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Il Pointer, la caccia lo fa grande


giovedì 21 gennaio 2010
    
Il Pointer è un cane talmente eccezionale da suscitare grandi emozioni e sensazioni. Così Gianni Bernabè, giudice Enci,  introduce un interessante articolo pubblicato dalla rivista I nostri cani dell'Ente italiano per la cinofilia, su una delle razze più apprezzate dai cacciatori, che riportiamo in alcuni stralci. Un cane definito l’artista per eccellenza, che si esprime al massimo delle sue potenzialit�sulle immense distese a caccia di starne, come un marchio di fabbrica che contraddistingue la razza.

“Non si può restare indifferenti – spiega Barnabè -  alla sua straordinaria struttura le sue forme, perfettamente armonizzate, sono fondamentali per il miglior impiego e rappresentano la massima espressione del concetto di Bellezza-Funzionale. La testa è un vero capolavoro, più che disegnata sembra scolpita: il grande cesello, l’occhio lampeggiante, lo sguardo ardente, il tartufo a bordo di piatto, e l’orecchio che nei momenti di attenzione viene rialzato, esprimono tutto il suo forte temperamento”.
 
Straordinarie anche le caratteristiche morfologiche e di lavoro, anche se riferite nello Standard della razza, alle migliori condizioni di ambiente e selvaggina. Insomma, secondo Barnabè sono ridicole certe pretese che il pointer, magari in piena estate e in un difficile calanco, debba galoppare come un forsennato e scattare in ferma come fosse un marziano. "Personalmente - scrive - sono arrivato al mondo delle prove, dopo anni di caccia e sinceramente, le ragioni ed i concetti che mi hanno fatto scegliere il pointer, erano di esclusiva utilità e rendimento ai fini del carniere. Preferisco allenare e cacciare nei terreni più impegnativi, provando maggior soddisfazione, dall’azione del cane in queste condizioni, perché rappresentano una più severa verifica della sagacia e delle doti venatorie, per questo scelgo sempre le prove doc (autentiche) per testare i miei soggetti".

"Forse - conclude l'esperto cinofilo - una maggior attenzione alla rusticità, che ha un po’ lasciato il posto ad una esagerata finezza di pelle e pelo, non guasterebbe. Nelle Classiche e nella Grande Cerca senza alcuna intenzione di far polemica e confronti, credo sia insuperabile, al massimo uguagliabile". Secondo Bernabè non è comunque pensabile che l’Allevamento sia prevalentemente in funzione di questo tipo di prove, il contributo dei Grandi Trialer alla selezione, è determinante, ma la razza si accresce e rafforza, in base al gradimento che può vantare presso i suoi utilizzatori".
 
"Quindi - osserva Bernabè - continuiamo a portarlo a caccia, il suo carattere entusiasta, lo adeguerà ad ogni nostra esigenza. Anche il selvatico meno nobile lo appassionerà, non ci farà mai mancare la sua collaborazione, ed anche nei terreni più impervi, dove il suo ardore, e la foga divorante non potranno esprimere quel magnifico galoppo impetuoso, velocissimo e allungato, riuscirà, trasmettendoci la sua divorante passione, a trattenerci in campagna, anche se per la fatica, le gambe molli ci consiglierebbero di tornare a casa".
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1 commenti finora...

Re: Il Pointer, la caccia lo fa grande

è un super cane imbattibile nn c'è razza che tenga

da Lorenzo89 25/01/2010 20.30