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Anpam: no alle lotte intestine, uniti per difendere il settore


sabato 30 luglio 2011
    
 Riceviamo e pubblichiamo:
 
Negli ultimi tempi, oltre a seguire gli sviluppi normativo/legislativi in campo nazionale, europeo e mondiale relativi al nostro settore, abbiamo partecipato a un intenso dibattito sul catalogo delle armi comuni da sparo, adoperandoci per l’eliminazione di questa macchina burocratica inutile, per avvicinare l’Italia agli altri Paesi europei auspicando di semplificare l’immissione sul mercato delle armi comuni, senza in alcun modo ledere la pubblica sicurezza.

Purtroppo, in un momento così delicato, siamo costretti ad assistere – oltre ai consueti attacchi della stampa meno informata - all'irresponsabile comportamento di alcune associazioni del settore le quali impegnano tutte le proprie forze in una guerra intestina (cosa ancora più assurda perché già esistono numerose realtà antiarmi) che genera grande paura nella pubblica opinione, invece che fare gruppo e lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni all'intero comparto.

Pertanto nello stigmatizzare tale comportamento, che mirando ad indebolire le aziende italiane finisce per compromettere la difesa dell'intero settore, riteniamo sia inopportuno sprecare energie in inutili scontri interni, con toni troppo accesi, mentre invitiamo le diverse realtà associative a essere proattive, nel rispetto dei propri ruoli e competenze, al fine di difendere, con i fatti, le istanze dei propri associati.

 

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6 commenti finora...

Re:Anpam: no alle lotte intestine, uniti per difendere il settore

Max io ho firmato la petizione mensionata da te, e lo indicata anche su facebook. Ragazzi vi voglio ricordare ancora una volta iscriviamoci in massa alla FISAT è l'unica associazione seria in Italia che ci rappresenta davvero e senza troppi giri di parole è l'unica che ha bloccato il decreto infame del ministero degli interni. Chi doveva vigilare e NON lo ha fatto come la ANPAM si dovrebbe solo vergognare! credo che qualche fabbrica d'armi e munizioni nostrane pagheranno salato questo affronto. Io da parte mia invito i mie colleghi cacciatori, tiratori, guardie giurate, privati, sportivi e chiunque lavori con le armi o a qualsiasi titolo detenga legamente un'arma di acquistare prodotti stranieri o meglio ancora commercializzare il meno possibile armi nuove di fabbrica. N.B. Il presidente della fiocchi munizioni a proposto per la modifica del decreto sulle munizioni per carabina avente calibro da pistola. Indicando chi detiene solamente la carabina con calibro da pistola può detenere fino ad un massimo di 1500 cartucce se in vece oltre alla carabina il detentore si trova anche una pistola ne potrà detenere soltanto 200. Dico MA VOI PENSATE COSA DICE IL PRESIDENTE DI UNA FABBRICA DI MUNIZIONI? Scusi sig. Presidente della Fiocchi, non è meglio come organizzarci per eliminare il limite di detenzione per arma corta e relativa denunzia alla autorità di PS. poichè la registrazione delle cartucce è una perdita di tempo e burocraticamente costosa, registra, cancella, registra, cancella, per chi non lo sà le munizioni da caccia (Si parla di munizioni spezzettate)si possono acquistare in armeria previa presentazione di porto d'armi e nella quantità di mille cartucce senza che queste si denunciano, mi dite dove si è messo in pericolo la pubblica sicurezza?

da Francesco 03/08/2011 19.11

Re:Anpam: no alle lotte intestine, uniti per difendere il settore

ANPAM fino ad ora dov'eri? Abbi il coraggio di citare le associazioni che a tuo dire fanno le guerre intestine affinchè le possiamo conoscere tutti

da andreabsn 01/08/2011 20.55

Re:Anpam: no alle lotte intestine, uniti per difendere il settore

Ben vi sta,adesso andate a vendere i vostri fucili (tutti camerati 76 naturalmente),in America...che tanto qi i cacciatori italiani(la maggior parte tutti con fucili camera 70,che non merita più di essere fatta,anche se più efficacie per la nostra caccia italiana),non vi servono no....

da Marco 01/08/2011 13.04

Re:Anpam: no alle lotte intestine, uniti per difendere il settore

Vero, la FISAT ha dato ampia esempio di capacità nel contrastare le ingiustizie verso gli utilizzatori delle armi scoprendo anche calderoni indigesti come le beghe da bottegai dei componenti la commissione consultiva(tutti fabbricanti)che per mere guerre commerciali e ripicche ,si affidano a storture dove a rimetterci siamo solo noi utilizzatori.Il catalogo si può tranquillamente tenere,basandosi su quello che dice il TULPS ovvero la commissione è tenuta a decidere se un'arma è da guerra,e di conseguenza se non lo è,è automaticamente comune punto.Questi si sono inventati sottocategorie in contrasto con la norma ,disquisiscono se le canne sono scanalate o no, se sono grosse o piccole ,lunghe o corte,addirittura se un'arma potrebbe assomigliare ad una militare,ci manca solo che discriminino tra una calciatura rosa a fiorellini o verde pistacchio.Sti bottegai a casa,altro che pignucolare che loro sono solo un organo consultivo(che però forza e spinge per scelte in contrasto con la normativa vigente.

da Lothar 01/08/2011 10.28

Re:Anpam: no alle lotte intestine, uniti per difendere il settore

Ragazzi Iscriviamoci alla FISAT, solamente loro possono rapprensetarci, le stupide fabbriche d'armi Italiane nemmeno i loro interessi si sanno salvaguardare. BURATTINI

da Francesco 01/08/2011 5.27

Re:Anpam: no alle lotte intestine, uniti per difendere il settore

Paura ..eh !Avete tradito le legittime aspettative degli appassionati/cacciatori e adesso non venderete più niente neanche in quel grande mercato che sono gli USA, ...fa male vero ? Improvvisamente sono tutti "latte e miele", tutti "collaborativi" e pronti a difendere gli interessi degli appassionati :-)) Ma...dove erano fino a ieri, magari in una (inutile) Commissione Consultiva a votarci contro ! Non facciamoci ingannare da questi sciacalli ! Questa è la volta buona che otterremo almeno l'abolizione del catalogo

da ninurta69 31/07/2011 12.22