Altri due lupi abbattuti in Francia. Si tratta di due esemplari adulti maschi, uno cacciato domenica a Canjuers, nella zona del Var e l'altro sabato mattina nel comune dell'Andon nel massiccio dell'Audibergue. Sale così a 29 la quota di lupi abbattuti oltralpe, da sottrarre al numero totale di 36 stabilito da un Decreto ministeriale del 5 luglio 2016 in tutto il territorio francese.
Qualche giorno fa un altro abbattimento, avvenuto sul confine italo francese ha aperto la via delle polemiche nel nostro Paese. L'operazione è avvenuta nel comune di Tenda, sul versante francese della Valle Roja, nell’entroterra di Ventimiglia. Le battute di caccia, vigilate dalle autorità, che indicano ai cacciatori abilitati allo sparo quale è l'esemplare da abbattere in virtù dei danni arrecati al patrimonio zootecnico, sono ovviamente mal digerite dai protezionisti.
Le polemiche però sono anche di segno opposto. Coldiretti chiede misure più efficaci e gli allevatori fanno altrettanto, criticando la scelta politica di continuare a proporre solo misure dissuasive, misure che a quanto pare non fermano gli attacchi. "Non sono la soluzione - dice un allevatore, Claudio Adami, intervistato da La Stampa-. Ci dicono di prendere i pastori maremmani: sono iper aggressivi. Vicino a noi c’è un campeggio. E vogliamo parlare dei recinti elettrificati? Inutili. I tassi e gli animali notturni scavano gallerie apripista. Servono ben altre misure".