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Barack Obama rilancia: taglio del 42 per cento delle immissioni entro il 2030


giovedì 26 novembre 2009
    
Barack Obama taglio delle immissioni 2030La possibilità di discutere su un accordo per il clima alla prossima conferenza dell'Onu a Copenaghen sembravano nulle dopo la reticenza dichiarata di alcuni paesi, Cina in testa. 
 
Ma il presidente Usa Barack Obama, che ha fatto dei temi ambientali un suo punto di forza in campagna elettorale, non demorde e in questi giorni ha dichiarato che proprio a Copenaghen metterà sul tavolo una proposta concreta sul taglio delle emissioni di gas nell'atmosfera: - 42 per cento entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2005).
 
Il rilancio di Obama potrebbe aprire la strada ad un nuovo accordo finalmente incisivo per la salute del pianeta, e verso una vera svolta rispetto al fallimento del protocollo di Kyoto. La proposta si articola in diverse fasi secondo le percentuali di riduzione dei gas con cadenze decennali: 17% entro il 2020, 30% entro il 2025, 42% entro il 2030 e infine un taglio dell’83% entro il 2050.

"È decisivo che il presidente americano partecipi al summit", ha commentato il responsabile dell’Onu per i cambiamenti climatici, Yvo de Boer, spiegando che la comunità internazionale aspettava che fossero gli Stati Uniti a fare il primo passo.

L’agenzia energetica internazionale ha spiegato che il taglio del 17% entro il 2020 è certamente un passo nella giusta direzione, ma da parte dei Paesi più inquinatorì al mondo (Cina e Usa in testa) è necessario fare di più.
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