Ammontano a 1.339.582 Euro i risarcimenti che la Provincia di Torino ha stanziato per i danni della fauna selvatica agli agricoltori. I danni denunciati, riscontrati e giudicati risarcibili riguardano per il 52% dell’ammontare totale la coltura del mais, per il 31% prati e pascoli, per il 13% frutteti e per la residua parte del 4% colture orticole e vivaistiche. Il più dannoso è stato il cinghiale, responsabile di oltre l’80% degli eventi dannosi segnalati. Seguono i Corvidi (18% circa) ed altre specie.
Per eviare un possibile contenzioso con le aziende, che avrebbe potuto generare maggiori oneri a carico della pubblica amministrazione per interessi e spese legali, la Provincia ha dovuto fare speciali evoluzioni di bilancio. Non essendo stati erogati i previsti trasferimenti provenienti dall’Assessorato Regionale ai Parchi e Aree protette, più volte promessi e mai pervenuti, - dice una nota della Provincia - è stato necessario utilizzare fondi per investimenti inizialmente destinati ad altri scopi ed attualmente bloccati nelle casse dell’Ente per rispettare il Patto di Stabilità. Grazie a tale operazione è possibile erogare quasi integralmente gli indennizzi dei danni accertati, venendo incontro alle giuste richieste di numerose imprese agricole, già in difficoltà per il perdurare della crisi economica.