“I Comuni e le Province devono mettere in pratica la mia legge sul contenimento e l’eradicazione delle nutrie che il Consiglio regionale ha approvato a febbraio 2022. Invece ho ricevuto diverse segnalazioni dal territorio di Comuni che non stanno procedendo in questo senso. Non so se sia mancanza di conoscenza della legge o scarsa reattività, ma desidero ricordare a tutti i primi cittadini che devono attenersi scrupolosamente a quanto disposto, dato che la legge è approvata e operativa.
Ricordo alcuni punti salienti:
I Comuni, le Province e Città Metropolitana si devono attenere alle linee guida indicate dalla Regione. Qualora le province e la Città metropolitana non adempiano all’obbligo di attuare il Programma regionale, l’Assessore competente assegna un termine, non superiore a sessanta giorni. Decorso inutilmente tale termine, la Giunta regionale nomina un commissario ad acta.
Le Province autorizzano all'abbattimento diretto degli animali, avvalendosi di polizia municipale e provinciale, agenti venatori volontari, guardie giurate, operatori della vigilanza idraulica, operatori dei consorzi irrigui e di bonifica, incaricati delle ditte di pest control, cacciatori, proprietari, conduttori ei loro coniugi, parenti e affini entro il quarto grado, coadiuvanti e dipendenti abilitati, in possesso di porto d'armi ad uso venatorio o ad uso sportivo e con copertura assicurativa in corso.
Nel caso di piccole quantità giornaliere le carcasse possono essere sotterrate. Qualora il soggetto che effettua l’abbattimento sia interessato al ritiro della nutria a scopo di valorizzazione della pelliccia o di uso della carne nell’alimentazione animale, è consentito loro di trattenere gli animali. Le nutrie abbattute che, per le condizioni dell’habitat non sia possibile recuperare, possono essere lasciate in loco.
Oltre alla mia legge regionale, c’è il piano di contenimento regionale, che va seguito. E, ultima cosa da sottolineare, è che l’Italia rischia di finire in infrazione per mancata protezione della biodiversità. La Commissione Ue sta infatti adottando misure legali contro 15 Stati, tra i quali l’Italia, perché non hanno messo in campo azioni di prevenzione per la gestione delle specie esotiche invasive.
Sommato tutto questo, è chiaro che i sindaci debbano procedere in fretta e debbano mettere in atto tutto quello che è nei loro compiti, per tutelare la nostra fauna e flora autoctona”
Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.