“I
funghi ed i tartufi non si trovano ma in compenso si iniziano già a raccogliere
le prime castagne per effetto del caldo torrido e della scarsa pioggia di fine estate che ha fatto impazzire la natura“. A dirlo è in queste ore la
Coldiretti a commento degli effetti di un'estate anomala sulla produzione agricola nostrana.
Ma su questo fronte nulla è perduto: per la qualità dell'olio (storni permettendo) si gioca tutto nelle prossime settimane e anche per le castagne, nonostante la prematura maturazione, ci sono, secondo la Coldiretti, tutte le premesse di una buona qualità. Non male per l'economia nostrana, visto che l'Italia è leader in Europa nella produzione di questi frutti autunnali e al terzo posto nel mondo dopo la Cina e la Corea con oltre 34 mila imprese agricole impegnate ogni anno nella raccolta.
Non va certo bene invece sul fronte fughi e tartufi a causa delle piogge troppo violente degli ultimi giorni. Per la loro proliferazione, ricorda Coldiretti, ci vogliono terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco“. Si stima, prosegue la Coldiretti, “che, in annate normali, i quasi 10 milioni di ettari di bosco che coprono un terzo dell’Italia possano offrire una produzione di circa 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialita’ note agli appassionati“.
Tutto cio’, aggiunge la Coldiretti, “anche se la stagione per il pregiato tartufo bianco di Alba è già iniziata il 15 settembre e i 1.200 cercatori interessati confidano nel mese di ottobre“. E’ confermata, secondo Coldiretti, “anche quest’anno la tradizione popolare che vuole ‘uva bella e buon vino e pochi funghi’. La vendemmia – conclude la Coldiretti – si prevede infatti di qualita’ ma per effetto dell’andamento meteorologico l’Italia quest’anno perdera’ il primato mondiale nella produzione di vino con un raccolto al minimo storico di 42 milioni di ettolitri, oltre il 10 per cento in meno rispetto allo scorso anno“.
(22/09/2011)
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