In Abruzzo via libera al piano triennale di monitoraggio e controllo dei cinghiali nelle riserve naturali di Punta Aderci e Marina di Vasto. Il comitato di coordinamento regionale Via (valutazione di impatto ambientale) ha dato il proprio assenso dopo le audizioni con gli esperti.
Il parere acquisito esclude l'utilizzo di tecniche come la braccata e la girata, assicurando che gli abbattimenti avverranno in accordo con i gestori delle riserve, escludendo periodi di maggior frequentazione e orari critici. In casi in cui l'abbattimento selettivo non sia praticabile, si opterà per la cattura tramite recinto.
I cinghiali catturati saranno trasferiti ai centri di sosta o raccolta, e successivamente ai centri di lavorazione autorizzati.
L'assessore all'ambiente, Gabriele Barisano, si è mostrato soddisfatto per l'esito positivo. Il piano triennale, un documento dettagliato di 84 pagine, analizza il fenomeno e propone interventi per contenere la popolazione di ungulati. Dai dati raccolti emergono 276 cinghiali censiti, di cui 235 a Punta Aderci e 41 a Marina di Vasto.
De Marinis ha evidenziato la salute e la forte espansione demografica della popolazione di cinghiali, con una netta prevalenza delle classi giovanili e delle femmine (oltre il 70%). L'eccessiva presenza di questi animali sta influenzando le colture agricole e la sicurezza stradale, generando preoccupazione sia per i danni economici causati alle vetture che per la sicurezza stessa sulla strada.