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Pucciniana

Lettere di Puccini al cognato


lunedì 26 gennaio 2009
    

Giacomo Puccini al cognatoPUCCINI AL COGNATO RAFFAELLO FRANCESCHINI - Pescia
Amburgo, 3 ottobre 1893

Caro Raffaello,
preparati per le paglie: al mio ritorno da Roma che sarà verso il 12 novembre, andiamo. Ho scritto al Ginori, ringraziando. Da Roma poi gli telegraferò che mi conceda un giorno di caccia con te. Porta tante cartucce N. 3 e 4. Passa dal Landi dove ho ordinato 100 cartucce per me.

Saluta Ramelde e 21 centesirni. Tuo aff. G. Puccini.

Note: A Roma, dov'era atteso per la «Manon » al Teatro Nazionale. Il Ginori è il marchese Ginori Lisci, affittuario del Lago di Massaciuccoli, per ringraziarlo del permesso concessogli di andare a caccia nella sua tenuta.

 

PUCCINI AL COGNATO RAFFAELLO FRANCESCHINI - Lucca
Milano, [primi novembre 1893]

Caro Vino,
 arriverò giovedì verso le 2 alla stazione di Pisa. Trovatici, si va da Nitteti e poi la sera siamo a Torre del Lago per cacciare il venerdì. Alla sera di venerdì, alle 10 circa parto per Milano: questo è il mio irremovibile programma. Solo dispiacemi non poter venire a salutare Ramelde. Lo farò in altro momento, tanto devo ripassare per recarmi a Napoli in dicernbre o gennaio. Siamo intesi. Prepara cartucce. lo vado a telegrafare a Ginori. Bacio 21 centesimi e Ramaiolo.

Note: A Milano ví si recherà verso il 10 gennaio per la prima locale della «Manon Lescaut» al Teatro San Carlo.

PUCCINI AL COGNATO RAFFAELLO FRANCESCHINI – Pescia
Torre del Lago, 14 ottobre 1897

Caro Raffaello,
torno adesso dalle stampe: 4 folaghe. 2 fischioni e 1 moriglione. Tutti gridano che ho culo! È la rabbia che li fa parlare. Se tu non vieni presto, la pecorina muore. Il Tonio non ci ha pazienza.
Scrivimi. Saluta Ramaiolo e 21 centesimi tuo aff. G. Puccini.

 

PUCCINI AL COGNATO RAFFAELLO FRANCESCHINI – Pescia

Torre del Lago, 26 marzo 1906

Caro Raffaello,
 come va il cavallino? Ricordati che deve esser venduto e bene. Cerca e non buttarti sull'imbraca. Io fra pochi giorni andrò e Milano, qui piove, è freddo e non c'è punta caccia. Che ci faccio? Deve venir Tonio in vacanza. Salutami Ramelde e le bimbe. Tuo G. Puccini.

Testi tratti da:
Puccini com'era
A cura di Arnaldo Marchetti
Milano, Curci, 1973

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