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Ispra: aumentano le specie a rischio


venerdì 16 aprile 2010
    
 L'Italia perde biodiversit�a ritmi senza precedenti. A sostenerlo è l'istituto nazionale per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra), che, in occasione della presentazione annuale dei dati ambientali, lancia l'allarme sull'aumento delle specie a rischio nel nostro paese.

Secondo la pubblicazione, curata insieme con le agenzie regionali, sono ''pressoche' dimezzate, in 25 anni, 33 varieta' di uccelli tipiche degli ambienti agricoli. Tra queste, l'allodola, il balestruccio, la rondine. Insomma addirittura il 23 per cento degli uccelli e il 15 per cento dei mammiferi, secondo l'Ispra rischiano di scomparire nel nostro paese. In tutto la percentuale di specie vertebrate minacciate oscilla in media tra il 47,5 per cento e il 68,4 per cento.

I più a rischio sono però i pesci d'acqua dolce, i rettili e gli anfibi che mostrano in assoluto la situazione più critica, il livello di rischio per loro arriva al 66 per cento. La situazione non è rosea nemmeno per i vegetali: il 15 per cento delle piante superiori e il 40 per cento delle piante inferiori sono in pericolo, così come 772 specie di muschi e licheni e 1.020 piante vascolari.

Secondo l'Ispra sono proprio le attività umane a determinare questo stato di cose: in primis la trasformazione degli habitat (che minaccia – dicono i ricercatori – il 50,5 per cento delle specie animali vertebrate), poi ci sono il bracconaggio e la pesca illegale.
 
I dati contenuti nell'annuario, come ha rilevato il commissario dell'Ispra, prefetto Vincenzo Grimaldi, sarà un supporto basilare per gli organismi preposti ad analisi e valutazioni ambientali e rappresenta il documento di riferimento delle statistiche ambientali nazionali', nonchè ''uno strumento utile sia al decisore politico che al cittadino comune''.

Da segnalare la crescita del 'verde': il patrimonio forestale nazionale stimato in circa 5.500 ettari all'anno (le Zone di protezione speciale sono 597, pari al 14,5% del territorio). Anche citta' nei capoluoghi di provincia aumenta la densita' media di verde urbano, passata dal 7,8% del 2000 all'8,3% del 2008 (disponibilita' pro-capite media da 88,40 mq a 93,60)

(Ansa)

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29 commenti finora...

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Salve sono un cacciatore dalla Sicilia, vorrei spiegato dai signori abientalisti o da tutti coloro che chiamano noi cacciatori assassini una cosa:Perchè nel parco dell'ETNA dopo 25anni in assenza di Cacciatori non si vede più nemmeno l'ombra del coniglio selvatico e in quelle pochissime aree adibite ancora all'attività venatoria il coniglio ancora e presente?Non pensate che il cacciatore svolge una selezzione della selvaggina? E per ultimo non siamo noi gli assassini ma tutti coloro che oggi stanno inquinando il nostro pianeta solo per una cosa....soldi e potere...

da tatanka.. 25/04/2010 16.07

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

A rischio veramente nell'ex giardino dell'Europa,l'Italia,è soprattutto l'ambiente. Gli ulivi lussureggianti di una volta svettano in tappeti di color giallo e rosso per il potere distruttivo dei veleni. E così il tordo dall'alto zirla e lascia la nostra terra. Nei campi di grano le ristoppie sono eliminate anzitempo dagli erbicidi che distruggono anche le larve della terra. E volete che debbano fermarsi le allodole? La stessa sorte tocca agli altri migratori.E' il potere politico-economico che tutto impone e trasforma in nome del dio denaro, nel contesto aberrante di una logica che vuole i ricchi sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri. Il problema amletico non è più " Essere o non Essere" ma " Avere o non Avere: ed è il dramma. Salvare l'ambiente : ecco il vero imperativo! Ma gli ambientalisti dove sono? A me la caccia ha dato umiltà e saggezza. Allora attenti!La vera specie in pericolo è l'Uomo. Potrebbe scomparire punito dalla stessa Natura che più non ha voluto rispettare.

da dall'Amante della natura. 19/04/2010 17.57

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Speriamo che dopo questi dati qualcuno si ricreda. Mi sembra chiaro che: 1) i cacciatori diminuiscono 2)parchi e strade aumentano 3) il verde in generale( non quello protetto ) sta scomparendo 4) le specie diminuiscono ecc.ecc. MA LA COLPA E' SEMPRE DEI CACCIATORI. Prestigiacomo che ne dice?

da claudio di anzio 19/04/2010 8.14

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

a firenze questi dementi anno buttato montagne di cornacchie e gazze x via dei piccioni, ora ci troviamo con le gazze in collina che mangiano tutte le speci possibili e immaginabili. come sempre grazie alla competenza dei su'detti signori.

da caccia leo 18/04/2010 21.31

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Concordo pienamente con BRED67:dalla padella alla brace,il tutto grazie agli incompetenti che gestiscono le ass.venatorie. Ma come si fa a lasciarla vinta alla Brambilla sull'inizio anticipato all'ultima settimana di Agosto,per motivi legati al turismo,come si fa??? Questa era l'unica cosa che dovevano portare a casa,invece cosa hanno ottenuto:all'incirca dieci giornate a fabbraio,a cosa poi,se l'ispra già sta iniziando 5 mesi prima a darci contro?

da Marco 18/04/2010 11.15

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

FINO A QUALCHE MESE FA,QUESTI DELL'ISPRA DOVE ERANO? SE SUL CALENDARIO VENATORIO UCCELLI COME I STORNI , NON FACEVANO PARTE DI SPECIE CACCIABILI,CHE NEL CIELO SI VEDEVANO A MIGLIAIA FIGURARCI ADESSO,CHE COSTORO DEVONO DIRCI COSA CACCIARE,SIAMO FINITI DALLA PADELLA NELLA BRACE!! COSA NE PENSATE.

da BRED67 17/04/2010 23.02

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Ispra, ne vedremo delle belle, l'allodola farà la fine dello storno, e noi degli allocchi.

da vdm 17/04/2010 19.54

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

COME DIREBBE QUALCUNO SIAMO ALLA SETA OVVERO AL COGNACCHINO.

da NAPPA 17/04/2010 13.37

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Ho visto due cornacchie grigie che assalivano una nidiata di tortore, l'anno divorata in pochi minuti. Ho notato che da quando sono aumentate queste specie, sono diminuiti anche i nidi di tortore e upupa. Questi divorano tutto, per non parlare poi dell'agricoltura.

da Gimessin 17/04/2010 11.05

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

ma aumentano i nocivi corvi gazze ghiandaie storni quelli si dovrebbero cacciare tutto l ,anno

da gian luca 17/04/2010 10.40

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

le migliaia di corvi cazze e quarda buoi, quando hanno fame devono andare al supermercato? o mangiano chiociole, invertebrati, rettili e anfibi, con pesticidi frese e chi più ne ha più ne metta chisà perche queste specie sono in declino

da toscano 16/04/2010 22.50

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

ELIMINARE PESTICIDI,METTERE I DEPURATORI,CONTROLLARE IN MANIERA PIU' SEVERA,METTERE IN GALERA CHI INQUINA. INTERVENIRE A LIVELLO EUROPEO CONTROLLANDO LA CACCIA NEI PAESI DELL'EST DOVE AVVIENE IN MANIERA ESAGERATA E SMISURATA.E' FACILE PRENDERSELA SEMPRE CON I CACCIATORI,GLI AMBIENTALISTI METTONO SEMPRE LO STESSO DISCO ROTTO.SE VOLETE ESSERE PIU' CREDIBILI CAMBIATE MUSICA .

da LUCK 16/04/2010 20.57

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Parere scientifico..... e vincolante.

da Fromboliere 16/04/2010 20.34

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

basterebbe che le regioni ribaltassero le conclusioni di questi nullafacenti e si troverebbero nel giusto perchè le stime fatte a tavolino con aggiustamenti verdastri portano alla distruzione dell'ambiente e degli animali per inerzia.Infattia parte ridurre la caccia, poi nessuno fa niente, gli ambientalisti però chiedono soldi per la salvaguardia delle specie a rischio per esempio qualcuno mi fa capire come salvano le foche con i soldi? gli comprano i panini o vanno loro a mangiarle nei migliori ristoranti Canadesi?

da ezio da Mathi 16/04/2010 18.54

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

visto che siete tanto influenti,invece di far costruire centrali nucleari,sventrare montagne per l'alta velocità,fate coltivare i campi....

da max1964 16/04/2010 18.47

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

E gia infatti i bracconieri scelgono le rondini come loro preda preferita.Ma che buffoni.

da claudio a 16/04/2010 18.30

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Per fare dei censimenti e conseguenti statistiche serie, prima si devono individuare le zone adatte (abitat) per un determinato tipo di volatile e poi, con appostamenti continui si studiano i passaggi e la conseguente migrazione. Se ad esempio, in una vasta zona dove prima i bufali pascolavano liberamente, con acquitrini paludosi, vegetazione selvatica, fango ed altro, erano frequentati da pavoncelle, beccaccini, pivieri e alzavole; oggi eleminando il pascolo e seminando solo mais, in quella zona non ci trovi niente. Può essere magari l'abitat ideale per le allodole quando si ara la terra e si semina. Altra cosa determinante è il clima, 15 anni fà a Novembre, la mattina c'erano le gelate, ora ci si va in cannottiera. Se poi si mettono dal balcone del centro direzionale, oltre ai loro uccelli non possono vere altro.

da Gimessin 16/04/2010 18.16

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Springer quelli dell'ISPRA non vengono votati dai cacciatori come tu dici,rispondendo a Daniele,ma forse sei talmente pieno di astio nei confronti di questo governo che neanche ci dormi.Se poi è come dici tu ,pensa un po se avessimo votato gli "altri"

da ilgermano56 16/04/2010 17.41

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Come volevasi dimostrare,l ispra inizia a mettere le mani avanti,dicendo che molte specie sono a rischio,figuriamoci prima della prossima apertura cosa potranno mai dire,al peggio non c e mai limite.

da Enrico-mi 16/04/2010 17.23

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

A questo punto le AA.VV. e tutte le sigle che 2tutelano" la Ns. categoria dovrebbero rendere pubblica la paralisi organizzativa, tecnica e scientifica dell'Ispra. E' almeno un decennio che la stessa, ex INFS, non conduce uno studio scientifico su migrazione, quantità e qualità delle specie venatorie. Non ha dati scientifici, attuali degli ultimi 30 anni, sulle rotte e sui tempi di migrazione svernante e pre-nuziale. Come possono, quindi, dare un parere?. E' necessario che tali considerazioni siano rese di dominio pubblico, altrimenti, siamo "fritti", per i prossimi anni. saluti. P.S. Basta vedere le pubblicazioni dell'istituto che, per mancanza di personale e finanziamenti, sono praticamente nulla.

da Attilio Ariano 16/04/2010 15.22

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Aggiungeteci anche la specie CACCIATORI

da nino ag. 16/04/2010 15.15

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

DANIELE MI HAI TOLTO LE PAROLE DI BOCCA......PREPARIAMOCI AL PEGGIO......

da max1964 16/04/2010 15.11

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

l'unica cosa che mi dispiace e che non sono loro la specie a rischio!!!

da gianni 16/04/2010 14.19

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Concordo in pieno con te Daniele.....ma come ho più volte detto.....li hanno votati tantissimi cacciatori!!!!!

da SPRINGER TOSCANO 16/04/2010 14.10

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Come volevasi dimostrare...........neanche e' stato votato l'art.43.......che subito l'ISPRA mette le mani avanti su diverse specie di uccelli a rischio, non solo, ma mette come una causa della diminuzione drestica, il BRACCONAGGIO.........traete voi le somme.....Vergogna, Vergogna e Vergogna.....Siamo in balia del nulla.....gente incompetente e nangia soldi a tradimento......

da Daniele da Lecce 16/04/2010 13.59

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

per forza fanno strage nei Paesi est Europa! vadino lì quelli dell'Ispra per vedere cosa sanno fare!

da calibro 20 16/04/2010 13.40

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

XFRANCI SONO DACCORDO ,DIVERSI ABITAT STANNO SCOMPARENDO UN PO ALLA VOLTA , VEDI COSTRUZZIONI ABUSIVE, ISTALLAZIONE DI INDUSTRIE ,SERRE,E ALTRO , I TERRITORI DIMINUISCONO ED UCCELLI COME L'ALLODOLA SI SPOSTA SEMPRE VERSO I PAESI( BASSI) E CAMBIONO ROTTA PIU FRECUENTEMENTE,CARI VERDOGNOLI INGIALLITI , CAPITO !!!!!!!!!!!!

da BRED67 16/04/2010 12.52

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Dove sono più i prati sfalciati in montagna ? quei pochi rimasti sono pieni di felci o rovi,oppure sono diventati boschi.Dove è rimasto il pascolo brado ? Tutti fanno grandi proclami a favore delle praterie di montagna,ma se ti azzardi a tagliare uno spino sei passibile penalmente.Se poi vuoi riportare a prato una superfice divenuta bosco,devi pagare 6000€ ad ettaro di tassa.E dove dovrebbero stare le essenze e la fauna dei prati,nei boschi ?Si favoriscano le attività di ripristino,non si ostacolino con vessazioni di tutti i tipi. L'ultima volta che ho visto la camomilla selvatica sarà stato 40 anni fa.Ma esiste ancora ?

da vico 16/04/2010 12.29

Re:Ispra: aumentano le specie a rischio

Ci auguriamo che si capisca l'importanza del verde, anche per gli uccelli. La coltura intensiva di mais e soia ha di fatto creato la desertificazione dei nostri campi, e questo comporta naturalmente, il venir meno di alcune specie, specialmente di uccelli, che non trovano più l'habitat per nidificare, posar le zampe o nutrirsi. SPERIAMO BENE.

da gelso 40 16/04/2010 10.47