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Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare


mercoledì 10 febbraio 2010
    
Rimane ancora alto l'allarme ungulati nella provincia di Firenze. Cinghiali e caprioli, vera croce e delizia di questi territori ad altissima vocazione rurale e turistica, dove la difesa delle coltivazioni diventa un fatto cruciale per l'economia , soprattutto per prodotti rinomatissimi come il vino del Chianti.
Già molto si è fatto, ma il percorso per un equilibrio sulla gestione degli ungulati deve fare degli altri passi in avanti.
 
La Provincia di Firenze – dichiara la Vice Presidente provinciale con delega alle infrastrutture e alla Caccia e Pesca Laura Cantini– sta già utilizzando tutti gli strumenti che la legislazione vigente consente per limitare i danni causati dal sovrannumero degli ungulati, siano essi cinghiali o caprioli, nei nostri territori. Si può dire che per quanto riguarda i cinghiali i provvedimenti presi, più il lavoro svolto nei territori dai cacciatori, sta riportando le popolazioni sotto i limiti di guardia. Per i caprioli, invece, abbiamo trovato maggiori ostacoli nell’attuale legislazione, che però sono in via di superamento con l’approvazione della nuova Legge Regionale sulla caccia perché da più poteri alle Province per intervenire quando le popolazioni di ungulati sono in soprannumero e soprattutto creano danni all’agricoltura”.

La caccia non riesce più a supplire all'esubero della fauna, come commenta l'assessore alle attività produttive “La situazione attuale – commenta l’assessore alle Attività Produttive - non è quella di una volta quando la presenza dei cinghiali autoctoni era limitata e tenuta sotto controllo dalla caccia. In passato i cinghiali erano di piccola stazza e poco prolifici; oggi, con l’introduzione di ungulati provenienti dall’Europa dell’est, non solo è aumentato il numero degli esemplari, estranei al nostro territorio, ma anche i danni alle aziende. Lo stesso si può dire per i caprioli che non facevano parte dell’ecosistema delle aree del Chianti. Le loro incursioni vanno a deteriorare zone caratterizzate da coltivazioni intensive e quindi facilmente danneggiabili. Il risultato è che l’equilibrio ambientale non è più garantito e che l’invasione degli ungulati può mettere a dura prova le già non facili condizioni economiche nelle quali versano le nostre aziende”.
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8 commenti finora...

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

tutti difendete il capriolo solo perche e carino ma il capriolo fa danni quanto un cinghiale perche gli piacciono i ributti delle viti gli piace sbucciare gli olivi e poi seccano la maniera per contenere il problema secondo me sarebbe aprire la caccia tutta insieme a settembre e decidere un numero o periodo in cui le scuadre di cinghialai posso abbattere anche i caprioli invece di darli alla caccia di selezione che non e altro che bracconaggio autorizato

da il cignale 13/02/2010 17.51

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

Gli agricoltori si lamentano dei danni provocati dai cinghiali. Ebbene si. Hanno ragione. Suluzioni? Chi più ne ha e più ne dica!! Una possibile soluzione potrebbe essre quella di scacciare i cinghiali dalle culture pregiate con mute di cani; per esempio. Invece se ti trovano con cane sciolto, multa e dimolto salata. E' proprio un mondo alla rovescia!

da 46 licenze 12/02/2010 15.29

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

Bravo Mirco hai capito l'antifona pensa che noi cacciatori paghiamo le atc e che i nostri soldi spesso vengono buttati in un recento elettrico di piano prevenzione danni. Sarebbe da non cacciarli più visto che quasi 500 euro all'anno ci vanno via di tasse per la caccia e la regione toscana e le province fanno dei piani faunistici ridicoli e vincolano il paesaggio piu del dovuto(piu del 25% di ist. faunist.) dove gli irsuti abbondano e prolificano ma le altre specie si ripopolano soprattutto con polli di voliera e comprate dal fornitore di fiducia. Aboliamo le province se non funzionano e mandiamo la polizia a vigilare non ad abbattere. A grosseto nel cuore della maremma questa è la realtà .....Pensiamo a chi mandiamo ad amministrarci e pretendiamo dei tecnici non dei politici nel nostro settore!!!!

da verre maremmano 12/02/2010 9.13

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

Se si usa la tsta si possono anche far delle girate a caccia chiusa, il problema è che tante volte non ci sono cacciatori in grado di far queste cose. Si è anche provato il pasturatore elettrico, però anche li è sorto un altro problema, c' è troppa manutenzione e gli agricoltori non hanno il tempo e la voglia di farlo. Resta il fatto che gli agricoltori se ne approfittano un pò troppo dei soldi degli atc.

da Mirco 11/02/2010 17.52

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

Verifichiamo sempre prima la verità e la quantità in termini di euro dei danni....qui secondo me sono in troppi che ci mangiano sopra a questa scusa......poi basta fare l'aspetto e se si spara anche solo un colpo per giorni in quella coltivazione almeno gli stessi ungulati non tornano piu'....

da Alessandro 11/02/2010 10.40

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

Fa bene la provincia di Firenze a preoccuparsi. Gli agricoltori con il terreno ci devono vivere, i cacciatori si divertono, la differenza sta qua... riflettete...

da Beccaccia 10/02/2010 22.08

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

Ciao Mirko consentimi alcuni distinguo......... I danni che fa il Capriolo sono irrisori, a meno che non si tratti di culture pregiate che comunque potrebbero essere facilemte protette con delle recinzioni elettriche (che le proteggono anche dai cinghiali) che secondo me dovrebbero essere passate dagli atc e installate da cacciatori e agricoltori insieme (tutti e due hanno interesse...). Per il capriolo, quindi questo abbinato alla selezione è sufficente!! CINGHIALE...qui il discorso si fa più complicato..... i cinghiali possono davvero fare dei notevoli danni anche a culture non pregiate quindi......questo è come la penso io....in caso di danni.....intervento immediato di cacciatori (sotto controllo di guardie venatori) sul luogo con la tecnica dell' aspetto per prelevare 1 2 o 3 capi scielti nella seguente maniera....femmina con cinghialotti prelevare un cinghialotto (che lla femmina portera presso altri lidi gli altri) assolutamente no alla femmina (che i cinghialotti rimarrano in loco fino...alla morte!!). In caso di verro solitario, che nonsarà stato sicuramente lui a fare danni, niente prelievo!! Assolutamente no a BATTUTE almeno in periodi di caccia chiusa!!! Saluti

da SPRINGER TOSCANO 10/02/2010 14.35

Re:Provincia di Firenze. Sul fronte ungulati c'è ancora molto da fare

TUTTE BALLE. LA VERITA' E' CHE GLI AGRICOLTORI VIVONO DI CONTRIBUTI. E L'UNIONE EUROPEA STA DIMINUENDO QUESTI CONTRIBUTI. ECCO ALLORA L'IDEA: FACCIAMOCI DARE SOLDI CON LA SCUSA DEI DANNI. TUTTE BALLE....

da MIRKO 10/02/2010 13.14