Tartufo bianco pregiato in calo: occorre tutelare le piante


martedì 30 settembre 2014
    

"Adotta una pianta da tartufi bianchi pregiati" è l'iniziativa lanciata a San Damiano d'Asti, in un convegno proposto da Terre di tartufi. Secondo il prof. Vizzini del CNR, infatti, negli ultimi quindici anni la produzione del "tuber magnatum pico" si sarebbe ridotta dell'80% e le cause del crollo sono da ricercare nell'abbandono delle campagne, nello sviluppo della produzione industriale anche nelle aree tartufigene più rinomate, nel taglio indiscriminato delle piante simbionti. Inoltre troppi cercatori improvvisati hanno raccolto in modo indiscriminato il tubero, aggiungendo i loro danni a quelli delle piogge acide e degli inquinanti agricoli e atmosferici.

Pesano senza dubbio anche l'abbandono delle pratiche artigianali di coltivazione della terra ed il suo sfruttamento intensivo. Ecco perchè occorre tutelare le tartufaie rimaste con potature, sarchiature, irrigazioni, ammendanti, aggiunta di inoculo sporale e incentivare economicamente, sensibilizzandoli, i proprietari dei terreni che producono, o potrebbero produrre tartufo bianco, combattendo la raccolta indiscriminata da luglio a settembre, causa di un enorme impoverimento di spore, che non saranno mai più disponibili.



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