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News Natura

In Campania firmato protocollo per la lepre italica


mercoledì 14 gennaio 2015
    

Regione Campania, Ente Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Ispra e Igf (Istituto per la gestione della fauna) firmano un protocollo di intesa  per la conservazione della lepre italica elaborato dal Ministero dell'Ambiente. La specie, considerata endemica dell'Italia Centro Meridionale, ed è stata riconosciuta solo nel 1998 come specie diversa e separata dalla lepre europea; è quindi vulnerabile e a rischio estinzione sia per l'esiguità delle sue popolazioni sia per la riduzione del suo areale.

Per tale motivo, nel 2000, il Ministero dell'Ambiente ha elaborato un Piano nazionale di azione per la conservazione di questa specie che prevede, tra l'altro, accordi tra le pubbliche amministrazioni, il mondo della ricerca e gli operatori della conservazione della natura, affinché possano essere intraprese azioni sinergiche. In Campania, l'unica area in cui è stata individuata la lepre italica si trova all'interno del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.

“Il protocollo, uno dei primi in Italia, arriva dopo diversi anni di approfondimenti scientifici e sancisce non solo l'interesse della Regione nella conservazione di questa specie, ma anche il suo ruolo primario in una delle azioni prioritarie previste dal Piano nazionale, ossia la realizzazione di nuclei di riproduzione in stato controllato finalizzati ad avviare, in futuro, attività di reintroduzione in tutto il territorio regionale”.  Così Daniela Nugnes, assessore all'Agricoltura della Regione Campania.

 “Per contribuire alla tutela della lepre italica, la Regione intende rendere fruibili le proprie aziende forestali regionali, a partire dall'azienda Cerreta Cognole, dove sono in via di realizzazione strutture faunistiche finalizzate alla riproduzione in stato di semi-libertà.  “Si tratta di un atto estremamente importante perché, così come previsto dall'applicazione della direttiva europea habitat, mettiamo in atto importanti azioni nelle politiche di conservazione della natura e della fauna del nostro territorio regionale”, conclude la Nugnes.

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5 commenti finora...

Re:In Campania firmato protocollo per la lepre italica

Lepri ungheresi caro s.g., la lepre italica e' presente in pochi posti in italia, e con le leggi animalare sara' ben difficile riportarla agli splendori passati nel mio terreno ho avuto una produzione del 95 % di pernicisu 10 coppie ma ho fatto cio' che andava fatto!

da dardo 15/01/2015 16.03

Re:In Campania firmato protocollo per la lepre italica

dardo!!! Ma com'è la lepre italica?... Allora vuol dire fino adesso abbiamo cacciato la lepre excominitaria?... Anche questa minestra è stata allungata, ma di molto!...

da s.g. 15/01/2015 13.35

Re:In Campania firmato protocollo per la lepre italica

ministero dell'ambiente avete da ripulire l'impossibile da quelle zone, poi salvate la lepre italica, perchè se non lo sapete politica e camorra hanno portato la campania ad essere invivibile, se si eradica lo stato si strappa le radici alla camorra....

da dardo 15/01/2015 12.47

Re:In Campania firmato protocollo per la lepre italica

Caccia finita a salerno e non per tutti ! Saluti

da Leo 82 14/01/2015 20.49

Re:In Campania firmato protocollo per la lepre italica

NEL CILENTO SPAZIO ALLA LEPRE e FUORI i CACCIATORI di serie B. Sarebbe un bel titolo giornalistico per poi continuare l'articolo. E la continua è : sia benvenuta finalmente la messa in opera della conservazione della lepre Italica che è un bene cacciabile soprattutto dai cacciatori cilentani, compresi quelli delle aree contigue di cui sono venuto a conoscenza tramite amicizia, che ne fanno parecchie di queste lepri, abbuffandosi adesso solo loro perchè possono cacciare senza essere disturbati nella riserva AREE CONTIGUE che gli è stata donata da qualche politico di quelli con la maiuscola. Noi invece Salernitani ATC SA1 che di lepri non ne abbiamo mai viste in questi ultimi tre anni proprio perché siamo stati buttati fuori da queste AREE contigue al parco, avendo per questo poco territorio cacciabile, ma nello stesso tempo paganti tasse uguale ai privilegiati cittadini di serie A del parco e sue AREE limitrofe. Ma a questo vorrei aggiungere tanto per chiarire : a molti cacciatori Campani (se non la maggioranza) la caccia alla lepre non ha mai interessato e per la verità io che caccio da anni non ne ho mai viste ne prese perché è una caccia specialistica e di squadra, che la può fare solo chi è del posto, nel caso specifico i locali cacciatori delle aree contigue, visto che sopra si cita che questa lepre italica vive proprio nel Cilento. Noi cacciatori Salernitani di serie B, ATC SA1, maciniamo chilometri per cercare selvaggina migratoria da penna, tordi, beccacce e quaglie proprietà dello Stato e non delle regioni ne delle province, costretti ad andare nelle vicine regioni che pretendono cifre esorbitanti vedi Basilicata, per mancanza di territorio cacciabile, cose che potremmo fare benissimo e senza disturbare nessuno se ci aprissero di nuovo l’ATC SA2 aree contigue. Caccia finita a Salerno. Cordialità

da jamesin 14/01/2015 19.54