Nella sola provincia di Udine nel 2012 si sono contati 224 incidenti su strada provocati da caprioli, cinghiali e animali selvatici, sempre più vicini ai centri abitati; a cui si aggiungono le 130 pratiche avviate per il risarcimento da parte delle imprese agricole. Dati in forte crescita che hanno portato la Provincia a ideare un progetto di gestione integrata che vede la collaborazione di cacciatori e agricoltori.
Il piano prevede “azioni di disturbo” e prelievi. "Abbiamo già avviato gli incontri con cacciatori e agricoltori che devono collaborare - spiegano dalla Provincia - per quanto riguarda i cinghiali si interverrà sulle aree e nei periodi a rischio tenendo conto dello stadio vegetazionale. Basterà “pasturare” ovvero mettere il mangime lontano dalle colture per attrarre gli animali, censirli, limitare il numero delle “matriarche” e impedire così l’eccessiva proliferazione".
Le richieste di risarcimento danno hanno subito un'ulteriore crescita nei primi mesi del 2013, ma le risorse finanziarie scarseggiano. "Dobbiamo attendere la fine dell’anno per verificare l’ammontare delle risorse disponibili e stabilire il riparto", spiega Pietro Ottogalli responsabile dell’Ufficio gestione risorse faunistico venatorie, facendo presente che lo scorso anno la copertura dei danni ha sfiorato solo il 60%.