SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE


lunedì 7 gennaio 2013
    
Siamo appena entrati  nell’anno nuovo e cresce la richiesta ovunque nel paese di dare un senso a tutti questi soldi che negli ultimi dodici mesi sono confluiti nelle casse dello Stato. O delle banche, come dice qualcuno. Una operazione colossale, così mettono le mani avanti in molti, alla quale dovrà seguire quello che finora è mancato. Un vero e robusto rilancio dell’economia senza il quale qualsiasi sacrificio sarebbe inutile. Intanto, ognuno dia la colpa a chi vuole, ma la riduzione delle province ha subìto una brusca frenata. Sicuramente slitterà tutto di un anno.

Probabilmente non se ne farà più di niente, visto che dopo le elezioni  si dovrà trovare la soluzione per un governo stabile, e andremo avanti per qualche mese, poi – se va bene - si dovrà cominciare dai fondamentali, poi ci dovremo dedicare anima e corpo alla ripresina del 2013 e alla ripresona del 2014. Sperando che ci siano. Poi, molto probabilmente, ci saranno turbolenze a causa di possibili campagne referendarie. Poi, si ricomincerà a respirare aria di elezioni amministrative. Poi, poi, poi….

Insomma, majora premunt, e le cose veramente necessarie passeranno come al solito in cavalleria.
Non parliamo poi della caccia, che come abbiamo visto, aldilà delle promesse da marinaio di tanti nostri “amici”, si è persa in questi ultimi mesi in decine e decine di contenziosi giudiziari, soprattutto amministrativi (corsi e ricorsi, non storici, ma molto più banalmente al TAR), in beghe da cortile, in preziosissime  riflessioni sul…nulla.

Eppure, questa rivisitazione delle competenze delle province poteva essere un’occasione per dare un po’ d’ordine anche all’organizzazione della caccia, e un po’ d’ossigeno (economico, soprattutto) per fare cose che enti organizzazioni e associazioni dovrebbero ormai inquadrare come “non più rinviabili”.

Si parla tanto di spending review e, per quel poco che ne abbiamo vista applicare, è andata a colpire soprattutto i territori e i bisogni primari della gente. Prospettando tagli  su tutto e di più. Anche nelle regioni dove gran parte delle risorse statali e locali provenienti dai proventi della caccia venivano reinvestite in tutela dell’ambiente e della fauna selvatica, anche con obiettivi meritorii e vantaggiosi per l’attività venatoria, si sente dire che di queste risorse ormai si dovrà fare a meno, perché nella revisione generale della spesa saranno altrove dirottate. Ecco che allora, per poter continuare a gestire il territorio a fini faunistici e venatori, si dovrà aguzzare l’ingegno e ridefinire le priorità della spesa. Gli ATC, per esempio. Già l’anno scorso si sentiva parlare di un diverso modo di organizzarli. In qualche regione, addirittura si era andati avanti col lavoro, ipotizzando accorpamenti, ridefinendo funzioni e attribuzioni di responsabilità. Ricordiamoci che l’ormai definito processo di informatizzazione e cablaggio e la giovane età degli organismi (gli ATC sono stati costituiti relativamente da poco, ex novo, e quindi gli addetti, tecnici e funzionari) dovrebbero disporre di tutte le competenze informatiche su cui oggi si può contare. Per cui, non c’è bisogno di pagare costosi affitti per inutili locali. Oggi tutto un ufficio sta in un computer. Meglio ancora in un telefonino.

Tutto è inseribile in rete, quindi in tempo reale chiunque - addetto o semplice interessato che sia - può venirne a conoscenza. Fra l’altro se ne guadagnerebbe in trasparenza, a meno che non sia proprio questo, la trasparenza, che spaventa certi centri di (seppur piccolo) potere. Di più: all’interno di un odierno territorio di una provincia, ma anche di una regione delle nostre, le casistiche spesso si sovrappongono. Perché allora continuare a produrre e gestire progetti su argomenti similari, spesso in contraddizione fra loro, quando con un più semplificato coordinamento – auspicabilmente a livello regionale – si potrebbero ottenere migliori e più omogenei risultati e - anche -  nello stesso tempo risparmiare risorse?

Ma, qualcuno potrebbe obiettare, così si verrebbe ad annacquare quella gestione rigorosa che a volte fa già acqua. Lassù, al nord, dove le cose funzionano, la gestione è a livello comunale, D’accordo, ma proprio lassù - dove opera un’unica “società” dei cacciatori, senza tanti eterogenei distintivi sul cappello - i modelli di gestione sono standardizzati, a livello comunale li applicano. E li applicano i cacciatori, direttamente, senza intermediazione, senza costi, senza pletoriche strutture. Se l’ente pubblico eroga ai cacciatori, direttamente, dei fondi, lo fa quasi sempre per affidare compiti di tutela del territorio agro-forestale, mantenimento dei sentieri, pulizia dei boschi, sfalci, sorveglianza antincendio, cose che anche al centro e al sud, le amministrazioni più lungimiranti già fanno. E per questo, non è necessaria tanta burocrazia. Anzi, volendo snellire l’ormai oltre ogni limite onerosa macchina burocratica, certe funzioni anche “pubbliche”, come per esempio il ritiro e il rilascio dei tesserini regionali (ma anche altre incombenze che oggi appesantiscono l’attività degli ATC), potrebbero essere affidate in tutto risparmio alle stesse unità comunali dei cacciatori. Se questa, nel nostro piccolo, non sarebbe spending review, ditemi voi cos’è.

Insomma, in un mondo in cui le distanze di spazio e di tempo si vanno sempre più riducendo, è indispensabile ridurre gli anelli della cosiddetta filiera, mettere tutto in trasparenza per favorire i controlli, soprattutto da parte degli utenti e dei cittadini in genere,  e rendere più veloci i processi decisionali, per quanto ci riguarda accorpando gran parte delle competenze a livello regionale.

C’è poi il problema della certezza delle regole.  Abbiamo assistito, quest’anno appena trascorso, a un tira e molla giudiziario sollecitato dalle sedicenti associazioni ambientaliste, spesso consociatesi per nascondere il pluridecennale fallimento delle loro politiche a difesa dell’aria pulita, dell’acqua pulita, del territorio integro, tanto che sono stati gli agricoltori, finalmente, imponendosi sul ministero dell’agricoltura, a far varare un provvedimento che – se confermato - d’ora in avanti quanto meno proibirà di rubare altro territorio agrario alla speculazione di ogni genere. Certa gente, che ci si è fatta tonda, col contentino della gestione delle aree protette, ha chiuso un occhio e spesso tutti e due sugli infinti obbrobri perpetrati a danno del nostro patrimonio naturale. Finiti i soldi e scoperto il giochino, adesso si sono buttati a corpo morto sulla caccia, intentando ricorsi - tanto, essendo in regime di onlus, non gli costano granchè – contro i calendari, contro le deroghe, contro tutto e il contrario di tutto. Contro la caccia in sé e per sé. Spalleggiati da loschi figuri che hanno consumato la loro celebrità politica con squallide comparsate televisive a supporto di un potere che si sta pian piano squagliando. Complice anche un Parlamento un Governo, che per la verità, ha avuto ben altro a cui pensare, i quali prigionieri delle contraddizioni e delle lobby intrinseche ai propri componenti e di un apparato burocratico che ormai fa di tutto per frenare con l’unico obiettivo di salvare il didietro, lo stipendio e le a volte incoffessabili prebende, non riesce neanche a produrre delle guide interpretative, incontrovertibili, sulle quali conseguentemente basare regolamenti locali, calendari, disposizioni in deroga.

Insomma. Siamo ancora ai vizi di un’Italietta che non vuole andare in soffitta. Con l’aggravante che adesso i soldi almeno per un po’ scarseggeranno, e la gente ne ha piene le scatole che i soprusi dei soliti noti ricadano sulle spalle di chi finora ha sopportato in decoroso silenzio.


Vito Rubini


17 commenti finora...

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

Nn paghiamo se nn cambiano le leggi

da mariano 11/01/2013 18.12

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

IO IL NOME DA VOTARE CELò IL SUO NOME è NESSUNO

da GIGI 11/01/2013 11.41

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

SONO D'ACCORDO ANCH'IO. NON ANDARE A VOTARE SIGNIFICA DARLA VINTA AI SOLITI. E SE NON ANDIAMO A VOTARE NOI CACCIATORI, OVVIAMENTE PREVARRANNO, ALMENO PER UN PO' DI PIù, QUELLI CHE CON LA CACCIA NON HANNO NIENTE DA SPARTIRE, ANZI. E SECONDO ME BISOGNA ANCHE FARE CONTRO INFORMAZIONE. CONSIGLIARE LA PERSONA DA VOTARE (SE INDISCUTIBILMENTE DA TEMPO AMICA DEI CACCIATORI) E SCONSIGLIARE CALDAMENTE DI NON VOTARE QUELLI CHE CI OSTACOLANO. MA NOMI E COGNOMI, A PRESCINDERE DALLA COLLOCAZIONE.

da PIETRO PALAGI 11/01/2013 10.57

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

caro lupo serve stare attenti a ciò xchè dopo le schede bianche vanno al premio.....fedeltà !!!!

da falco 10/01/2013 18.53

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

x falco astensionismo totale dimostrando che per il popolo non sono niente.ricorda diceva il duce gli italiani si fa prima a governarli che farli ragionare, dimostriamo il contrario.

da lupo60 09/01/2013 20.26

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

Non vi preoccupate che adesso viene fuori la sorpresa, il nuovo partito della ruralità caccia e pesca, in Veneto ed in tutta Italia. Hai voglia di dare voti. Cordialità

da jamesin 09/01/2013 20.14

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

x lupo sono d'accordo: il nano NO, la rossa NO gargamella NO maroni NO li ha rotti !!!!!!!! Secondo te quali sono quelli da votare ? Poi il nano è contro, gargamella, si allea con chi è dichiaratamente contro, la lega fa finta di aiutare ma non gliene frega nulla ma come si fa in questo paese ?

da falco 09/01/2013 17.42

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

non votate berlusconi occhio alla rossa che se vince torna via via via via vergogna anche la lega che si allea occhio.

da lupo60 09/01/2013 17.26

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

Se vado su facebook trovo tanti cacciatori giovani. diversi anche organizzati. lo stesso bighunter aiuta in questa individuazione. spero che qualche associazione o dirigente di associazione lanci la stessa provocazione che ha fatto la fortuna di Matteo Renzi e ne ha dato anche una caratura più strutturata di quella che si poteva immaginare. avanti con la rottamazione. che si metta un vincolo di massimo due mandati alle candidature dei dirigenti venatori. i nostri dirigenti sono lì da tempo immemore. se non sono imbalsamati, orami dormono alla grossa.

da voltinuovinellacaccia 08/01/2013 9.01

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

"l’ormai definito processo di informatizzazione e cablaggio e la giovane età degli organismi"...infatti io sono solo due anni che aspetto una risposta via mail dal CN2 e tre mesi dal CN1!!! ahahah, qui gli ATC sono già nati vecchi!!

da Marco F. 07/01/2013 22.55

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

@ presto,ho appena visionato.. si in effetti fa schifo.

da rondine 07/01/2013 22.20

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

giusta considerazzione,da paolofano pu il nano ragazzi e contro di noi alleanza con la lega ...mi faccia il piacere w caccia ambiente

da zorro 07/01/2013 21.23

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

tutti a votare, senza dimenticare LA ROSSA adesso non si sente ma ritornera' fuori a tempo debito. MEDITATE, GENTE MEDITATE.

da paolot fano pu 07/01/2013 20.57

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

i cacciatori devono riuscire a fare varare una legge a livello nazionale che proibisca qualsiasi modifica dei calendari venatori dopo il 1° agosto.Questo anno (ATC AL 3) il calendario è cambiato il venerdi dell'apertura, la domenica dell'apertura nessuno conosceva di preciso quale fossero le nuove regole. Gli ATC devono essere obligati a mettere sul loro sito il calendario venatorio dell'ATC e non quello regionale che è completamente diverso. Quando tutti gli uffici (specialmente quelli statali) impareranno ad usare il computer sarà sempre troppo tardi

da Mauro 07/01/2013 19.45

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

Se i soldi delle nostre tasse saranno dirottati stiamo freschi ! Comunque sono soldi che servono per governare ! Ma soprattutto sono soldi di prima qualità perchè non si da niente in cambio. Che bello ! Non è vero ? Comunque ottima analisi di quello che è la caccia attuale e la sua gestione fallimentare, ma di quello che dovrebbe essere, per cambiare ci vuole solo........! Cordialità

da jamesin 07/01/2013 18.12

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

La semplificazione che dovrebbe essere attuata speditamente, toglie linfa vitale alla stramaledetta burocrazia che ci perseguita e offende ogni giorno e in ogni settore. Se semplificano, un mucchio di gente andrà a spasso e questo non averrà mai. Purtroppo.

da Arrabbiato 60 07/01/2013 16.28

Re:SPENDING REVIEW E CERTEZZA DELLE REGOLE

Penso che il nord a cui ci si riferisce sia la Zona Alpi. Dove però la partecipazione è piuttosto ingessata. A noi occorrono strutture agili, atc o gestione della caccia a livello provinciale. Non sarebbe male poi, che si elaborasse una strategia per definire degli standard di comportamento, sia per le disposizioni normative, sia per i contenziosi giudiziari. Sintesi, sintesi. Semplificazione. Non mi pare difficile. A questo dovrebbero pensare l AAVV.

da Romano S. 07/01/2013 15.18