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News Natura

Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"


martedì 21 marzo 2017
    

Una Onlus La Fondazione UNA Onlus, che riunisce al proprio interno associazioni del mondo ambientalista, venatorio, delle aree protette, scientifico e accademico,  interviene sul tema dell'emergenza cinghiali nella Capitale dopo la tragica morte di un motociclista di 49 anni avvenuta sabato scorso sulla Via Cassia a causa di uno scontro con un ungulato.

"Questo episodio - sostiene Nicola Perrotti, presidente dalla Fondazione - è solo l'ultimo di una serie di fatti che testimoniano l'assoluta necessità di intervenire per evitare danni causati dalle specie selvatiche all'agricoltura e alla sicurezza stradale, che ora si stanno estendendo anche in ambienti insospettabili come quelli urbani. In queste ore il Campidoglio starebbe vagliando l'ipotesi di utilizzare un «immunovaccino», un farmaco che servirebbe alla sterilizzazione dei cinghiali per ridurne la moltiplicazione in città. Secondo noi, invece tale ipotesi potrebbe rivelarsi inefficace, poiché finalizzata alla esclusiva normalizzazione delle future nascite, senza intervenire in alcun modo sulla situazione contingente, caratterizzata da una presenza incontrollata di questa, come di altre specie selvatiche che, avendo perso i loro habitat naturali, si stanno antropizzando. Per affrontare il tema, invece, serve pragmatismo mettendo da parte le argomentazioni preconcette e convergendo verso pratiche condivise che riequilibrino la presenza dei cinghiali sul nostro territorio, come l'abbattimento controllato, laddove necessario, sempre nel rispetto delle prescrizioni della legge, realizzato da personale opportunamente formato. Soprattutto, è necessario mettere in atto nuove politiche in favore della salvaguardia della biodiversità, considerando anche quali sono le cause che portano all'ingresso di animali selvatici nelle aree urbane (spesso dovuto all'incuria e al degrado di molte aree verdi della città).

Ma la base di qualsiasi riflessione deve essere scientifica, per capire la reale entità del fenomeno. "Uno dei nostri progetti - continua Perrotti - realizzato con la collaborazione di Ispra, Legambiente e le associazioni venatorie Federcaccia, Arcicaccia, AnuuMigratoristi è proprio quello di avviare un censimento puntuale delle specie selvatiche, dei cinghiali in particolare,  attraverso una banca dati nazionale. Solo così sarà chiaro come agire e in quale misura".
 

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7 commenti finora...

Re:Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"

........:vero!!! La sterilizzazione nn basta........bisognerà istituire altresì corsi Regionali e Comunali di educazione stradale per cinghiali adulti e striati........nulla di impegnativo, l obbiettivo è insegnargli quando attraversare le strade......pitturandogli le orecchie di viola ad esame superato !!! Semplice no???

da Annibale 22/03/2017 11.56

Re:Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"

Speriamo che qualche presidente di qualche istituzione sproni una legge per proteggere questi animali dal cinghialicidio che,ad oggi,conta migliaia di vittime ogni anno.Occorre inasprire le pene ed una legge ad hoc contro le migliaia di vittime di vere proprie aggressioni quotidiane che di solito avvengono da ottobre a dicembre per mano di "squadristi"!Possibile che proprio nessuno abbia ancora chiesto che se ne occupi il parlamento?

da Pietro 2 21/03/2017 19.23

Re:Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"

Oltre alla sterilizzazione( ma perché solo delle femmine?,così mi sembra un provvedimento sessista) Per evitare il proliferare della specie,si potrebbe anche provare a convincere i cinghiali maschi a rinunciare alle monte e ricorrere massicciamente alla masturbazione.Che ne dite? Come metodo naturale e non cruento potrebbe trovare il consenso degli animalisti?

da Frank 44 21/03/2017 18.03

Re:Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"

Mentre tutti fanno i professori e i competenti( anche quelli che non capiscono un c....) i cinghiali aumentano e i danni pure. Questi non vogliono capire che bisogna intervenire con risoluzione. L'altro giorno la presidente del WWF intervistata su rai uno diceva di creare corridoi ecologici per consentire lo spostamento degli ungulati( quindi altre zone chiuse) e in alcuni casi catturare e spostare i capi in eccesso. Come dire: portiamo i capi da un'altra parte in modo che fra qualche anno il problema si ripresenta anche in altre aree. Mi è piaciuto il fatto del corridoio come dire che se la zona è chiusa alla caccia i capi in eccesso si spostano. La signora forse crede che i selvatici possono capire i corridoi e che comunque la caccia è aperta per 4 mesi all'anno. Poveri noi in mano a chi stiamo!!!!!

da bn1 21/03/2017 17.12

Re:Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"

dovete ancora avviare un censimento,dopo averli contati li riconterete dinuovo,poi avvierete un tavolo tondo o quadrato,ma fatela finita pagliacci,cosa ca..o volete contare se avete gia tante volte dimostrato di non essere in grado di contarvi nemmeno le dita di una mano.

da argo 21/03/2017 15.15

Re:Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"

al programma tagada condotto da tiziana panella parlavano dei cinghiali a roma era presente il presidente del bioparco della capitale che fra le tante cazzate che ha detto vuole mettere delle gabbie per catturare le femmine di cinghiale e sterilizzarle.Non vuole assolutamentesentire parlare di doppiette.Bastava come si dice dalle mie parti guardarlo nella ghigna per capire che persona era.POVERA ITALIA

da PISA55 21/03/2017 14.05

Re:Fondazione Una su emergenza cinghiali a Roma "la sterilizzazione non basta"

Proprio non la si vuole capire di cosa fare. Chi è il responsabile di questa morte ? Qualcuno ce lo vuole spiegare.

da jamesin 21/03/2017 13.03