Circa
10 milioni di pesci saranno rilasciati nel
lago Taihu, nell'est della
Cina, con lo scopo di
ripulirne le acque dalla presenza di alghe. Il provvedimento - riferisce l'agenzia Misna - è stato preso per evitare di ridurre l'erogazione di acqua ai 2 milioni e 300mila abitanti della vicina
città di Wuxi.
Non è la prima volta che il lago di Taihu - noto per la bellezza scenografica dei suoi 2400 chilometri quadrati di estensione - viene invaso dalle alghe: era già successo nel 2007 e la causa principale del fenomeno, ieri come oggi, è rappresentata dai canali di scolo e dall'inquinamento dovuto all'uomo. Inutile sembra sia stato il recente finanziamento da parte delle autorità locali di depuratori e nuovi canali.
Da tempo le acque di Taihu sono diventate il simbolo degli effetti disastrosi sull'ambiente che sta avendo il rapido processo di industrializzazione del paese. Ora toccherà ai 10 milioni di pesci che saranno riversati nel lago, in particolare carpe verdi e argentate, il compito di provvedere ai disastri umani.
(APCOM)