Bana: largo ai giovani


mercoledì 12 maggio 2010
    
Giovanni BanaIn occasione del cambio alla presidenza dell'Annu Migratoristi, che passa da quest'anno a Marco Castellani, il Presidente uscente Avv. Giovanni Bana, bandiera e guida dell'associazione per più di tre decenni, lascerà solo in parte il lavoro finora intrapreso, continuando ad operare  per la caccia italiana, concentrandosi sulle vicende europee ed internazionali, nel CIC e nella FACE. Da neo Presidente Onorario, Bana ha tenuto a salutare tutti gli amici che hanno condiviso il lungo periodo che lo ha visto pratogonista delle vicende della nostra caccia, e in quell'occaasione ha rilasciato una serie di interessanti dichiarazioni.

 

 

 Avvocato Bana, l'Anuu è oggi  un'associazione radicata sul territorio e sempre meglio organizzata nel promuovere la scientificità della caccia, grazie anche alla sua esperienza nella Face. Meriti che il mondo venatorio le ha riconosciuto, come si è visto dalle dichiarazioni di stima di questi giorni. Come lascia la Presidenza?

 
La testimonianza che ho ricevuto al termine della 52° Assemblea nazionale dell'Annu Migratoristi, che mi ha visto alla sua presidenza dal 1978, e ancora da prima nella sua attività organizzativa da quando fu costituita nel lontano 1958, mi obbliga non solo a ringraziare i tanti soci che hanno consentito di farla crescere ed affermare per serietà e concretezza operativa nei vari settori venatori, ma soprattutto a ringraziare quanti hanno voluto partecipare con me a questa avvincente avventura a difesa delle tradizioni e costumanze della cultura del Mediterraneo, berceu di una storia che viene da molto lontano.
 
Dopo 32 anni, ha deciso di non ripresentarsi. Perchè?
 
La scelta è stata meditata e il passaggio ai giovani è stato da tempo preparato per cui è opportuno consegnare questo testimone nelle mani del nuovo Presidente, Marco Castellani, ai vertici del mondo agricolo lombardo in Coldiretti, profondo conoscitore delle problematiche venatorie che attengono alla ruralità. E così Massimo Marracci, ricorfermato al vertice del Comitato Esecutivo, e di altri ancora nel nuovo organigramma associativo in un momento dove la caccia si baserà sempre più su un prelievo sostenibile legato alla ricerca scientifica di cui l'Anuu Migratoristi è stata dalla sua costituzione nel 1958 l'elemento propulsore in Europa.
 
Puntare sui giovani è dunque la politica di Anuu?
 
Lascio un'associazione che punta tranquillamente al ricambio generazionale con giovani che possono essere l'espressione di una nuova classe dirigente aperta a colloqui concreti con la società civile in cui operiamo. Giovani che abbiamo preparato in tutti questi anni, con la certezza di averli con noi nell'interesse delle cacce tradizionali italiane nel contesto più ampio del Bacino del Mediterraneo che deve essere parte integrante dell'Europa  e non farsi emarginare dalla medesima.
 
Quali sono i suoi prossimi impegni da Presidente Onorario?
 
Seguirò ancora le vicende internazionali che mi vedono impegnato nelle varie organizzazioni in rappresentanza del nostro Paese e dei nostri cacciatori nonché dei settori collaterali di una economia che affonda le sue radici in una significativa realtà ancora pulsante per i nostri variegati interessi.
 

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