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Settore in crescita con 700 mila armi certificate nel 2011


martedì 20 dicembre 2011
    
Sono oltre 700 mila le armi certificate al Banco di Prova di Brescia nel 2011, segno che il settore non solo ha tenuto rispetto allo scorso anno, ma dimostrato di crescere. Merito dei grossi marchi ma anche di quelle miriadi di piccole medio imprese che lavorano nella produzione di componenti e dei pregiatissimi laboratori artigianali dove si eseguono incisioni altrove irriproducibili grazie alla decennale esperienza e all'abilità tramandata negli anni. Molto spesso si tratta di piccole botteghe a conduzione familiare che hanno caratteristiche diverse e quindi preziosissime sul mercato. Questo e molto altro è il segreto di un settore che ci vede ai primi posti assoluti nella produzione mondiale.

Lo dimostrano i numeri delle esportazioni: quasi il 90% del prodotto va all'estero generando una ricchezza di circa 239 milioni di euro l'anno. L'Italia copre circa il 70% dell'offerta di armi da caccia e tiro in tutta Europa ed è tuttora il primo paese per esportazioni nel mondo. 
 

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4 commenti finora...

Re:Settore in crescita con 700 mila armi certificate nel 2011

Settore in crescita per l'export però...sul mercato interno è crisi, come dimostrano le continue promozioni, che non riescono ad ottenere l'effetto sperato comunque...

da Inforziato 23/12/2011 16.27

Re:Settore in crescita con 700 mila armi certificate nel 2011

Qui le armerie sono sempre meno, i campi di tiro chiusi, tra poco per cercare una cartuccia si dovranno fare chilometri. Ma cosa c'è da gioire?

da Tordo toscano 20/12/2011 20.59

Re:Settore in crescita con 700 mila armi certificate nel 2011

in italia la caccia è finita...

da mart 20/12/2011 16.27

Re:Settore in crescita con 700 mila armi certificate nel 2011

Ecco ... appunto il 90% del prodotto va all'estero ! Mentre qui in Italia ci si accorda con la politica becera su come esportare meglio dando in cambio Cacciatori e tiratori sportivi. Questo hanno fatto le grandi case armiere, hanno difeso il comparto estero fregandosene o svendendo il comparto armiero di casa propria. Per questo non gioisco più di tanto. Se avessero tutelato e difeso anche il comparto armiero interno, sicuramente una bella mano all'economia l'avremmo data. Facendo lavorare armerie e indotto non solo sulla caccia ma anche sul tiro. Invece no, hanno fatto la porcata della nuova direttiva smilitarizzando il 9 para ( per fare un esempio ) in modo da poter esportare con maggiore facilità e permettendo che falciassero l'indotto armiero Interno ( caccia e tiro sportivo ) in nome di una presunta sicurezza del boh non so che. Voglio sbagliare ma... faremo con la nuova direttiva come è successo con l'articolo 42 della comunitaria. Ovvero.... stanno di fatto chiudendo l'attività venatoria in Italia. Grazie .. governo "amico"! Ci vediamo alle prossime votazioni.

da MarcoC 20/12/2011 13.05