Ha fatto discutere molto la chiusura di un tratto dell'autostrada nella giornata di domenica scorsa per diverse ore al fine di catturare cinghiali e caprioli, tra Prato Ovest e Montecatini Terme, richiesta e organizzata dalla Regione Toscana.
Venticinque chilometri di autostrada A11 Firenze-Pisa Nord sono infatti stati completamente bloccati, con tutte le ovvie conseguenze e i disagi sulla viabilità, per consentire la cattura degli ungulati, cresciuti a dismisura nella zona e considerati quindi un pericolo per gli automobilisti che percorrono la tratta.
I caprioli, ha specificato la Regione, sono stati "catturati esclusivamente tramite reti, alla presenza di personale professionista e di medici veterinari senza la presenza di cacciatori. I capi saranno poi liberati in aree montane a divieto di caccia del comprensorio limitrofo". Sperando, concludiamo noi, che non tornino nelle stesse zone in cui sono stati catturati, con tante difficoltà e disagi. In un parere recentissimo inviato alla Regione Liguria, l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha evidenziato che l'abbattimento è l'unica via per eliminare la presenza di cinghiali, evidenziando che se vengono reinseriti in natura, tornano subito nelle stesse zone.