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Pubblicata la sentenza sulla vicenda Zastava M76


mercoledì 8 luglio 2020
    

Assoarmieri rende noto che al tribunale di Brescia è stata depositata la sentenza relativa al sequestro delle carabine Zastava M76 .
 
“Oggi con il deposito della motivazione della sentenza del Gip di Brescia si è raggiunto finalmente un risultato importante per tutto il comparto armiero – ha dichiarato il Presidente di Assoarmieri Antonio Bana - dico questo perché non meno di 7 anni fa abbiamo iniziato questo lungo procedimento penale sulle carabine Zastava, passando due volte per la Corte di Cassazione e tre volte per il Tribunale della Libertà. Questo risultato è stato possibile grazie al lavoro scrupoloso di un giudice che ha avuto l’accortezza di approfondire la materia”.
 
Dalla sentenza è possibile leggere quanto segue: le ipotesi del Pubblico Ministero secondo le quali “le armi in questione avrebbero avuto ontologicamente la natura di armi da guerra in virtù di alcune loro caratteristiche tecniche, segnatamente la presenza di un eccentrico in prossimità della volata della canna necessario per il montaggio del silenziatore e la presenza del regolatore di pressione del gas” vengono di fatto smentite dal Gip che afferma “tali rilievi non colgono nel segno, dal momento che le caratteristiche tecniche censurate dal Pubblico Ministero non appaiono idonee ad alterare la natura di armi comuni da sparo di armi concepite come carabine di precisione”.
 
Nel dichiarare il non luogo a procedere per tutti gli imputati il GIP scrive inoltre nella sentenza: “nel caso in esame deve rimarcarsi che la condotta della Pubblica accusa (che, a prescindere da imputazioni collegate a errori storici, contestando profili di violazioni di norme non ancora in vigore all'epoca delle condotte incriminate, ha ancorato la propria ipotesi accusatoria, circa la sussistenza del dolo, in mancanza di riscontri narrativi o documentali, su presunte prove logiche prive della necessaria univocità), rende assolutamente prevedibile che il materiale probatorio in atti non possa giovarsi di spunti suscettibili di sviluppo in senso favorevole alla pubblica accusa in sede dibattimentale, anche in considerazione del tempo decorso dalle condotte incriminate.”
 
Con questa sentenza si chiude finalmente un brutto capitolo per molti imprenditori legati ad Assoarmieri, che si sono sempre contraddistinti negli anni per una condotta integerrima e, nonostante ciò, hanno dovuto comunque combattere in diverse sedi per oltre sette anni prima di ottenere il risultato sperato e sgretolare il castello accusatorio, grazie alla caparbietà e al grande lavoro dell’Associazione e del suo Presidente.


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1 commenti finora...

Re: Pubblicata la sentenza sulla vicenda Zastava M76

Con tutto quello che il mercato delle armi mette a disposizione cè proprio bisogno di andare su una Zastava M76. Il cacciatore si affida a prodotti belli,di qualità ed eleganti e non a prodotti associabili al terrorismo di matrice islamica.

da bretone 10/07/2020 10.22