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Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi


martedì 25 settembre 2012
    
Il crollo di una parte del tracciato della Via dell'Amore, lo splendido sentiero tra mare e montagna che costeggia due delle Cinque Terre, tra  Menarola e Riomaggiore, è l'ennesima brutta storia di un parco tra i più belli della nostra martoriata nazione, che sembra non riuscire a trovare pace. Prima la vicenda della sciagurata gestione del presidente dell'area protetta, Franco Bonanini, che – stando alle accuse – sottraeva da tempo fondi europei del Parco a proprio uso e consumo (attualmente con Bonanini sono state rinviate a giudizio altre 15 persone per associazione a delinquere finalizzata a truffa, peculato, corruzione, calunnia, abuso d'ufficio e concussione. La prima udienza ci sarà il 29 settembre 2012).

Poi lo scorso anno il disastro dell'alluvione, da cui a poco a poco i cinque gioielli della Liguria stavano uscendo con immensi sacrifici e il ricordo indelebile di quei giorni, costati 13 morti e svariati milioni di danni. Due giorni fa una nuova tragedia: alcuni massi di roccia si sono staccati precipitando dritti dritti sulla passeggiata panoramica, colpendo tre turiste australiane, di cui una in modo grave. Ora la passeggiata è chiusa, la magistratura l'ha messa sotto sequestro ed è in corso un'indagine per appurare se ci sono o meno responsabilità rispetto a mancate indagini sulla stabilità del terreno e nella messa in sicurezza.

La colpa dell'improvviso cedimento, è stato detto, è della siccità che ha inaridito eccessivamente il terreno. Ma la responsabilità, oltre a chi poteva vigilare e non l'ha fatto, va allargata anche a chi, all'indomani delle tragedie come quelle dell'alluvione e questa del crollo, annuncia sistematicamente interventi urgenti per fermare il dissesto idrogeologico, salvo poi non fare null'altro, quando i riflettori si sono spenti. Sceneggiate da dare in pasto all'opinione pubblica secondo Salvatore Settis, che su Repubblica parlando del nuovo annuncio da parte del Ministro all'Ambiente Corrado Clini su un nuovo Piano contro il dissesto idrogeologico dice: “evidentemente, essendo stato Direttore Generale di quel Ministero per soli dieci anni prima di diventare ministro, non ha avuto il tempo di pensarci prima”.

E' un fatto, che Clini si sia in realtà occupato più di chimere ben poco green friendly come l'opera del ponte sullo stretto o l'avvio di una serie di piattaforme petrolifere nel Mediterraneo, rispetto alle tante emergenze nazionali che riguardano il suo settore e che ci vedono al primo posto in Europa per incuria e disorganizzazione. Secondo Settis si potrebbe iniziare dal rendere subito legge l'ottimo ddl del Ministro Catania sulla difesa dei territori agricoli, che permetterebbe per lo meno di controllare il rapporto tra i suoli edificati e quelli coperti da vegetazione. Un provvedimento che si dovrebbe “approvare con procedura d'urgenza - dice Settis - invece che immetterlo in una corsia lentissima, in modo che si arrivi alla fine della legislatura senza averlo approvato”.

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13 commenti finora...

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

x 30-06 e per Tutti gli Altri Che il Parco delle Cinque Terre sia sotto la guida di un commissario per me è peggio ancora,non per fare polemica,ma sarebbe bello sapere quanto DENARO PUBBLICO E' STATO SPESO solo per vedere sul da farsi.Riflettendoci sopra,ma se quanto sostiene l'amico Fromboliere che tale pericolo era noto a diverse persone e personaggi,ci si chiede:MA CHI E'CHE HA DATO IL PERMESSO PER POTER ACCEDERE E TRANSITARE SU TALE SENTIERO.Qualcosa non mi quadra.Saluti

da Spartacus60 26/09/2012 14.34

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

... non è del tutto così: il pericolo era stato ravvisato, già presente, per tutti coloro che risiedono da presso e quindi segnalato da frequentatori, residenti e... perfino da geologi, che avevano segnalato, specificamente, proprio i massi che sono caduti e che nessuno ha mai voluto levare. Stante le prove, le responsabilità troveranno la debita paternità in chi ha la responsabilità civile del territorio.

da Fromboliere 26/09/2012 13.12

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

Bene 30-06 !! il che dimostra che tanto prima quanto ora nulla cambia ....a maggior ragione gli stipendi che si sono presi sono stati soldi(nostri) BUTTATI!!

da Festinaslente 26/09/2012 12.24

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

Guarda che il PN Cinque Terre è commissariato da molti mesi e non ha nè presidente, nè vice nè consiglieri, nè... geologi.

da 30_06 26/09/2012 12.13

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

x Tutti gli Amici Cacciatori Ma Io mi chiedo,ma oltre lo staff di gestione del Parco (presidente,vice presidente,consiglieri o chissà chi altro)lautamente pagati con erogazione di SOLDI PUBBLICI,con l'aggravante che SICURAMENTE si sono fatte fare da "Consulenti Esterni" (leggasi Geologi e/o similari)studi,relazioni e progetti per la stabilizzazione di tale sentiero dell'Amore,ebbene nonostante TUTTO se lo lasciano cadere addosso!!! La solita FARSA ITALIANA,ma il peggio che per tale DISASTRO COLPOSO NESSUNO PAGA O PAGHERA' IL CONTO CON LA GIUSTIZIA.CHE VERGOGNA.

da Spartacus60 26/09/2012 11.39

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

Speriamo che il legambientino Bonanini sia giustamente condannato per la sua pessima gestione finanziaria. Comunque la Via dell'Amore,ad essere obiettivi, c'era anche assai prima del parco nazionale, e se vuoi realizzare una passeggiata a fianco di durupi e scogliere, panoramica e bella quanto si vuole, il masso che cade lo devi mettere in conto. A meno di non coprire tutto con quelle orribili griglie in acciaio, che vanno sì bene per proteggere gli automobilisti su una superstrada, ma non per un percorso naturalistico per turisti.

da 30_06 26/09/2012 11.37

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

Clini?!?...avete avuto ministri come Brambilla, Prestigiacomo, dell' ambiente: ora animalisti da salotto, perché non vi informate? 30 milioni di tonnellate di rifiuti vengono smaltiti illegalmente in Italia ogni anno. Fate finta di non sapere, perché mafie e corruzione pare vi stiano bene, i cacciatori invece no. Il cemento, in gergo mafioso, viene chiamato l' oro bianco. Dove non c' è da costruire non interessa a nessuno. Da morir dal ridere, la vostra fede è una barzelletta :-)))))))

da Fromboliere 26/09/2012 11.28

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

TUTTI I MILIONI DI EURO CHE L'ENTE GESTORE DEL PARCO DELLE 5 TERRE SI E' PAPPATO NEGLI ULTIMI ANNI DOVE SONO FINITI??????????? COME MAI NON SONO STATI SPESI PER IL TERRITORIO???? COME MAI GLI STIPENDI DEI GESTORI SONO UGUALI A QUELLI DEI DEPUTATI??????????????? QUESTA E' L'ITALIA

da FRANCESCO 26/09/2012 9.48

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

ditelo ai nostri cari amici e tanto amati ambientalisti...

da auto5 25/09/2012 20.59

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

L'importante e' che sia vietata la caccia,poi puo' crollare tutto anche lo stesso parco.

da ettore1158 25/09/2012 17.22

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

Sei l'unico - tordobottaccio - a cui non tirerò mai ......

da renzo 25/09/2012 15.43

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

Il vero problema e' che in questa dannata nazione dire parco equivale a dire imbalsamare tutto l'ambiente che si trova entro il suo perimetro. Prova ne e' anche il fatto che, sempre alle 5 terre, la mancata pulizia dell'alveo dei torrenti (non effettuata a causa dei soliti amanti dell'ambiente) che temono si sconvolga l'hanitat di chissà quale specie particolarmente protetta, ha sicuramente amplificato anche gli effetti dell'ultima tragica alluvione dello scorso ottobre. Ma va beh che ci vuoi fare qualcuno ci guadagnerà con la ricostruzione sputando sulle povere vittime e sulle persone che soffocate dalle regole dei parchi ci vivono dentro!

da Tordobottaccio 25/09/2012 13.32

Re:Crollo alle Cinque Terre: è l'ambiente che va in pezzi

Eh si. E non solo Clini era distratto. Ma tutti quei grandi animalisti-ambientalisti che non mancano mai di presenziare a inaugurazioni di canili, feste animalfriendly, comparsate televisive anticaccia, feste alla romana (e non solo filofiorito, ma anche italichine ed esterine, con massimine che fanno da testimoni) con porcellum e ostricellum, poco importa, pur di rubare voti e consensi ai soliti sprovveduti che credono ancora nel partito, nero o rosso, nell'uomo della provvidenza, del messia de noantri. E gli ecodem? Zitti. Sta tornando sulla scena il pecoraro, prendendo una scorciatoia, magari sulla via della seta. C'è poco da fare, 'gne scarafone è bbell'a mmamma soia. E vai così. E poi si lamentano perchè arriva il grillo o i'rrenzi

da r. cardinale 25/09/2012 11.34