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Fidasc: un successo la prima edizione dei Safety Days


giovedì 30 agosto 2012
    
Riceviamo e pubblichiamo:

Il 25 e il 26 agosto, quasi duemila cacciatori (non tiratori, si badi bene) hanno partecipato con convinzione e anche con grande entusiasmo all’iniziativa “Safety Days”, promossa dal CNCN insieme alle associazioni venatorie Federcaccia, AnuuMigratoristi, Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia e con la collaborazione tecnica e logistica della Fidasc.

Queste due prime giornate, dedicate alla responsabilità e alla sicurezza nell'impiego del fucile da caccia, sono state ostacolate da condizioni climatiche davvero avverse che hanno visto mezza Italia flagellata dai primi nubifragi dell’estate e l’altra metà ancora avvolta da una soffocante cappa di afa con temperature sahariane.

Nonostante questi pesantissimi handicap, si è avuta la prova tangibile di quanto il tema sicurezza sia particolarmente sentito non solo dalle varie associazioni ma anche dai singoli cacciatori che, come dimostra la costante diminuzione degli incidenti negli ultimi anni, sono sempre più attenti e responsabili sia nella custodia che nel trasporto e nell’uso delle armi sportive da caccia.

Le strutture sportive della Fidasc (quelle riservate al tiro a volo e alle varie specialità del tiro a palla) hanno offerto ai cacciatori di 11 regioni l’opportunità di usufruire dei consigli e dei suggerimenti di tecnici e direttori di tiro di provata esperienza internazionale, il tutto in un clima di grande cordialità e simpatia ma anche all’insegna di un grande rigore tecnico.

“Questa prima esperienza – ha dichiarato il presidente della Fidasc Felice Buglione – se da un lato ribadisce il grande impegno del CNCN, delle Associazioni Venatorie e della Federazione nei confronti di un uso sempre più responsabile delle armi sportive, dall’altra dimostra la serietà dei cacciatori che antepongono la sicurezza attiva e passiva al carniere, e che vogliono acquisire una completa conoscenza tecnica e balistica, anche in considerazione dell’uso sempre più diffuso delle munizioni a palla unica, sia in armi a canna liscia che nelle carabine. In futuro, come peraltro già avviene in altri paesi europei, l’esperienza sarà ripetuta, con il coinvolgimento di sempre più numerosi impianti federali”.
 
Ufficio Stampa Fidasc
 

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