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Tutela biodiversità: definite priorità in Umbria


giovedì 20 giugno 2013
    
La Regione Umbria ha illustrato il quadro delle azioni prioritarie 2014 - 2020 per la tutela della biodiversità, secondo le direttrici della strategia comunitaria sul tema. Lo ha fatto durante un recente convegno con i rappresentanti di numerose Regioni europee e, per la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, Pia Buccella (direzione "Natura, biodiversità e utilizzo del suolo); Marco Cipriani (Unità "Natura") ed Esther Pozo Vera (Unità "Life-Natura").
 
L'Umbria ha illustrato in sintesi la proposta di azioni prioritarie d'intervento per il periodo 2014-2020, divisa in otto sezioni. Il "Paf" dell'Umbria contiene innanzitutto una panoramica descrittiva della Rete Natura regionale, composta da 97 Sic (Siti di importanza comunitaria) e 7 Zps (Zone di protezione speciale) che ricadono nelle regioni biogeografiche Mediterranea (65 Sic e 5 Zps) e Continentale (31 Sic e 3 Zps). Nei siti Natura 2000 sono state rilevate 41 tipologie di habitat di cui 11 prioritarie. Vengono inoltre descritte sinteticamente le principali tipologie di uso del suolo e le categorie di ecosistemi presenti nei siti Natura 2000.

In merito agli obiettivi strategici di conservazione e delle priorità per Natura 2000 in Umbria per il periodo 2014-2020,  vengono individuate le priorità per il periodo (e i risultati attesi) per habitat prioritari e specie, tenendo conto della necessità previste nell'obiettivo 2020 della Strategia europea per la biodiversità e per garantire il buon funzionamento della rete Natura 2000 suddiviso nelle 3 categorie ecosistemiche individuate: Zone umide, Paesaggio agrosilvopastorale appenninico, Paesaggio planiziale. Nella specifica sezione vengono anche individuate le priorità strategiche in relazione agli investimenti nella rete Natura 2000 legate al turismo verde e posti di lavoro, per sostenere la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento e i benefici ecosistemici, per la ricerca, l'istruzione, la formazione, la sensibilizzazione e la promozione della cooperazione nella gestione di Natura 2000. In particolare nelle tre categorie ecosistemiche individuate come prioritarie per l'Umbria, con l'obiettivo di mantenere e migliorare i servizi ecosistemici e di garantire uno sviluppo equilibrato del turismo e dell'occupazione "verde", si prevede di incentivare la gestione sostenibile e la certificazione delle foreste, sviluppare le infrastrutture verdi, individuare le aree agricole ad elevato valore naturale nell'ambito delle quali concentrare gli interventi.

 

"La vera sfida - afferma l'assessore Fernanda Cecchini - consiste non tanto nella migliore applicazione delle norme e nella gestione delle risorse, quanto piuttosto nella passione e nell'impegno che mettiamo nelle azioni a salvaguardia delle caratteristiche peculiari delle nostre terre e delle loro vocazioni, a beneficio delle comunità".

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