Il Mondiale di caccia pratica in Grecia raccontato dai protagonisti: Pardini e Baloci


mercoledì 28 ottobre 2009
    
I mondiali di Serres, in Grecia, hanno portato a preziosi risultati aggiungendo prestigio alla caccia e alla cinofilia nostrana a livello globale. I successi della squadra italiana (rinnovata nella divisa da BigHunter) sono arrivati in modo senza dubbio eclatante dalla categoria inglesi che l'Italia ha dominato in entrambe le giornate di prove, grazie soprattutto alle straordinarie prestazioni del pointer Anter di Paolo Pardini (1° Eccellente della giornata, molto buono nella seconda) e dei setter inglesi Sirio (Cacit nella prima giornata) e Ghibli (1° Eccellente nella seconda), condotti rispettivamente da Stefano Conti e da Fabrizio Baloci.

Le ottime prestazioni degli inglesi hanno determinato la vittoria finale dell'Italia anche nei singoli con Anter, nuovo campione del mondo di caccia pratica per la categoria inglesi, secondo titolo mondiale per Sirio di Conti e Ghibli di Baloci, classificato invece quarto per pochi punti. Cominciamo proprio da questi campioni per raccontarvi qualcosa di più della squadra italiana.
 

Fabrizio Baloci, classe 1968, al suo primo campionato del mondo, ci confessa la sua immensa soddisfazione per un'annata meravigliosa culminata nella vittoria del titolo mondiale. Ha infatti partecipato al successo della squadra umbra ai campionati Italiani Fidasc (con Ghibli e Ruben), a quella del campionato Europeo Fidasc su beccacce e si è classificato secondo insieme a Ruben al Trofeo Draminiani su beccacce. “Per me già far parte della squadra italiana era una vittoria”, dice, poi raccontandoci l'esperienza greca: “ho gareggiato nell'ultimo turno, quello di domenica, la tensione era forte perchè i francesi avevano fatto buone prove ed erano avanti di due punti, Ghibli non ha sbagliato nulla portando alla vittoria me e tutta la squadra italiana”.

Baloci alleva setter e da pochi mesi l'Enci ha riconosciuto il suo affisso: Dell'Alta Valle del Tevere. “Allevo poche cucciolate mirate, non lo faccio di professione”. Ci spiega.
Ora arrivano le gare su beccacce: il 17 e il 18 sarà occupato ad Imperia per le qualifiche al Campionato Italiano e dal 27 al 29 novembre parteciperà alle gare di Salerno per la qualifica al Campionato Europeo.

Non certo nuovo all'esperienza del mondiale è invece Paolo Pardini, gi�campione del mondo insieme al magnifico Anter nel 2005 in Danimarca (più il titolo a squadre), ma anche terzo nell'individuale nel 2006 in Italia e secondo nella classifica a squadre in Croazia nel 2008.

Anter nell'acqua“In Grecia c'è stata la ripetizione straordinaria dei successi e delle emozioni vissute in Danimarca:  sentivo che questo cane poteva vincere il titolo, Anter era in ottima forma e c'erano tanti segnali che mi facevano ben sperare”. La soddisfazione per l'Italia è stata grande anche per il titolo di vicecampione di Conti, che ha determinato, insieme al titolo a squadre, una indiscussa “supremazia italiana”.  “Al mondiale di quest'anno hanno partecipato quasi 20 nazioni ed il livello era molto alto”, fa notare Pardini che sottolinea la bellissima esperienza vissuta in Grecia “c'era un assortimento di selvaggina notevole, tantissime starne e tanti fagiani”.

Una nota di merito va ad Anter: “è uno dei cani più prestigiosi al mondo – conferma Pardini – oltre ad essere forse l'unico ad aver vinto due titoli mondiali, ha vinto tantissimo in ogni campo. E' stato campione assoluto di razza (pointer) nel 2007 e 2008 sia italiano che internazionale, è campione di bellezza e di lavoro, insomma impossibile da ripetere ed è una grande fortuna per me averlo avuto”.
 
Anter ha sette anni, è il momento della pensione? “La mia intenzione era quella di ritirarlo – dice Pardini -, ma è ancora in forma smagliante e si diverte talmente tanto che è un peccato, vedremo”. Pardini, che alleva pointer Della Steccaia insieme ad Attilio Pasquali proprietario dell'affisso, ha in serbo altri campioni pronti a tentare di eguagliare le imprese di Anter. Staremo a vedere.

 

I Campioni italiani (categoria inglesi) durante l'inno nazionale alla premiazione

(Da sinistra Paolo Pardini, Stefano Conti, Fabrizio Baloci e Stefano Pianigiani)


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