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Coldiretti: con la diffusione del lupo a rischio le tradizioni dei pastori


martedì 7 giugno 2011
    
Lupi in aumento In Italia in un anno i lupi hanno attaccato e ucciso almeno 2500 pecore. E' la stima recentemente diffusa da Coldiretti, secondo cui i danni causati dagli animali selvatici (lupi ma anche e soprattutto cinghiali) mettono a rischio la presenza e il lavoro degli agricoltori in molte aree del paese.  Ai capi persi si aggiungono i danni collaterali agli esemplari sopravvissuti, che per il forte stress subito molto spesso riducono la produzione di latte o non riescono a portare a termine le gravidanze.

Il lupo oggi è presente sul territorio italiano in un migliaio di esemplari circa, distribuiti a macchia di leopardo in molte zone in cui non era presente da circa un secolo. Il rischio, fanno sapere da Coldiretti che chiede un lavoro più incisivo sulla prevenzione e aiuti agli allevatori per opere di protezione degli allevamenti (compresi sistemi di allarme fotografici e costruzione di recinti sicuri per la notte), è anche per il tradizionale trasferimento degli animali in alpeggio, che oltre ad essere una risorsa fondamentale per l’economia montana, rappresenta anche un modo per valorizzare il territorio e le tradizioni culturali che lo caratterizzano.
 
Coldiretti chiede anche che sia rivisto il sistema di accertamento e risarcimento dei danni, affinchè siano coperti anche quelli causati da cani inselvatichiti e i danni indiretti sulla produzione. Gli agricoltori propongono anche la costituzione di ronde volontarie per sorvegliare le greggi e un maggior impegno nella lotta contro il randagismo.

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4 commenti finora...

Re:Coldiretti: con la diffusione del lupo a rischio le tradizioni dei pastori

So x certo che anche i lupi lamentano l' eccessiva diffusione dei pastori.

da Giovanni59 07/06/2011 14.33

Re:Coldiretti: con la diffusione del lupo a rischio le tradizioni dei pastori

Caro saluti le reimmissioni di lupi sono solo un parto della fantasia di molte persone che si diffonde nei bar e nelle piazze. Il lupo non è mai del tutto sparito in certe zone dell'appennino e in questi anni, grazie a una crescente fonte di cibo offerta dagli ungulati selvatici (e domestici) in forte espansione, ha conosciuto un incremento numerico e, essendo un predatore, anche del proprio areale tornando anche in zone dove da tanto non se ne sentiva parlare. Il problema, come giustamente Coldiretti fa notare,è che le amministrazioni non pongono il giusto interesse per affrontare il problema lasciando gli allevatori a se stessi. Come se non avessero già abbastanza problemi. Gli attacchi del lupo, come riportato su un volumetto edito dalla provincia di Firenze e Duccio Berzi, possono essere prevenuti con il giusto sforzo economico e, quando comunque il danno avviene, il risarcimento deve essere il più possibile esaudiente. Al momento però sembra che alcuni amministratori vogliano lasciare il problema campato in aria tirando fuori argomentazioni imbarazzanti come quelle sentite a Grosseto tanto per fare populismo mentre gli allevatori ci rimettono sempre più denaro!

da davide 07/06/2011 14.14

Re:Coldiretti: con la diffusione del lupo a rischio le tradizioni dei pastori

qui in molise e' pieno,girano a pochi km dalla citta'

da lupolucio molisano 07/06/2011 11.39

Re:Coldiretti: con la diffusione del lupo a rischio le tradizioni dei pastori

io sono favorevole alla reimmissione del lupo si ma all'interno di montecitorio, quando e pieno,mi raccomando chiudete le porte ,e non fateli mangiare almeno un 15gg prima della reimmissione

da saluti 07/06/2011 10.46