Nel capoluogo piemontese e provincia gli incidenti stradali sono in netta diminuzione. Un solo dato è in controtendenza: quello relativo agli impatti con la fauna selvatica.
Lo si apprende dal rapporto della Provincia relativo agli incidenti stradali nel torinese che in riferimento allo scorso anno dimostra come gli impatti con caprioli, cinghiali, cervi e altri animali hanno raggiunto quota 349, un aumento considerevole se si pensa che solo nel 2007 si sono contati 285 sinistri di questo genere. Se poi si confrontano i dati degli ultimi anni ci si accorge che la progressione è regolare 239 nel 2002, 245 nel 2003, 281 nel 2004, 267 nel 2005, 270 nel 2006.
La principale causa è attribuibile alla proliferazione degli ungulati, caprioli soprattutto (in continuo aumento), ma anche cinghiali (andamento discontinuo) e cervi (in aumento costante). Altri fattori sono da ricercarsi nell'eccessiva urbanizzazione e nella relativa sottrazione di territorio all'ambiente, insieme alla diffusione capillare della rete viaria sul suolo provinciale.
Il rapporto specifica poi anche che la frequenza degli incidenti è più alta nei mesi primaverili, corrispondenti alla ripresa della vegetazione e alla fase territoriale dei maschi, ma ha anche alcuni picchi in autunno, soprattutto per quanto riguarda il cinghiale. C'è chi ipotizza che il fenomeno può essere legato all'attività venatoria, che disturberebbe gli esemplari, aumentando la loro mobilità sul territorio.