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Le Prove

Benelli Vinci


martedì 28 giugno 2011
    

Azienda Produttrice: Benelli

Nome Modello: Vinci

 

 

Vinci Benelli

 

 

 

 

 

 

Modello Calibro Camera Bindella

Strozzature

Lunghezza Canne
(mm) (mm) (mm) (in)

Vinci Benelli

12

76 Magnum

 

 Criochokes *, **, ***, ****, cil.


65-70-75 cm versione Black Synthetic / 65-70 cm altre versioni

 
 
Sistema: inerziale "Vinci System"

Distanza calcio da grilletto: 365 mm

Deviazione calcio: Modificabile destra sinistra
Piega nasello: 39 mm
Piega al tallone: 60 mm modificabile in 45-50-55
Mirino: Hight-sight fluorescente
Sicura Anteriore: trasversale con segnale in rosso di avviso arma pronta per lo sparo
Guardia grilletto: Ergonomico in tecnopolimero
Calcio: Tecnopolimero con comfortech plus
Nasello: Intercambiabile anatomico in elastomero
Calciolo: Intercambiabile anatomico “air cell” in poliuretano
Serbatoio: 3 colpi
Peso: 3150 gr. circa
 
*con canna da 65 cm e calcio comfortech plus
 

La prova di funzionamento

 

Benelli ha ormai da tempo abituato alle sorprese e alle soluzioni rivoluzionarie, capaci di stupire e affascinare, tracciando nuove strade che poi, inevitabilmente, vengono percorse anche da altri.

Così sarà, ne siamo certi, anche con il Vinci, l’ultima creazione della Casa di Urbino, che si presenta come un fucile veramente “di rottura” rispetto alla tradizione dei semiautomatici. In effetti è più semplice dire cosa non è cambiato rispetto ai modelli precedenti: la molla del’otturatore inerziale. Attorno a questa è stato progettato e realizzato un fucile completamente nuovo, ripensando in ogni parte il concetto stesso di fucile da caccia semiautomatico, a partire dall’estetica, addirittura futuristica più che moderna, disegnata seguendo i più attuali canoni dell’ergonomia e dell’efficienza. Eppure, anche se sembra una contraddizione, a ben osservare non si può non scorgere il germe della tradizione malgrado l’impiego di materiali sintetici.

E tutto, anche questo secondo tradizione Benelli, all’insegna della semplicità e della funzionalità.

Ma cominciamo a vederlo da vicino, questo nuovo semiauto urbinate.

Il Vinci può essere diviso idealmente – e praticamente – in tre parti principali: calcio; canna; carcassa. In maniera semplice e veloce, senza l’impiego di nessun attrezzo, nemmeno una semplice brugola, il fucile può essere scomposto in questi tre elementi secondo uno schema modulare.

Calcio: si innesta al modulo canna attraverso un sistema esclusivo di aggancio che con una parziale rotazione attraverso un incastro a filettatura vincola in maniera stabile e ferma le due parti. Un sistema di sicurezza impedisce l’uso del fucile se il calcio non è montato. La mancanza di tiranti o altri componenti all’interno del calcio stesso ha permesso di modellarlo in modo da essere estremamente confortevole e da migliorare al massimo l’imbracciabilità e l’ergonomia. Ma soprattutto ha consentito di andare ancora oltre le già eccellenti caratteristiche del sistema di riduzione del rinculo Comfortech System, qui ribattezzato Comfortech Plus. Tre diverse lunghezze di calcioli intercambiabili Air Cell e due naselli, anche questi intercambiabili, di nuovo disegno oltre ai consueti kit di variazione piega fanno si che ognuno si possa costruire il suo calcio su misura per il massimo della soddisfazione.Il nuovo calcio smorza ulteriormente rinculo, rilevamento e vibrazioni, migliorando così il comportamento del fucile allo sparo e la possibilità di doppiare il colpo.

Canna: mutuando un concetto caro alle armi rigate, la canna del Vinci non ha vincoli con la carcassa, risultando così flottante (Free-floating barrel). Decisi i vantaggi dal punto di vista balistico, il più rilevante dei quali l’assenza di modifiche rilevanti nella giustezza del tiro anche al variare di peso e velocità della carica di pallini o del proiettile. Canna flottante e strozzatori Criochoke da 7 centimetri fanno sì che la rosata sia il più possibile uniforme e che il suo centro corrisponda sempre col punto mirato. Merito anche dell’accoppiamento fisso tra canna e scatola di culatta. Unica al mondo, la canna del Vinci racchiude il nuovo ed esclusivo sistema di otturazione “Vinci Inertia System”, che quindi lavora perfettamente in linea con l’asse della canna stessa. Il sistema deriva per quanto riguarda otturatore e principio di funzionamento dal classico gruppo di otturazione Benelli con testina rotante a svincolo inerziale. Quindi le sue caratteristiche sono velocità, robustezza e versatilità di impiego, potendo sparare senza regolazione qualsiasi cartuccia con cariche di pallini tra 28 e 55 grammi.

Carcassa: terzo modulo del Vinci, questa parte riunisce gruppo scatto e alimentazione. Inoltre ospita anteriormente il tubo serbatoio. Altra novità fra le tante, questa componente, fornita standard a tre colpi (al solito ridotta a due per il mercato italiano) è disponibile anche da 5, 7 e 9 colpi ed è facilmente sostituibile semplicemente premendo un pulsante. Attenzione: il serbatoio è caricabile solo quando installato sulla carcassa, quindi non può essere precaricato all’esterno del fucile. Il classico pulsante di sgancio dell’otturatore sul Vinci è una leva bimodale sul lato destro della carcassa e ha una duplice funzione: sgancio dell’otturatore appunto, oppure, premendo solo il pulsante posteriore, svuotamento del tubo serbatoio.  La parte corrispondente all’astina ha una dimensione variabile, studiata per favorire lo scorrere della mano in avanti o indietro consentendo di trovare sempre la posizione migliore e più stabile a seconda dei movimenti impressi al fucile. La carcassa, come dicevamo, contiene anche il gruppo scatto e quindi grilletto e guardia. Anche questa componente è stata ridisegnata, richiamando molto quella della carabina Argo. Anche la sicura è stata spostata e invece di trovarsi come di consueto sui semiautomaticoi alla radice del grilletto occupa ora la posizione anteriore all’interno della guardia paragriletto.
 

Perfino la classica valigetta portafucile è stata ridisegnata da Benelli, creando qualcosa di nuovo e originale. In dimensioni assolutamente contenute permette di trasportare i tre pezzi del fucile in modo sicuro assieme agli accessori e può perfino essere portata a tracolla agganciando una normale cinghia da fucile.


Le finiture disponibili sono al momento una completamente nera – denominata Black Synthetic – (unica per ora in vendita in Italia) e due varianti di Camouflage, bosco e falasco. A breve dovrebebro esser disponibili anche tre finiture di una serie definita Benelli Select Colours verde, marrone e sabbia, ovvero Amazonia Green, Sequoia Brown e Desert Dune.

Prezzi non ancora comunicati ma che comunque si dovrebbero collocare a metà fra il Raffaello Crio Comfort  e il Montefeltro Comfort, più vicini a quest’ultimo, quindi estremamente interessanti.
Sì, va bene, queste le novità costruttive, ma a caccia?

Ancora una volta Benelli ha dato modo alla stampa specializzata di provare il suo fucile sul campo organizzando una battuta a fagiani e rosse. Ed è qui che si sono potute saggiare le reali potenzialità del Vinci. E, per quanto ci riguarda personalmente, una iniziale diffidenza dovuta a gusti piuttosto classici, si è trasformata in vero entusiasmo.

Il feeling col fucile è immediato, il controllo al fuoco totale, con mano, spalla e occhio che trovano immediatamente la posizione migliore in qualsiasi condizione e qualsiasi sia la provenienza del selvatico: di fronte, traversoni, bersagli veloci e sfuggenti che ti ritrovavi all’improvviso sulla testa costringendoti a spettacolari quanto non facili colpi del re… Balistica eccellente, con fagiani spenti a buona distanza malgrado strozzatori da 4 stelle. Quelli che andavano via erano da imputare solo a sbagli del tiratore.

Rinculo e rilevamento praticamente inesistenti non solo con cartucce leggere, ma anche con cariche più sostenute. Il Vinci vanta un equilibrio veramente eccezionale. Il sistema Comfortech Plus fa il suo dovere alla grande e malgrado un centinaio di colpi sparati in un tempo abbastanza limitato, spalla e zigomo non ne hanno minimamente risentito.

Il fucile si smonta e si rimonta con pochi, semplici e velocissimi passaggi, rendendo comodo trasporto, ordinaria manutenzione e pulizia.

Massima soddisfazione su tutta la linea dunque e la convinzione che superato il primo impatto con un prodotto veramente nuovo in modo radicale, soprattutto se avrà avuto modo di provarlo sul campo il cacciatore vorrà aggiungere alla sua rastrelliera anche questo ultimo gioiello di casa Benelli.  

 

 
Voto ottenuto: 10
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

     

 

     

 

     

 

     

   

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