Un interessante articolo di Repubblica di qualche giorno fa affronta il tema del sovrannumero di alcune specie animali nel nostro Paese. L'analisi è completa ed articolata, a partire dai numeri impressionanti sui cinghiali e sugli altri ungulati (arrivano al milione da soli i cinghiali), fino al conteggio dei danni causati agli allevatori dai lupi (2500 pecore sull'Appennino), e al parallelo con le situazioni analoghe (e forse ben più gravi, esempio caso volpi a Londra) all'estero.
Quello che manca nell'articolo di Fabio Tonacci, probabilmente per non sbilanciare troppo la questione a favore della gestione faunistico – venatoria, sono le conseguenti deduzioni logiche: ovvero, come tenere sotto controllo questa situazione sfuggita di mano? Non si menziona la caccia e nemmeno il controllo faunistico, applicato da nord a sud in tutto lo stivale, e fino a prova contraria, unico modo efficace per rispondere alle emergenze.
A dire il vero qualche via d'uscita viene suggerita. A parlare è lo zoologo Francesco Petretti, dell'Università di Camerino, che taglia corto così: “i cinghiali fanno i cinghiali, le volpi fanno le volpi, non sono peluche, è sbagliato dare loro da mangiare come se fossero cani”. E l'uomo, dice, si deve attrezzare a convivere, come? Per esempio “costruendo recinti in cemento per proteggere le greggi”, o mettendo l'autovelox. Gettate di cemento nei pascoli, una trovata geniale. Lo dica a quelle centinaia di migliaia di agricoltori e allevatori che stanno ancora attendendo i risarcimenti dei danni o i finanziamenti per i cosiddetti mezzi dissuasivi. La situazione più drammatica si ha in Toscana, che i dati del Piano regionale agricolo forestale 2012-2015 collocano prima in Europa per la presenza di ungulati (300 mila esemplari). La cronaca però ci restituisce storie provenienti da ogni angolo d'Italia, e coinvolgono sempre di più zone intensamente popolate: cinghiali nelle strade, addirittura sopra i tetti e nei cimiteri, per non parlare degli incidenti d'auto, che certo non si risolvono solo diminuendo la velocità dei passanti.