Un progetto toscano si è piazzato tra i cinque finalisti del premio delle Nazioni Unite “UNECE Ideas for Change Award”. Si tratta del Jellyfish Barge, una serra galleggiante in grado di sfruttare l'energia solare e produrre alimenti senza consumo di suolo, acqua ed energia chimica. La trovata, che sarà presentata in occasione di Expo 2015 dalla Regione Toscana (in coerenza il tema dell’Expo, Nutrire il pianeta, energia per la Vita), si deve al team guidato dal professor Stefano Mancuso dell’Università di Firenze (Pnat Srl – Dispaa).
I ricercatori sono stati invitati al Palais des Nations di Ginevra dove i delegati di 56 Paesi membri e una giuria di esperti voteranno per il vincitore finale. “Naturalmente – ha dichiarato l'Assessore regionale all'Agricoltura, Gianni Salvadori, la Toscana farà del suo meglio per vincere ma essere fra i 5 finalisti di un premio mondiale è già un bel riconoscimento della capacità di innovazione della nostra Regione.”
Jellyfish Barge è composta di un basamento in legno di circa 70 metri quadrati, che galleggia su fusti di plastica riciclati. Al di sopra viene montata una serra in vetro per le coltivazioni. All’interno – come spiega la scheda tecnica – un sistema di coltivazione idroponica garantisce un risparmio del 70% di acqua rispetto alle colture tradizionali, grazie al riuso dell’acqua. Grazie all’energia solare la serra è anche in grado di produrre acqua pulita (fino a 150 litri al giorno) da acqua salata, salmastra o inquinata. L’energia che fa funzionare Jellyfish è fornita da pannelli fotovoltaici, mini turbine eoliche e un sistema che sfrutta il moto ondoso per produrre elettricità.