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Il Parlamento UE chiede divieti per avorio e corni di rinoceronte


venerdì 25 novembre 2016
    

I deputati Ue, durante la seduta di giovedì 24 novembre hanno approvato una risoluzione a sostegno di un divieto comunitario totale e immediato per il commercio di avorio e di corno di rinoceronte e chiedono sanzioni comuni a livello UE contro la il traffico illegale della fauna selvatica.

Il traffico di fauna selvatica ha un valore stimato di 20 miliardi di euro all'anno e recentemente è cresciuto, diventando una delle più grandi e redditizie forme di criminalità organizzata transfrontaliera. La relatrice Catherine Bearder (ALDE, UK) ha dichiarato: "Il traffico di fauna selvatica è la quarta maggiore attività criminale organizzata sul pianeta. E’ davvero giunto il momento di agire seriamente".

"Le sanzioni contro il traffico della fauna selvatica devono essere molto severe per riflettere la gravità di questo reato e devono essere uguali in tutta l'UE", ha aggiunto. La sua relazione illustra la risposta del Parlamento al piano d'azione UE presentato dalla Commissione europea.

I deputati chiedono il divieto totale e immediato a livello europeo del commercio, dell'esportazione o della riesportazione dell'avorio e delle corna di rinoceronte. Esortano, quindi, gli Stati membri a definire gli opportuni livelli di sanzioni per i reati contro le specie selvatiche e invitano la Commissione ad attivarsi per l'adozione di norme comuni relative alla definizione dei reati e delle sanzioni riguardanti il traffico di specie selvatiche.

L'UE dovrebbe inoltre riesaminare il quadro normativo vigente per integrarlo con il divieto di mettere a disposizione, immettere sul mercato, trasportare, acquisire e possedere specie selvatiche ottenute o scambiate illegalmente in Paesi terzi. Poiché la caccia da trofeo ha contribuito a un declino di numerosi specie, i deputati chiedono all’UE di definire un approccio precauzionale all'importazione di trofei di caccia ottenuti da specie protette, ai sensi del regolamento sul commercio di animali selvatici.

Nel documento si osservano i nessi tra i reati contro le specie selvatiche e altre forme di criminalità organizzata, ivi compresi il riciclaggio di denaro e il finanziamento di milizie e gruppi terroristici. Si chiede quindi con insistenza all’UE e ai suoi Stati membri di utilizzare tutti gli strumenti pertinenti, compresa la cooperazione con il settore finanziario, per rilevare tali legami.

La risoluzione è stata approvata con 567 voti in favore, 5 voti contrari e 39 astensioni.
 

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