.

da grande fratello europeo 14/07/2014 9.25

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

" Il valore del sommerso complessivo raggiunge il 25% in agricoltura! il 18 % nei servizi, il 10,7 in edilizia. Nell'industria i valori sono molto più bassi..." Fonte : rapporto Statfor su informal economy. Ti prego GF , basta assist...

da Mustang 14/07/2014 7.30

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

" nel solo 2010 l' evasione contributiva nel settore agricolo risulta pari al 43%, contro il 6 % dell' industria e il 12 % dei servizi ". Fonte INEA. ...e poi le tasse non le pago io?

da Mustang 14/07/2014 7.04

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Mi spiace Mustang ma sei di nuovo fuori strada!! L' Italia e' l' UNICO paese europeo a rispettare le leggi sui fertilizanti. Tanto e' vero che TUTTE le ditte europee di confetture e compagnia bella comprano la frutta in Italia e non nel loro paese! Informati prima di parlare a vanvera e vai a zappare la terra cosi' vedi quanto vale il raccolto ed il LAVORO su un ettaro di terra. Magari tu sei pure uno di quelli che le tasse le evade!!

da grande fratello europeo 14/07/2014 0.06

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Ci stavo ripensando , Grande fratello. Quindi , se ho capito bene, te prendi 378 euro delle mie tasse, e ci compri i fertilizzanti ? Magari chimici ? Senti te che affare che ho fatto!

da Mustang 13/07/2014 21.35

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Agostino... La punteggiatura... Mannaggia....

da Mustang 13/07/2014 20.36

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Ma se un ettaro di terra rende così tanto , che se ne faranno dei contributi ? Boh...

da Mustang 13/07/2014 20.34

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Perché vuoi mandarmi a zappare? Nel peggiore dei casi andrò con un trattore che mi è stato finanziato a fondo perduto per il 40 % , o se sono giovane al 50 %. Sono decenni che non vedo un agricoltore zappare ....

da Mustang 13/07/2014 20.32

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Mustang vai a zappare la terra cosi' vedi quale puo' essere il profitto di un ettaro di terra. 378 euro e' una miseria. Ci compri si e no i fertilizzanti! Informati prima di dare aria alla bocca tanto per....

da grande fratello europeo 13/07/2014 20.09

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Finalmente hanno inserito nella 157 le specie alloctone era ora bravi e così anche per le specie in sovra numero invasive.

da agostino 13/07/2014 19.38

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

.... Con le stesse regole di tutti gli altri...

da Mustang 13/07/2014 18.28

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Ecco bravo, allora rendeteceli, così magari un po' di disgraziati veri risparmiano le tasse sulla casa. Ha già ... Gli agricoltori non le pagano.

da Mustang 13/07/2014 18.19

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

378 euro per ettaro?? E cosa sono? Bruscolini. Semplicemente ridicolo. Negli altri paesi europei dove il controllo della selvaggina si fa seriamente senza rotture di scatole da parte di ignoranti, faccendieri ed animalari a chiacchiere non servono aiuti! E' tanto semplice....

da grande fratello europeo 13/07/2014 17.32

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

" gli aiuti diretti della PAC 2014-2020 alle imprese agricole i italiane sono stimati in 378 euro per ettaro in media , ben al di sopra della media comunitaria che è di 263 euro" Fonte Agricoltura 24.

da Rewilding 13/07/2014 15.56

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

....e sempre a spese del contribuente,

da Mustang 13/07/2014 12.27

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Non mi posso dimettere , sono l'ultimo, i miei consimili sono stati tutti eliminati insieme ai bisonti dagli agricoltori e allevatori del Nord America. E' servito un secolo per farne tornare qualcuno!

da Mustang 13/07/2014 12.25

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Mustang non ti resta che dimetterti e cominciare a fare l'agricoltore...se è così bello e facile guadagnare.

da Agricolo 13/07/2014 9.11

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Per come sono vergognosamente assistiti , gli agricoltori , ai cinghiali gli dovrebbero portare il cappuccino e brioches la mattina e smettere di lamentarsi. Ma non i può dire... Ma io lo dico lo stesso !

da Mustang 13/07/2014 8.04

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

se siamo a conoscenza dell'avvenuto viaggio in elicottero per il trasporto delle aragoste, vuol dire che le tracce documentali (piani di volo ordini di servizio, ricevute carburante ecc) , hanno permesso di risalire alla realtà dei fatti, come è avvenuto. appunto il fatto è che tali tracce nelle fattispecie narrate (vipere e lupi) non ecsistono!

da vittorio66 11/07/2014 9.57

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

scusa vittorio, mi sapresti dire quali tracce documntali hanno lasciato quelle aragoste????

da tricheco 11/07/2014 8.40

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

infatti tutti gli usi impropri del mezzo aereo sono stati documentati e perseguiti dalla legge (parlo del generale e delle sue aragoste ecc ecc.) Questo non dimostra le fantasie su vipere e lupi che, essendo operazioni pianificate e non frutto di personali ed illeciti fini personali, dovrebbero lasciare rintracciabili "tracce documentali " della loro esistenza. Possibile che non si comprenda che oltre ad essere inutilmente dispendioso, l'uso dei mezzi aerei è impossibile da realizzare in modo da non lasciare tracce documentali ? Un presunto progetto di ripopolamento di una qualsiasi specie animale è preceduto da studi documentati, da ordini di servizio e, soprattutto, è seguito da relazioni di servizio e tracce testimoniali. Ma va da sè che se le favole del campagnolo di turno piacciono , gustatevele , in fondo è la vera cultura rurale! ... dimenticavo, ovviamente i faunisti, gli studiosi universitari e tutti coloro che da anni si impegnano sugli studi faunistici sono conseguentemente tutti degli incompetenti dediti a progetti tesi all'eliminazione della razza umana attraverso il lancio di pericolosi animali assassini di poveri pastori...

da vittorio66 10/07/2014 16.23

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Condivisibile ? In quale parte,per cortesia?

da rewilding 10/07/2014 10.56

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Bell'articolo, condivisibile in gran parte. Da noi manca ogni logica economica nell'esercizio venatorio e questo aggrava la ns. situazione. Il modello da perseguire a mio avviso è quello centroeuropeo con una dialettica costruttiva tra esigenze forestali e venatorie (protezione/prelievo).

da vecchio cedro 10/07/2014 9.00

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Per inciso 24 milioni sono ,più o meno , i danni pagati in tutta la toscana negli ultimi 20 , leggi bene , venti, anni. E devo sentir parlare di cultura rurale ...

da Rewilding 09/07/2014 10.43

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Sulla nazione di oggi: " frescobaldi chiude il 2013 con 83 milioni di fatturato, in forte crescita rispetto al 2012' con 24 milioni di utile lordo" Non ricordo marginalità così in nessun settore, questa sta diventando l'economia dell'opulenza. Qui le vacche non sono grasse , sono obese. Però quel capriolo laggiù mi ha mangiato 3 pigne di uva , e sai mi ha mangiato proprio quelle a cui ero affezionato... Quasi quasi lo faccio togliere di li... Così il prossimo anno guadagno 24 milioni e 100 euro... Oh sono 100 euro , buttali via!

da Rewilding 09/07/2014 10.39

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

quanto all'uso dell'elicottero per cose che non c'entrano nulla, vorrei ricordare a vittorio66 l'infita casistica documentata dauna variegata pubblicistica e - anche - dalle cronache giudiziarie. Come quella di quel generale (finanza?) che si faceva portare le aragoste per cenare con gli amici, utilizzando un b52, se non erro. O quella della Brambilla che l'elicottero l'adoperava per fini che sembrerebbero stati "personali", a quanto dissero le denunce, o quella di quella ministra che tornando con la famiglia dalle vacanze aveva una divisione della forestale al suo servizio, mezzi (anche aerei, sembra) del corpo a disposizione......

da corradino m. 09/07/2014 8.29

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Stessa fine fecero quelle vipere uccise a randellate dal mio parente nonostante che dall'elicottero, col megafono urlassero di smettere....

da Gionny 07/07/2014 16.41

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

oh vittorio66, te ne dico un'altra. qualche anno fa, appennino tosco emiliano, se vuoi puoi toccare con mano, le leggende della selva annunciarono che qualcuno, con le stellette, aveva liberato 14, dico 14, nè uno in più, nè uno in meno, di soggetti a quattrozampe, canini arrotati, pelo scuro, coda lunga e cesputa, che cominciarono a far misdea di cinghiali. una carne che non riuscirono, purtoppo per loro,a digerire, perchè nel giro di poche settimane erano nel mondo dei più, cristianamente depositati sotto un metro di terra. pensa un po' a volte queste leggende della selva. se non ci credi, poco male. se non può essere vero, meglio per chi gli procurò degna sepoltura. tanto, se non era vero che fossere stati liberati, non è vero neanche che c'erano, e non è vero neanche che non ci sono più.

da piran. dello 07/07/2014 16.35

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

non mi meraviglia che la citata denuncia raccontata da "gionny" non abbia avuto seguito. Di fantasiose e strampalate teorie, come di altrettanto fantasiose denunce sono pieni i comandi stazione dei carabineri e della forestale. Anni fa, se non sbaglio, ci fu chi in Emilia giurò e sacramentò, sporgendo anche relativa segnalazione scritta, di aver visto degli... gnomi!!! Ora , torno a dire che sono anche daccordo nel ritenere che l'incontrollato aumento di ungulati possa favorire la diffusione di un predatore come il lupo, come anche depreco chi vorrebbe scaricare tutto il problema sulle esigue spalle dic hi in campagna ci vive e lavora. Ma ancora chiedo: a parte le testimonioenze del gosto campagnolo di turno, esiste una foto, un ordine di servizio, una qualsiasi tangibile prova di quanto affermato , ad esempio, in merito alle vipere? possibile che non si comprenda che se io volessi liberare delle vipere potrei farlo spendendo moltissimo meno semplicemente lasciandole a piedi e non con un costosissimo mezzo aereo? Non è con le favole che si acquista credibilità , non c'è bisogno di liberare vipere perchè esse già vivono nei luoghi dove le condizioni naturali lo permettono , nessuno spende o ha mai speso soldi per queste idiozie, smettiamo di fare la parte dei soliti cacciatori creduloni. Un qualche faunista di professione potrebbe forse smentirmi? Un erpetologo di una qualche università italiana ha diverse informazioni in merito? se si bene altrimenti basta idiozie.

da vittorio 66 07/07/2014 15.44

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Vittorio66 io posso portarti almeno 7/8 testimoni oculari di lanci di vipere da elicottero in zona Maremma senese. Ti bastano? Uno di loro ha perfino sporto denuncia, anni fa, alla locale stazione dei carabinieri senza riscontro alcuno. L'idea poi che in un territorio fortemente antropizzato come l'Italia si possa ricostituire la catena ecologica e' degna del dottor Mengele. Semplicemente se scegliamo di avere i lupi condanniamo le pecore e i pastori alla estinzione. Ma noi siamo quel Paese di Signoroni che fanno l'energia elettrica con.....lo CHANEL N 5 invece che col carbone....siamo un popolo di miserabili coglioni che si fanno canzonare dal mondo intero e si meriterebbero di finire nel nuovo califfato dove finalmente finirebbero mozzate le mani dei ladri e le teste dei coglioni.

da Gionny 07/07/2014 15.18

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Gli animali devono essere presenti sul territorio in quantità ECOLOGICAMENTE corretta. Raggiunte queste consistenze e densità il lavoro dello stato è finito. Da li in poi gli agricoltori devono gestire il danno come normale rischio di impresa. Se piove troppo , pago io , se troppo caldo , pago io, se troppo freddo , pago io , se passa un cinghiale pago sempre io. Ma sarà l'ora di farla finita.

da Mustang 07/07/2014 13.04

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

Lo sapete che venerdì 4 luglio e' stato presentato il PSR per la Toscana , sostenuto da 961 milioni di euro che cadranno a pioggia sul sistema agricolo toscano , il quale ha un pil totale annuo non superiore ai 2 miliardi? Certo in questi non è conteggiato il miliardo stimato di sommerso.

da Rewilding 07/07/2014 12.02

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

UN ARTICOLO SENZA CAPO Nè CODA.

da CIRULLA 07/07/2014 11.46

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

caro vittorio, può darsi che tu abbia ragione. le leggende metropolitane diventano un po' più veritiere quando da metropolitane diventano, sono, della selva. il lupo che in questi ultimi trent'anni è cresciuto a dismisura, deve la sua fortuna, comunque, non allo stato, nè alla buona gestione dell'ambiente, su cui sarebbe bene stendere un velo pietoso, soprattutto per lo sperpero di denaro pubblico che carte alla mano è andato soprattutto a ingrassare il portafoglio di qualche ambientalista di maniera. e di qualchew amministratore pubblico o presuntot ale, visto che l'ambiente è stato appaltato ad alcune associazioni ambientaliste, che pubbliche non sono. l'esplosione demografica del lupo, a prescindere da chi l'ha prodotta, dipende anche dai cacciatori nella misura in cui i cinghiali hanno colonizzato la nostra montagna, questa sì degradata e abbandonata a causa anche di una errata politica nazionale e di tutela ambientale. se fai una capatina in austria, in polonia, in croazia, dove il lupo è gestioto, anche e remunerativamente col fucile, potrai forse metterti in pace con te stesso e con le rtue turbe animaliste

da a. udoboni 07/07/2014 11.40

Re:Fauna ungulata e vincolismo ambientale

indipendentemente dalle libere e personalei opinioni in merito (tutte ovviamente degne di rispetto) , quello che non si può fare a meno di notare è che nell'articolo si legge la frase:"lo stato.. ha introdotto il lupo". Trattasi della solita, vecchia e fantascientifica cazz.ta! lo stato non ha mai prodotto ed esplicato piani di rentroduzione della specie canis lupus, tantomeno tali azioni sono state portate avanti da qualsivoglia associazione o gruppo organizzato. Trattasi della solita leggenda metropolitana che vede ora il CFS, ora sedicenti ambientalisti, ora gli enti dei parchi liberare lupi e/o vipere addirittura con l'aiuto di elicotteri. Sfido chiunque a produrre immagini, documenti , fatture mdi carburante elicotteri, ordinio di servizio e quant'altro di inoppugnabile che in qualche modo, provi queste affermazioni. Esse sono false e servono solo a distogliere l'attenzione dai veri problemi di gestione ambientale. Il lupo, come altri predatori , occupa le nicchie ecologiche d3el territorio a lui congeniali. E' naturale e normale che frequenti i boschi e le montagne, come è naturale che predi gli erbivori che l'uomo lascia incustoditi nei pascoli. La presenza dei lupi mè indice di buoni boschi e buoni territori naturali, e solo con opportune politiche di creazione di recinti dissuasori e risarcimenti si potrà pensare una sana convivenza con la fauna selvatica. Altrimenti diciamo che vogliamo boschi e montagne totalmente asserviti alle necessità economiche ed antropiche e poi rempiamole di strade, piste da sci , costruzioni , stalle , pesticidi ecc ecc.Dimenticavo la caccia, la figura del cacciatore nulla centrano con la gestione della fauna selvatica cui è titolato lo stato.

da vittorio66 07/07/2014 9.36