Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Ricette | Le bottiglie | Ristoranti | Libri | Indirizzi | Archivio Scempi | I Funghi | Tartufi e funghi |
 Cerca

News Natura

Biodiversità: l'Italia meglio di altri, nessuna specie cacciabile è a rischio


venerdì 22 maggio 2009
    

Oggi, 22 maggio, è la giornata mondiale della Biodiversità, da cacciatori e da amanti dell'ambiente non possiamo che accogliere l'invito di riflettere su un argomento così importante. Secondo un rapporto sul tema di Legambiente e Biodiversity International  l'Italia se la cava egregiamente, con le sue 57 mila specie animali e 5.600 vegetali, è infatti tra i paesi più ricchi di biodiversità.

Tra queste 138 sono quelle minacciate (8 per cento vegetali, 92 per cento animali). Se andiamo a spulciare tra questi dati, possiamo apprendere con grande merito della caccia, che nemmeno una di queste specie è oggetto di attenzioni venatorie, né tantomeno si trova in una situazione delicata a causa di eccessive pressioni nel passato. Si parla  di pesci (storione, cernia, razza, bavosa), rettili (tartaruga caretta caretta, tartaruga liuto), tra i mammiferi vengono citati solo foca monaca e muflone, tra gli uccelli il chiurlottello.

L'Unione Europea ha annunciato che entro il 2013 i governi dovranno concentrarsi sul tema dei cambiamenti climatici e del loro impatto sulla biodiversità, temi su cui si parla troppo poco. La colpa è anche della moderna agricoltura e dei moderni sistemi di allevamento che tendono a privilegiare poche specie vendibili sul mercato a danno di tutte le altre che pian piano vengono a scomparire.

Basti pensare che all'inizio del 1800 si conoscevano in Italia ben 8000 frutti diversi ed oggi se ne contano invece non più di 2000. La FAO stima che, ad oggi, il 75% delle varietà delle colture agrarie siano andate perdute e che i tre quarti dell’alimentazione mondiale dipendano da appena 12 specie vegetali e 5 animali. Oltre il 40 per cento della superficie terrestre è destinata ad uso agricolo (di cui una gran parte serve al nutrimento degli animali d'allevamento).

I cacciatori giocano un ruolo fondamentale in quest'ottica perchè contribuiscono a portare avanti una cultura diversa, che è quella del rispetto dell'ambiente e dello sfruttamento delle risorse naturali in modo sostenibile. La caccia, per sua natura, persegue la sostenibilità e la vive ogni giorno, cosa ben diversa dall'attribuire all'ambiente un ruolo marginale e distante dalla vita umana come succede con le riserve naturali, improbabili oasi per il piacere degli occhi e della coscienza, mentre al di fuori tutto si perde.

Leggi tutte le news

3 commenti finora...

Re:Biodiversità: l'Italia meglio di altri, nessuna specie cacciabile è a rischio

chissa'che dice la brambilla berlusconi bocchino gasparri e tutta quella gentaglia che ci ha preso per i fondelli un'altra volta........ bugiardi, e garzie per avermi aperto gli occhi definitivamente me lo ricordero in cabina elettorale.

da gainni 22/05/2009 23.23

Re:Biodiversità: l'Italia meglio di altri, nessuna specie cacciabile è a rischio

Le cose che contano tacciono nel silenzio. Bandieruole vuote e di puro comodo agitano il vento della menzogna di un ambiental-animalismo italiano che ci distingue dal mondo intero. In peggio, naturalmente. E nel mentire così spudoratamente, tanto da non preoccuparsi neppure di essere palesemente smentiti, trovo le nostre colpe d'assenza di comunicazione e non certo i loro falsi meriti risibili. Un saluto. Silvano.

da Silvano B. 22/05/2009 20.04

Re:Biodiversità: l'Italia meglio di altri, nessuna specie cacciabile è a rischio

Mi pare che questa notizia rappresenti la prova indiscutibile che le grandi lamentazioni degli animalisti nostrani (e solo nostrani, si badi bene) hanno esclusivamente un'origine ideologica e non scientifica. Sarebbe quanto mai opportuno che tanti politici disinformati dalla massiccia campagna mediatica abilmente orchestrata in questi ultimi tempi, trovassero nella loro cartella di posta elettronica il documento. Forse riuscirebbero ad avere le idee più chiare.

da Mauro De Biagi 22/05/2009 12.15