Da questo mese frutta e verdura potranno contenere livelli massimi di pesticidi ancora più alti di quelli permessi fino ad ora. É quanto deciso dal parlamento europeo, che ha proceduto a uniformare i limiti massimi di pesticidi nei prodotti in ambito comunitario. Un provvedimento che non ci fa molto piacere e che sembri andare in controtendenza rispetto alla domanda che sempre di più predilige i prodotti biologici a scapito della grande commercializzazione, accusata implicitamente di non avere troppe attenzioni per la salute dei consumatori. Contro il provvedimento si sono già scagliate alcune associazioni come il Pesticide Action Network e Legambiente che hanno già presentato ricorso alla Corte di Giustizia Europea. È di questi giorni la pubblicazione di uno studio di Greenpeace e dell'associazione austriaca Global 2000 che mette in relazione la contaminazione autorizzata per legge di alcuna frutta e verdura e l'insorgere di disturbi cronici e danni permanenti per la salute.
(ecoblog)