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Fein: quarant'anni di inanellamenti


lunedì 14 maggio 2018
    

"Non sembrano tanti, ma non sono pochi gli anni che sono trascorsi allorquando la Giunta Regionale della Lombardia il 18 luglio 1978 n. 17456 approvava le modalità per il funzionamento degli Osservatori Ornitologici e dei punti di inanellamento lombardi, voluta con forte lungimiranza dall’allora Assessore Ernesto Vercesi e pazientemente preparata dagli Uffici competenti secondo le direttive formulate dall’Istituto nazionale di biologia della selvaggina (ora ISPRA) che aveva considerato positivamente la delibera del 3.11.1977, approvata dal Commissario del Governo del 24 novembre successivo (anche questo rappresenta la storia regionale in cui ogni atto doveva passare dal rappresentante governativo prima di essere attuato!).
 
La Lombardia è stata la Regione che, dapprima, si è resa consapevole dell’importanza degli studi a sostegno del prelievo venatorio e con la sua attività scientifica in diretto rapporto con l’ambiente e con le varie specie ornitiche per una stretta conoscenza della loro biologia. A leggere quella delibera con la puntuale attività svolta negli impianti espressamente autorizzati e validati idonei, alcuni dei quali ancora in attività a quarant’anni da quella data del luglio 1978, si può comprendere come la Regione Lombardia abbia sempre avuto a cuore gli studi in materia anche attraverso i suoi annuali report, curati in modo efficiente e puntuale dall’allora ufficio regionale fino al volume n. XXX-2006 con una sintesi che ha fatto di questo documento un prezioso supporto per ogni attenta ricerca.

Valga per tutti, ricordando osservatori e punti di inanellamento puntualmente indicati nella delibera del 1977 e pubblicati integralmente nel Foglio degli Annunzi legali della provincia di Como del 23 marzo 1978 (e così anche per le altre province interessate), l’attività dell’Osservatorio Ornitologico della FEIN che in data 04/11/2017 ha inanellato il 210.000° uccello (Tordo sassello) superando alla fine dello scorso anno 2017 gli oltre 214.000 esemplari con una storia dettagliatamente annotata nel suo archivio storico, tralasciando quello ancora più lontano e ricco di avvenimenti dal 1859. Questo era quello che la Regione Lombardia ha sempre dato e che ci auguriamo possa nuovamente riproporre, aprendo una nuova storia della sua particolare attenzione anche nei confronti della gente e delle sue tradizioni, consentendo inoltre un’interessante raccolta di tesi universitarie, fonte di studio e di ricerca sempre attuali".

(FEIN Stampa)

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2 commenti finora...

Re:Fein: quarant'anni di inanellamenti

cHE BELLO UN TEMPO.... QUANDO L'ITALIA NON ERA STRACOLMA DI RI CCHIONI NON C'ERA BELLUSCONI NON C'ERANO I COMUNISTI E ANDREOTTI ERA MAFIOSO CONDANNATO.

da Murtacci vostra e dei politici condannati riveriti e rispettati dagli ogani dello stato che ci papp 15/05/2018 20.25

Re:Fein: quarant'anni di inanellamenti

Quelli si erano bei tempi,il roccolo di Arosio era gestito da persone amanti e conoscitori concreti delle varie specie.come migratorista,cacciavi quasi tutta la migratoria, poi sono cominciati i convegni ed i simposi pagati,in accordo con i governi di allora,sono partiti le restrizioni e i divieti,ed in Lombardia,la maggiore associazione venatoria, pensava solo di quanti soldini prendeva dal Coni.

da Fucino Cane 15/05/2018 0.30