La sezione provinciale Fidc di Milano ricorda Leonardo Verlicchi, presidente di Federcaccia Ferrara, scomparso da pochi giorni con un commovente ritratto.
“Uomo di una Federazione legata ai valori dell’amicizia, cacciatore autentico, se n’è andato quasi d’improvviso proprio in prossimità del solstizio d’estate quando cessa di respirare il giorno più lungo dell’anno e la notte comincia a riappropriarsi della sua stagione” così scrive Rodolfo Grassi, presidente di Fidc Milano legato da un rapporto d'amicizia oltre che da quelli più formali della federazione.
“Originario delle terre di mezzo fra palude e pianura - continua nel ritratto Grassi - amava la caccia col cane anche se in gioventù aveva praticato tanto da conoscerne il fascino ed averne diradato qualche mistero, la cattura da appostamento. Così sapeva avvilupparti, come in una suggestiva ragnatela intessuta di suoni, con quella sua parlata coinvolgente come sono le parole dette in romagnolo, in tante avventure di caccia: E dalla frase prendeva corpo d’improvviso il beccaccino o si fiondava nel cielo un germano, schizzava la lepre ed il fagiano macchiava di colori l’orizzonte".
"Conosceva la caccia ma ne conosceva ancor più – ed era una delle tante doti- le fatiche della gestione, il fascino di costruire per gli altri, il piacere di portare ancor più in sù il prestigio della Federazione. Una stima che si era guadagnato come socio prima, responsabile poi di un Atc dove caccia programmata significa fatica, impegno, lavoro di pochi per il vantaggio della collettività, presidente provinciale di Ferrara fino all’ultimo suo giorno”.