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La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni


mercoledì 19 agosto 2009
    
"Il primo sindaco di un comune turistico che troverà un accordo con l'associazione degli albergatori per strutture aperte agli animali domestici, riceverà un riconoscimento dal ministero". Questa la proposta lanciata dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, interventua a Verona in occasione della presentazione dell'iniziativa 5 incontri sul linguaggio, comportamento e salute del cane, organizzata dal Gruppo Cinofilo di Verona in collaborazione con alcune amministrazioni comunali coinvolte.
 
Un'iniziativa che si inserisce nell'ottica di una “convivenza armoniosa tra proprietari e animali”, tra le prerogative dell' ordinanza sulla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani che tra le altre cose, ha imposto alle amministrazioni comunali di organizzare corsi formativi per i proprietari.

Gli incontri sul comportamento canino promossi a Verona secondo il sottosegretario “sono fondamentali e dovranno essere realizzate in tutti i comuni d'Italia”.
 
Il ciclo di incontri prenderà il via il prossimo 3 settembre, si svolgerà ogni lunedì e giovedì dalle 21 alle 22.30 fino al 17 settembre. I corsi, gratuiti ed aperti a tutti, sono tenuti da istruttori cinofili dell'associazione veronese. Secondo l'etologo Giorgio Celli, intervenuto alla presentazione “”il gruppo cinofilo ha centrato il bersaglio organizzando incontri non sul cane ma sull'uomo che vuole avere un cane”, il responsabile dell'aggressività canina è infatti per Celli sempre del padrone: “consideriamo il cane o uno schiavo o un peluches – ribadisce Celli - Ma il cane è il cane e va trattato come tale. Non è un bambino nè un giocattolo”.

Secondo la Martini “Le iniziative intraprese per la tutela della salute e del benessere animale e dei cani in particolare hanno portato ottimi risultati, gli abbandoni sono calati ed è aumentata l'attenzione generale verso gli animali”.

Il sottosegretario ha annunciato altre iniziative per il 2010 come la costituzione di un numero verde sos animali e una possibile collaborazione con il Ministro dell'Istruzione Maria Stelli Gelmini per giornate dedicate all'educazione dei ragazzi in fatto di cani e animali domestici.
 
(L'Arena)
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80 commenti finora...

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Cara Martini,hai iniziato una strada,molto in salita,ma ci voleva una persona che rivoluzionasse le masse di tanti ignoranti e inesperti,che usavano cani come business.Regole ferme e utili sui cani era un settore lasciato a se stesso con tente difficoltà per milioni possessori di cani.Io sono di Verona e ho acquisito molte esperienze nel settore.Occorrono leggi chiare,pochi articoli,ma quello che serve in Italia sono le ispezioni di personale qualificato,onde mantenere operante la legge,altrimenti tra un anno nessuno si ricorderà delle normative e andranno nel dimenticatoio.Vale di più un controllo a tappeto con deleghe e prescrizioni severe,che possano applicare la legge con sanzioni esemplari. Poche persone esperte su tutto il territorio possono far si che la tua legge venga applicata, perché tu sai benissimo che gli animali non possono lamentarsi e nemmeno scriverti. Se hai bisogno di me telefonami. Ciao

da luciano buttarelli 368.3171194 15/11/2009 15.06

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

La cinofilia in Italia può avere futuro solo se vengono controllati tutti gli allevatori, in particolar modo i cosidetti amatoriali, la maggior parte di loro produce come catene da montaggio, e sono sconosciuti al fisco e alle ausl, le leggi ci sono ma nessuno le applica. Fatto ciò gli allevatori seri rimasti potranno investire seriamente sui loro soggetti e sui loro allevamenti, garantendo benessere e una seria selezione. Ma per fare ciò c'è bisogno che le autorità sanitarie conoscano tutti gli allevatori e le loro ubicazioni e controllino periodicamente tutti nessuno escluso............

da Massimiliano 02/11/2009 23.16

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Il sig. Berlato è un povero ignorante vicentino con la terzaa media in cerca di voti di cacciatori...

da Daniele 07/09/2009 11.59

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Max, appoggiare LIDA e OIPA non significa usare gli stessi metodi - e credo di averlo ampiamente dimostrato, ma difendere i diritti degli animali dovrebbe competere agli uomini per senso civico. Non mi ritengo più intelligente di loro, ma uso semplicemente metodi che a molti animalisti suonano strani. Non offendo, non do gratuitamente dell'assassino a nessuno e uso un linguaggio tecnico per le cose che conosco bene che sono nell'ordine cani, cavalli, rapaci e lupi selvatici. Un cacciatore che mi viene a parlare di istinto predatorio umano è trattato da me alla stessa ridicola stregua con cui tratto un animalista che esclude i basilari principi etologici del cane antropomorfizzandolo in nome di un ideologismo che con con la vera natura del cane non ha nulla a che vedere. A Free Pass invece dico che non ha capit forse bene il mio post quando palo di "filiera". Il mio voleva essere un ampliamento del concetto visto che non credo si possa rilegare ad un unico ruolo l'allevamento di un animale - specie se questo è d'affezione - il cui valore sociale è profondamente cambiato negli ultimi 50 anni.

da Claudio Mangini [email protected] 25/08/2009 22.09

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Sig Mangini, io penso che i meticci dovrebbero finire con la fine el randagismo, quindi io sono assolutamente contrario alla riproduzione dei meticci, cosa che invece trova favorevoli alcune frange animaliste (leggendo i loro forum). detto questo, si io ragiono in termini di filiera perchè quella del pet è una filiera e dovrebbe esserlo. la mancanza di filiera è causa del caos attuale sia a livello di certificazioni, identificazione, formazione ecc. barricarsi dietro l'animale d'affezione per non strutturare bene una filiera e mettersi a fare araldica con balzelli, e casini vari...bhè il pastore tedesco è quello che per fare un campione necessita di maggiori investimenti epr soggetto ...in media dai 15000 ai 20000 euro.cosa succede? si investe su di uno e il resto dimenticato. non si può dire che il cane sia migliorato...anzi..la zootecnia è zootecnia e le distorizisioni da questo danneggian gli animali, ma forse favoriscono l'agonismo. in ogni caso si ha ragione max, è ilc aso di chiudere ;-)

da Free Pass 25/08/2009 19.20

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

OHHHH!!! Free Pass, ma che perdi tempo a fare?!?!... "appoggia in Italia LIDA e OIPA in difesa dei diritti degli animali": basta!... è un po' più intelligente dei soliti ma non riuscirai mai a convincerlo!... Se appoggia loro, è evidente che si sente più vicino a loro che non a noi! Passo e chiudo...

da max 25/08/2009 18.11

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Non sono d'accordo Free Pass. Se incrementi gli show, incrementi il numero dei "campioni di st c...zzi". Soggetti che non hanno alcuna certifiazione in merito al carattere né all'attitudine o meno di razza. Mi dispiace, ma qui ci trovi un muro di cemento e non mi convinci. Tu stai guardando il problema in un'ottica di filiera e ti dimentichi che hai a che fare con "animali d'affezione" e con persone che nella maggior parte dei casi spingono i loro soggetti alla riproduzione solo perché sono belli o in linea co le esigenze di mercato. No no. Questa storia va ridimensionata.Testa, attitudine, carattere e cuore in primo piano; cosa che non ho mai visto in nessuna rassegna cinofila (a parte ovviamente quelle "da lavoro"). Quanto alla "signora del quinto piano" forse ti mancano i dati: al mio centro ne arrivano a decine ogni mese di storie del genere e sono un numero considerevole. No: la signora non deve allevare soggetti meticci o a casaccio. Non è affatto un problema fuorviante

da Claudio Mangini [email protected] 25/08/2009 14.34

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Attenzione che il cane disastrato e ingestibile non ha sempre solo basi genetiche. nella mia esperienza tantissimi sono i casi di proprietari che non scelgono l cane in base alle loro esigenze/aspettative perchè convinti da una certa "cultura" professata anche dalla martini a gran voce che i cani sono tutti eguali. questo è agghiacciante perchè induce a pensare che cambia la carrozzeria ma il cane etologicamente è semrpe uguale e ha bisogno sol di pappa e cooccole. invece gestionalmente un airedale è differente da un setter che è differente da un pechinese che è differente da un alano e così via. invece di nsegnare "il cane giusto alla eprsona giusta, informatevi PRIMA di predere ilc ane epr vedere se è confacente al vs stile di vita, aspettative ecc" no si dice: i cani sono tutti eguali. producendo illusioni e una controcultura cinofila. Circa le competizioni molto ci sarebbe da fare ma non nella direzione a mio avviso che tu auspichi, bensi l'opposto: il progressivo porre balzelli ai campionati rendendoli inaccessibili protano a certificare e visionare sono un ristretto numero di cani. questo è antizootecnico, perchè porta ad una restringimento della base. in realtà l'interesse dovrebbe essere quello di avere un sistema aperto che permett la certificazione(e quindi lo scenning) di più soggetti possibile sulla popolazione prodotta.Fantascenza visto la mentalità obsoleta dei professionisti e la cattiva selezione dei futuri professionisti prodatta da questi sistemi repressivi e ideologici. La signora che fa una cuciolata nella vita non ha nessun impatto zootencico anche se la fa sbagliata, in realtàè un falso probela furoviante. un cattivo professionista ha un forte impatto sulla razza.il vero problema è produrre un sstema dove sia facile emergere dal piccolo al grande per poter dare veri indirizzi e operare una buona selezione sugli allevatori. Ma quando hai gent che alla parola allevatore subito associa: sfruttatore,bhè questa è ideolgia dannosa per i cani in primi

da Free Pass 25/08/2009 12.14

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

L'allevamento delle razze deve continuare; su questo non ci piove. Il fatto che alcuni meticci - ma in quanto cani - siano dei campioni non esclude certo il fatto che gli allevatori debbano essere i depositari di alcune razze che, di fatto, sono state create per vari scopi - anche disdicevoli come in alcuni casi (combattimenti). Siamo sempre al discorso ideologico su cui sono d'accordo con te Free Pass. a cinofilo conosco molto bene il problema, ma ritirno a dire ce la "signora del qinto piano" che detiene una femmina e un maschio - spesso di razze non oguali ma SIMILI, NON può mettersi a riprodurre. Qui devono stare le regole, che porterebbero ad una presa di coscienza del problema di base. A me, in sostanza, interessa che l'allvatore faccia BENE il suo mestiere, e er quello che ho visto in tanti anni di attività cinofila...sono pochissimi in Italia. Anche una bella ridimensionata agli show non guasterebbe. Campioni de che? Ma gli hai mai visti entrare nei ring? E quelli sarebbero cani da mettere in riproduzione??? Carattere il più delle volte è unguale a zero; attitudini di razza? Manco sanno vederle in pochi secondi (di fatto è impossibile)! Tare genetiche? Eh...però sono "campioni". Personalmente non chiuderei gli show, ma li ridimensionerei di brutto. Al mio centro arrivano tantissimi cani "figli di campioni" che sono fulminati o fuori di testa e guarda caso, se vai a guardare le interlinee ci trovi lo stesso parente...Un motivo ci sarà. Anche in fatto di ideologie e preconcetti gli allevatori non scherzano; ti assicuro

da Claudio Mangini [email protected] 25/08/2009 11.46

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Amico di Fido, sig Mangini, che alcuni meticci diano risultati no ne dubito, ne ho avuti anche io per 15 anni.Però ricordiamo che il meticcio non ha caratteri fissati nè caratterialmente nè fisicamente. Per procedure di lavoro standardizzate e non sportive, come i cani delle forze armate per esempio, pensate che i meticci nella lroo infinita variabilità possano essere una valida alternativa al cane di razza? se è così inutile la conservazione del cane dir azza perchè ci sono i meticci, allora torna il concetto che gli animalisti forse vogliono sostituire la filiera del malessere animale(randagismo/meticci) con quella dell'allevamento. Io lo trovo raccapricciante. in teoria i meticci dovrebbero finire col randagismo non essere il futuro del cane insieme al randagismo...vabbhè. si io allevo per hobby, però che differenza c'è col professionista? nessuno, anch'egli tramanda e in maggior forza e con maggior rischio le razze al futuro. però l'allevamento è categoria combattuta dallo staff della Martini (e credo proprio dalla martini stessa) sia per motivi ideologici(cfr amico di fido, il modo di ragionare è proprio quello) che per interessi particolari: chi nel randagismo/malessere trova soldi, posizioni, visibilità mediatica ecc fa fatica a rinunciarvi. circa poi la gestione del randagismo: ha detto bene da sud a nord. che senso ha che io anche in rispetto della salute pubblica abbia i cani addirittura con la titolazione anticorpale, quando "volontari" staffettano e mvimentano cani senza registri dei cod id, senza vaccini, senza controlli di nessun tipo? zoonosi free, alla faccia della salute pubblica. Si vede che per la martini il federalismo è solo umano e non canino/randagi(così come il chip ecc sono solo per noi e non per i randagi). Per essere credibili le associazioni di quel tavolo dovrebbero combattere i loro problemi in primis, che non sono i soldi, ma questi giri di malaffare, e queste brutte abitudini di staffettare cani.

da Free Pass 25/08/2009 8.04

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

L'Onorevole Martini è per ora l'unica che ha fatto qualcosa di concreto; su questo non c'è dubbio. Credo che si possa cominciare - grazie a lei - ad istituire una serie di leggi salvaguardia nell'interesse di tutti - uomini, professionisti, amanti e animali - in modo serio e definitivo. Bisogna essere propositivi; Free Pass ha fatto una serie di discorsi inerenti al sommerso che non fanno una piega. Sono convinto che parlando in modo serio e tecnico, svuotando dai preconcetti le trattative, il sottosegretario potrà fare ottime scelte. Ho fiducia in lei e non lo nascondo. Amico di Fido: anche nel disc dog sono dei fenomeni - campioni assoluti!

da Claudio Mangini [email protected] 24/08/2009 22.43

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Free Pass, nessuno ha preconcetti su di te o sulla tua professione di allevatore (che poi, stando a quanto tu esponi, è forse più un hobby...) ma su quello che dici: sembra che solo gli allevatori siano i Numi Tutelari delle razze italiane. Se non vado errato (e forse qualcuno te lo ha fatto notare) proprio da alcuni allevatori senza scrupoli (sicuramente i soliti ignoti) hanno visto la luce cuccioli con mille problemi comportamentali (magari estirpati dalla cucciolata ben prima dei 60 canonici giorni) o con problemi fisici (il businness genera anche accoppiamenti consanguinei madre/figlio, padre/figlia, fratello/sorella). Adesso non mi dire che sono favole metropolitane. Ne ho visti proprio tanti di questi cani di "razza" abbandonati perchè diventati schegge imapazzite, riempire i canili. Poi, un'altra favola metropolitana è quella dei soldi. Probabilmente tu sei costretto a mettere mano al portafogli ma, ricordiamolo bene, lo fai per passione. Chi ha a cuore la protezione degli animali, e sono tanti ma tanti, i soldi ce li rimette per carenza delle istituzioni pubbilche, nonostante una legge dello Stato Italiano (cioè di tutti noi, dal NORD al SUD) preveda il contrario. Quando vedono un cane abbandonato sul bordo strada non tirano dritto. Si fermano e lo caricano in macchina. Questo per due motivi etici: 1)per evitare che il cane venga massacrato da qualche vettura. 2)per evitare che non provochi un incidente. Però dopo, il problema della sua gestione diventa loro, perchè le istituzioni latitano (a proposito e il sig. Berlato, sempre pronto a gettare un salvagente a chi è in difficoltà, perchè non si da da fare? Oppure è a mezzo servizio intento solo a bacchettare la Martini, la quale vuole tentare di risolvere il problema del randagismo e la sua gestione?). Il Dulcis in fundo, per fare agility o pet theraphy i meticci sanno dare ottimi risultati.

da Amico di Fido 24/08/2009 22.20

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

"eticamente inaccettabile" e umana rincaro io. Il problema del randagismo è serio e le motivazioni stanno altrove - non tra gli allevatori. Questo è risaputo; come sono risapute le responsabilità oggettive. Peccato che questi fatti restino impuniti - Scicli docet

da Claudio Mangini [email protected] 24/08/2009 15.56

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Caro Mangini il perchè ho interrotto la comunicazione col tavolo "tecnico" te lo ha mostrato amico di fido. quando il livello ideologico è questo non c'è nulla di costruttivo. quando il motivo ispiratore di coloro che volgiono normare le attività coi cani è : allevamento=sfruttamneto=maltrattamento, allora il benessere diventa solo un paravento epr estirpare la fonte di ogni male, ovvero l'allevamento. non ci può essere un piano tecnico e onesto laddove si ragiona per pregiudizio. Amico di Fido, l'ideologia tiene lontano dalla realtà. senza gente che alleva non ci sarebbero cani dir azza, nemmeno le razze che piacciono tanto agli animalisti per agility e pet theraphy.allevare vuol dire conservare una razza e tramandarla al futuro, e tutto fatto con soldi ns, sia amatoriali che professionisti, senza chiedere nulla alla collettività. Quanto a tutti costa il randagismo?Mettere il randagismo come concorrente all'allevameto lo trovo raccapricciante: il randagismo è eticamente inaccettabile e una piaga da estinguere non una filiera da promuovere. randagismo significa malessere animale, non una valida alternativa all'allevamento.cmq fa pensare il rpegiudizio espresso su di me, quanto sia frutto di preconcetto: io ho una media di 2 cuccioli anno, 4 di massimo storico(razza bassa prolificità), spendo epr certificazioni sanitarie, esenzione tare mantenimento a superpremium(il massimo in commercio) ecc 8000 euro l'anno, a fronte di un incasso medio di 2000.A volte li tengo i cani quindi a volte l'incasso è 0.le spese sempre quelle(ahimè). i miei soldi rimessi non sono soldi pubblici, ma proprio i miei.chi si occupa di randagismo ha tutte le strtture finanziate dal pubblico ricordiamolo, e si spera che non servano a preservare una piaga eticamente inaccettabile.

da Free Pass 24/08/2009 15.33

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Al sig. Berlato vorrei ricordare che è un deputato della Repubblica Italiana e, come tale, i suoi impegni sono di rappresentanza dell'intera popolazione Italiana e non solo dei suoi elettori. Il suo intervento è veramente di bassa lega (Lega? Mi ricorda qualcosa...) e mette in risalto la sua cinofobia e questo non gli fa certo onore. La difesa degli anziani passa per una fase di educazione dei loro figli o di vigilanza delle istituzioni e non certo danneggiando chi sta tentando di arginare il dramma degli abbandonie del randagismo. Quanto a Free Pass, poteva dircelo subito che era un allevatore. Quante chiacchere sugli animali da lavoro, la salvaguardia...Suvvia, per te il cane è un mezzo per guadagnare. Punto. Nessuno ti vieta di farlo. Ma non dovevi farci tutta questa filippica. Certo che più cani vengono adottati dai canili, meno cani vendi te....Passo e chiudo.

da Amico di Fido 24/08/2009 14.14

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Non credo che esistano dei validi motivi – pratici né politici - per uccidere la base della cinofilia. E' una guerra tra poveri...e i poveri non se li fila nessuno. Concordo con te, l'ho detto più volte, sul fatto che si debba in prima battuta far emergere il sommerso e successivamente fornire i giusti strumenti per far crescere gli operatori interessati. Una volta fatti questi due passi, che ritengo come te essenziali, allora si potrà definire un quadro di regolamentazione che tuteli l'intera categoria. Il fatto che il tavolo tecnico sia “di parte” o “pregiudiziale” è tutto da dimostrare. Nel caso questo fose vero si deve intervenire a gran voce e farsi sentire con gli opportuni criteri che il mondo istituzionale ci mette a disposizione. Io non sono mai stato dalla parte della “politica del no”, ma ritengo che si debbano fare dei confronti volti NON a prevaricare, ma a convincere. I convincimenti si fanno a suon di numeri e dati. Quello che tu hai esposto è un discorso sensato e quindi perché non parlarne direttamente con i referenti del tavolo tecnico con cui hai avuto modo di discutere?

da Claudio Mangini [email protected] 24/08/2009 11.32

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Mangini io non ho mai scritto di anarchia, anzi!! ho fatto esempi ben concreti in senso opposto!! io critico la mentalità classica del voler mettere balzelli inutili e parametri assurdi per conservare lo status quo di chi c'è. e questo, è contro l'interesse della professione e ne ho rilevato le contraddzioni evidenti e già tangibili(ho citato l'emilia romagna con esempi concreti). però nulla, nonostante queste politiche e modi di pensare siano fallimentari e combattano solo chi lavora bene, lasciando intonso l'abusivismo, si persevera sulla via errata, non prendendo a modello i paesi cinofilmente evoluti, forse perchè VOLONTARIAMENTE si vuole assurdamente uccidere la base della cinofilia con regole inadatte: l'amatorialità da cui TUTTI sono partiti (dimenticandoselo). ma così non si elimina la concorrenza sleale degli abusivi., che sono il vero danno!

da free pass 23/08/2009 17.53

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

XFreePass: ok: allora lasciamo stare; continuiamo con l'anarchia. E poi ci lamentiamo della fuga all'estero dei cervelli all'estero. Anche nel settore della ricerca va così; non è soloun fattore economico il loro, ma di tutela della professione. Continuiamo con le approssimazioni e senza regole così le future generazioni potranno ancora dire che siamo il fanalino di cda rispetto agli altri Paesi europei. Mi diaspiace, ma non sono per niente d'accordo alla mancanza di regole. PER MAX: Non conosco i responsabili del tavolo tecnico - a parte uno che ha preso una cantonata colossale (almeno quella conosciuta) su un cane in termini di valutazione - e quindi non mi esprimo, ma come ho espresso l'ideologia in certi amiti non deve esistere. Contano i numeri e le qualità, appunto, tecniche.

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 17.36

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Mangini io non attacco gli animalisti...sono gli animalisti che sostengono a priori l'immoralità dell'allevare e io difendo il mio diritto all'allevare! Voi vi siete rotti degli improvvisati??? dimenticando chiaramente che eravate improvvisati ma non vi siete rotti di chi odia le attività con gli animali (allevamento compreso), non vi siete rotti perchè i patentini li danno gli animalisti e non i professionisti del comportamento, insomma vi scoccia che qualcuno entri in categoria ma non vi rompe chi la categoria la vuole vedere morta...è davvero una strana giungla quella dei cani!!! il Tavolo della martini, ormai l'abbiamo capito parte da presupposti ideologici e non tecnici e andrannoa vanti, "accontentando" in apparenza quelli che si sono rotti, in realtà dando un ulteriore botta al professionismo in primis e favorendo l'abusivismo come effetto collaterale..,. sempre più perplesso.

da Free Pass 23/08/2009 17.06

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Non dimenticare che siamo partiti dal fatto di un "qualcuno" che ci viene a raccontare che sono calati gli abbandoni perchè sono state seguite le indicazioni di quei "tecnici" sui quali tu stesso nutri dei dubbi...

da max 23/08/2009 16.31

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Centra! Sei tu che dici: "In ogni caso, avendo avuto a che fare con l'onorevole Martini, è bene sottolineare che lei si affida ad un comitato tecnico - come sempre succede in ogni Ministero. Il problema è che purtroppo ho avuto a che fare cn un paio di soggetti "tecnici" a cui l'Onorevole Martini si è affidata." Ho delle amicizie personali all'interno di WWF ma ne sono uscito quando mi sono acccorto che la voce dei "Rocco" contava di più di quella dei "Miotto"...

da max 23/08/2009 16.18

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Mah, caro Max...i principi ispirativi di WolfEmergency sono gli stessi, anche se specificatamente dedicati al lupo in Italia. I modi di pensare delle persone vanno rispettati - qualunque questi siano. Io non sono vegano, ma carnivoro ai più alti livelli (che ci devo fare se sono nato uomo?); sono contrario alla caccia non perché il fine è uccidere un animale, anche, ma per diversi altri motivi che hanno sempre a che fare con gli animali. In USA appoggiamo - e siamo appoggiati - da almeno altre 20 associazioni in difesa dei diriti del lupo e daquelle parti il lupo è tornato cacciabile. Abbiamo consociate in tutto il mondo e se alcune volte non siamo pienamente d'accordo con i loro metodi - né loro con i nostri - questo non significa che ne prensiamo le distanze. Con molti animalisti mi sento lontano, con molti altri vicino: il punto di forza è che cerco di lavorare sui punti in comune. LIDA e OPIA, ma anche WWF, LIPU - con le quali abbiamo buttato giù la "comunitaria", hanno i ns stessi obbiettivi e principi ispirativi, ma è il modo di agire che spesso ci differenzia. WolfEmerency è la seconda - qualcuno dice la prima - associazione specifica in merito al lupo nel ns Paese e si allinea a chi ha le stesse basi. Ma questo che c'entra con il post?

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 15.12

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Mangini, ho letto che è il fondatore di “WolfEmergency” che appoggia in Italia LIDA e OIPA in difesa dei diritti degli animali. E qui casca l’asino, anzi il cane!... Non dico che qualche soggetto positivo non possa trovarsi anche in queste associazioni ma io, anche se conoscessi qualche soggetto positivo militante in esse, non appoggerei mai organizzazioni che, lo scrivono loro, propongono un veganismo globale, vogliono l’ abolizione della sperimentazione, credono che ogni privazione di libertà di un animale, anche se a fini educativi, sia contraria al suo diritto di vivere libero nel suo ambiente, predicano che le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali debbano essere rappresentate a livello governativo e che i diritti dell' animale debbano essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo oppure sostengono campagne come: “No alle botticelle”, “No agli allevamenti di animali da pelliccia”, “No ai circhi con animali”, “Fuori i cacciatori da casa nostra”….. Mangini! Vuoi che ci mettiamo a discutere di “come” con questa gente qua?!....

da max 23/08/2009 14.43

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Dovrebbe essere così ma, purtroppo, spesso non lo è (e non parlo per sentito dire). Credo che Free Pass condanni questo...

da max 23/08/2009 14.14

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

...immagino Max. Free Pass ha ragione quando dice che non bisogna avere preconcetti, ma credo che ad ogni tavolo di concertazione questo assioma (ideologia-professione) non ci debba essere, nell'interesse di tutte le parti chiamate in causa. Sono tavoli tecnici che danno poco spazio all'ideologia fine a se stessa, la quale non serve a nessuno; meno che mai agli animali.

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 14.07

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

No! assolutamente! è lecito e condivisibile, solo che, credo che stiate girando intorno al problema senza vederne l’aspetto più importante: serve sicuramente la concertazione per stabilire regole sul “come” allevare, “come” detenere o commerciare e anche sul “come” andare a caccia, perché no?! Solo che per discutere di “come”, prima bisogna escludere tutti quelli che, ideologicamente, radicalizzano la posizione del no. È possibile creare un tavolo per discutere sul “come” andare a caccia, solo con persone che accettino a priori che la caccia esiste e che dovrà esistere sempre, allora si potrà discutere di “come”. Non è possibile discutere di “come” quando uno dei due interlocutori non accetta “l’esistenza” dell’altro, perché, sempre ed in ogni caso, tenterà di realizzare un “come” che sia finalizzato all’estinzione della parte che avversa. E lo stesso vale per l’allevamento, il commercio, ecc. Visto che avete parlato dei tavoli e delle commissioni della Martini, posso dirvi che proprio recentemente, conversando con un alto dirigente di quel Ministero, ho detto che è molto difficile discutere di “come” vendere un cane, con qualcuno che non vorrebbe a priori che i cani si vendessero... Non ho ottenuto risposta…

da max 23/08/2009 14.01

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Perché come al solito c'era chi se ne approfittava...esattamente come adesso. Io difendo semplicemente il mio lavoro Max, come farebbe un qualunque altro lavoratore. Mi sono rotto - anzi: ci siamo rotti (e siamo tanti ti assicuro) degli improvvisati. I loro dani si riflettono su tutta la categoria...e non se ne può più. Quelli non rischiano niete, non rispoindono dei loro errori e se ne fregano delle regole. Proteggerli significa solo una cosa: essere complici. Qui non c'entra nulla l'ideologia, la LAV, e tutto quello che Free Pass ha mirabilmente enunciato nei suoi numerosi post. Gli altri professionisti ed io vogliamo solo difendere il ns lavoro. O vogliamo considerare "talebano" anche questo diritto?

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 13.35

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

é vero!:"Occuparsi di randagismo non signifca avere i requisiti tecnici per educare o allevare cani. Le due cose sono su due piani, e in due mondi, differenti". E allora perchè, dalla 281 in poi, partendo dalla prevenzione del randagismo si è cercato di normare l'allevamento, il commercio e tutte le attività produttive legate agli animali?

da max 23/08/2009 13.29

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

E ci risiamo con gli attacchi agli animalisti...vebbè.Le rispondo: 1) ""circa poi il sueramento di esami, ad una certa soglia può essere anche utile ma se pensate di renderlo obbligatorio per la cucciolata 1"" Risposta: Si 2) "prima va fatto emergere chi opera sugli animali" Rispota: giusto 3) ""un'ordinanza che certifica come esperte onlus animaliste"" Risposta: dipende dalla ONLUS 4) ""occuparsi di randagismo sembra essere abilitante universale per normare educatori e allevatori"" Risposta: E chi l'ha detto? Occuparsi di randagismo non signifca avere i requisiti tecnici per educare o allevare cani. Le due cose sono su due piani, e in due mondi, differenti

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 13.10

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Caro sig Magnini, dal suo punto di vista sar pieno di rpegiudizi ma è pur vero che da qualche tempo, dopo qualche fatto di cronaca ho preso in mano quanto più materiale possibile dell'animalismo, ho letto e mi sono documentato. prima davo mooolto per scontate tante cose, compresa l'aureola di latta, e ho ahimè perfino fatto qualche donazione! sopo aver appreso il ooro credo:MAI PIU'!!circa poi il sueramento di esami, ad una certa soglia può essere anche utile ma se pensate di renderlo obbligatorio per la cucciolata 1, solito modo repressivo. prima va fatto emergere chi opera sugli animali poi incentivata la formazione e resa obbligatoria a x nr di cucciolate (cioè un numero che abbia impatto sufficiente per essere rilevante cinotecnicamente). ma parliamo di nulla: ho citato svizzera e USa perchè sono i modelli proposti dalla Martini e LAV su molti media. CVD: la cinotecnia vuole normarla chi non la capisce o la odia. non può essere positivo. Lei si occupa di educazione giusto? bene un'ordinanza che certifica come esperte onlus animaliste...bhè le sembra sensato?in una situazione non ideologizzata poteva essere una buona occasione er mettere parametri seri per abilitare scuole al rilascio di patentini...col CAVOLO!! patentini a pagamento semiobbligatori da chi proprio non può definirsi qualificato educatore: occuparsi di randagismo sembra essere abilitante universale per normare educatori e allevatori, o prenderne il posto!!

da Free Pass 23/08/2009 12.38

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Diversi lavoratori minacciano il suicidio per la minaccia della perdita del posto di lavoro quindi mancanza del reddito, chi ha fatto il proprio dovere usufruirà delle sovvenzioni, di riffa o di raffa, sempre soldi si ebbono tirar fuori per gli animali a discapito degli umani a limite della sopravvivenza.

da Sparviero 23/08/2009 12.00

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Free Pass, le avevo chiesto cortesemente di non entrare nel merito del mondo venatorio – anche perché potrei farle un elenco infinito di anomalie talebane da parte dei suoi colleghi che mi vorrei risparmiare dal momento che su questo sito sono ospite e non ritengo giusto affrontare su un terreno che non sia davvero neutro, una questione delicata come quella della caccia. In ogni caso lei continua ad avere pregiudizio contro gli animalisti: ogni suo post ne è pieno. Come fa a predicare l'anti pregiudizio se poi per primo ne è pieno? In ogni caso, in me troverà sempre un alleato quando si tratterà di mettere gli allevatori nel tavolo di discussione tecnica: ci mancherebbe altro. Questo era chiaro fin dall'inizio. Io chiedo solo cultura appropriata; niente di più – e un documento che certifichi il superamento di esami tecnici (biologia, riproduzione, chimica, cinognostica, etc). Non vedo cosa ci sia di così scandaloso. Quanto al modello americano stendo un velo pietoso (su quello svizzero anche peggio dal momento che in quel Paese legale mangiare i cani), anche se devo riconoscere che in alcuni settori stanno avanti anni luce (ricerca). Lei ha detto bene: “” è materia seria che non si può trattare con la chiusura verso un ricambio alla base e generazionale per futuri bravi professionisti che solo una corretta amatorialità può formare alla base. ma per fare screening fra amatoriale e abusivo e per indirizzare la categoria bisogna rendere possibili l'emersione e la strtturazione, e nel caso di allevamenti davvero piccoli con cuciolate discontinue una semplice licenza, come si fa in certi paesi. Ci vuole molto? No: basta volerlo e farlo.

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 11.08

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Caro sig Mangini, vede a parte il fatto che nel tavolo del benessere gli allevatori non sono coinvolti. a parte il fatto che in ogni caso le associazioni ecotaleban sono in maggioranza, aparte che chi ha slogan: animal liberation human liberation in nessuno stato a parte l'italia avrebbe diritto a sedere in tavoli istituzionali o ricevere fondi statali. a parte il fatto che so benissimo dei prblm che danno i cacciatori sui fondi(vengo da famiglia di agricoltori oltre che di cacciatori), ma c'è una bella differenza con un bioparco bruciato e altre amenità simili. circa l'allevamento Ricordiamo che il problema oggi è quella di un'eccessiva parentalità nei pool genetici dei cani con tutti i prblm che lei elencava prima. Ebbene il modello americano invocato da LAV-Martini è agghiacciante. lo sa che il tasso medio di COI in razze come l'husky o il PLI (cioè razze medie nuemricamente parlando) passa dal 20 al 35%!?!? non voglio poi esprimermi sulla sterilizzazione precoce e benessere, perchè potrei trascendere.Indirizzare verso un normotipo nella selezione e indirizzare verso la conservazioe di diverse linee di sangue e modelli all'interno del tipo è materia seria che non si può trattare con la chiusura verso un ricambio alla base e generazionale per futuri bravi professionisti che solo una corretta amatorialità può formare alla base. ma per fare screening fra amatoriale e abusivo e per indirizzare la categoria bisogna rendere possibili l'emersione e la strtturazione, e nel caso di allevamenti davvero piccoli con cuciolate discontinue una semplice licenza, come si fa in certi paesi. Qui no, o fai la megastrttura per 3 pechineis o meglio se ti infratti...con tutto il caos che ne consegue: abusivismo, mancanza di indirizzi selettivi, mancanza di categoria strtturata ecc.E la tendenza del signor comitato tecnico animal-talebano è quello di incentivare l'abusivismo proprio con moratorie, parametri di strtturazione assurdi,ed altre azioni tese a distruggere più che a costruire

da Free Pass 23/08/2009 10.35

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

La maggior parte di questo signori non sanno distinguere un'anca da un gomito, e la maggior parte dei casi di aggressività che ho riscontrato sono imputabili alla cattiva gestione – sia sotto il profilo allevatoriale che di relazione con il proprietario. Io adoro il volo come hobby – mi sa che domani monto su un Piper e faccio un giretto. Premetto: non ne ho mai pilotato uno...anche se posso definirmi un ottimo volatore di parapendio. Quanto al discorso sui “telabani” - mi sarebbe piaciuto farle vedere l'arroganza e la saccenza di due cacciatori proprio ieri sul mio terreno. Con l'apertura alle porte c'è solo da farsi il segno della croce...come ogni anno. Questa volta però sono inveleniti perché hanno trovato un bel fondo chiuso e un sacchetto dell'immondizia a loro destinato pieno i cartucce che ho trovato per terra. Le migliaia di euro che potevo spendermi in altro modo le ho dovute investire mio malgrado in squallide reti metalliche per proteggere i miei animali da chi, in modo istituzionalmente talebano – mi permetta – entra nel mio terreno e per una svista mi ammazza un cane da 60mila euro. Poi, come è successo l'anno scorso, i loro cani mi uccidono qualche animale e candidamente ti dicono: “e vabbè...glielo ripago...quanto costerà mai un coniglio” - visto che nemmeno sanno cosa significa addestrare un coniglio per un film in termini di lavoro, tempo con una produzione che mi sarebbe partita da lì a un mese. Sicuramente lei lo troverà un atteggiamento ingiusto o talebano il mio, esattamente come io vedo superficiale e talebano quello dei signori di ieri (che erano quelli dell'anno scorso). Mi dispiace Free Pass: sono entrambi malati di talebanismo e parla con uno che il pregiudizio non ce l'ha su nessun fronte.

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 10.10

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Buongiorno Free Pass, vorrà perdonarmi se ogni tanto do per scontato alcuni concetti in partenza che tenterò di riassumere in questa sede. Il primo ha a che vedere con il comitato tecnico: quando intendo “un comitato tecnico” che si metta al lavoro per istituire un disegno di legge da far successivamente approvare, intendo un comitato che coinvolga TUTTE le parti in causa – allevatori compresi. In ogni trattativa istituzionale si usa questo metodo in modo che NON ci siano pregiudizi o vizi di forma. Io non proporrei una tabula rasa degli allevatori amatoriali, non mi fraintenda, ma una scrematura che può nascere solo dall'avere le basi teoriche e pratiche. I “canifici” non c'entrano, almeno non nel mio contesto iniziale. Quello che io auspico non è una legge mirata alla corretta detenzione degli animali, anche, ma in primis ad una cultura allevatoriale che si può avere solo studiando visto che oggi abbiamo corsi universitari, regionali e quant'altro. La signora che ha un maschio e una femmina di una qualunque razza, magari fratello e sorella, NON deve in alcun modo avere titolo per allevare e mettere in circolazione soggetti che a loro volta si renderanno complici dell'abrutimento della razza stessa e del riempimento dei canili. Quella è antropomorfizzazione! Forse, in fondo, diciamo la stessa cosa; non crede? Non ha nulla a che vedere l'ambiente urbano o meno, ma la cultura e la preparazione di chi si vuol mettere ad allevare. Lei crede davvero che uno si possa svegliare la mattina e inventarsi allevatore solo perché possiede una coppia di cani? Parlare di periodo prenatale, neonatale, imprinting (impregnazione) e inizio della fase di socializzazione, passando per tutti i fattori del mantenimento della razza (carattere, attitudine, etc) è un linguaggio pressoché sconosciuto alla maggior parte degli amatoriali. Sa quante volte ho visto deficit sotto il profilo delle basi elementari di allevamento? Nessun mestiere si improvvisa, meno che mai quando si ha a che veder

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 10.09

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Con la differenza che quando l'estremismo animalista (cfr blitz vari, incendi ecc. che i cacciatri non mi risulta facciano) viene giudicato/raccontato/tutelato/o censurato dai media comesimpatici atti folkloristici talvolta un pò eccessivi, indirizzando l'opinione pubblica a minimizzare, e quando gli animalisti danno cifre assurde senza dimostrare le fonti, fanno proclami anche di palese intolleranza o altro viene dato loro il massimo credito per fede o meglio perchè si sono autoproclamati santi e intoccabili, con la loro aureola di latta. no mi spiace il piano non è lo stesso. Io vorrei vedere i medesimi controlli fatti ad allevamenti e campi di addestramento nelle loro onlus sopratutto quelle che trattano di staffette. è recente la notizia del cane staffettato e bloccato a forlì completamente privo di documenti. l'ordinanza sul chip della martini vale per tutti ma no per chi è dotato di aureola??? mi apsetto invece che prima o poi facciano un servizio sulle loro eroiche attività di staffettaggio, più che un controllo serio sulle attività. tutti devono rispettare le leggi, una piccola deroga se hai l'aureola?!? il benessere sembra essere un fatto ideologico e non tecnico e già anche questo non è una buona cosa per i cani in primis ma anche per le persone. No questa combinazione Martini-animalisti è davvero pessima e deludente. Io mi aspettavo ben altro: mi aspettavo una strtturazione di una filiera del benessere e un campo libero da pregiudizi che potesse permettere qualcosa di davvero nuovo...in italia, ma davvero consolidato in paesi con cinofilie evolute.E tali paesi sono qeulli che hanno una filiera di allevamento completa e snella, e guarda un pò, poco o niente randagismo.Qui invece si pensa a far fuori l'amatoriale ed altre speculazioni e particolarismi assurdi, intanto che si fanno normative per rendere difficile/impossibile allevare in forma NON intensiva.E l'abusivismo prospera e prospera il randagismo e chi sul malessere vive. no comment

da Free Pass 23/08/2009 9.46

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Buongiorno Max, non è proprio così: io ne sono l'esempio. Le mie battaglie anti caccia non si svolgono mai con la "pressione" o con l'ostinazione di voler convinvecere a tutti i costi il prossimo. Uso gli strumenti istituzionali, ma fino ad un certo punto. Come espresso più volte, credo che l'attività venatoria sia un fattore culturale e di tradizione: esaurite le generazioni si estinguerà da sola senza necessariamente interromperla per legge. Ci sono tempi e modi nella storia dell'umanità di cui bisogna tenere conto. La bagarre che è nata sull'altro post in merito al DDL del Senatore Orsi è fuori luogo e davvero raccapricciante per l'uso dei termini e dei modi. Gli attacchi frontali di quel livello, e la maleducazione che vi si trova da entrambi i lati è completamente fuori controllo e "talebana" da ogni fronte. Il cacciatore vuol convincere l'animalista che ha un istinto "predatorio umano" ergendosi a paladino della protezione e gestione faunistica, mentre l'animalista vuol convincere il cacciatore di nascondere in se un istinto omicidio che devasta il pianeta. Credo che entrambi gli schieramenti vadano ridimensionati, partendo proprio dei preconcetti di partenza. Ritengo che nessuno dei due schieramenti possa giudicarsi vicendevolmente, visto che uno ritiene di essere "migliore" dell'altro senza alcuna forma di dialogo o punti di incontro. C'è un largo uso di pregiudizi e di attacchi gratuiti davvero squallidi e sterili; mi riesce difficile credere che l'estremismo non sia da entrambi i lati

da Claudio Mangini [email protected] 23/08/2009 9.29

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Caro sig. Magnini, come ho già scritto io auspicavo finalmente un'apertura per normare il settore in maniera equa e con competenza. non sono mai stato un anarchico. però i modelli culturali che si vanno prendendo dal comitato tecnico martiano animalista è quello di tipo svizzero: paese cinofilmente e allevatorialmente ZERO per cultura tradizione ecc. Le ricordo che in scandinavia e inghilterra è possibile seguendo deterimanti parametri(non limiti) allevare in zona urbana ed è possibile sviluppare in maniera snella ed efficiente strutture di piccolo e medio cabotaggio, e questo a vantaggio dei cani e degli umani. in italia con le attuali pressioni repressive, per non scrivere di peggio, anche i piccolo dovrebbe strtturarsi da canificio. la pressione è fare macrostrtture, sostenibili solo da economie di sfruttamento intensivo della'naimel:anche le proposte di riforma 281 degli animalisti al governo rpemono per formulazioni che spingano all'allevamento intensivo nel cane, nella speranza di rendere quanto più impossibile l'allevamento canino. sembra una contraddizione ma come già spiegato non lo è. In italia quando si parla di regole spesso ci si sente bravi ad inventare limiti e requisiti assurdi e insostenibili che tutto fanno meno che raggiungere obiettivi di benessere in primis, e sopratutto a contatto della realtà posono solo essere disattevi fomentando l'abusivismo. questa è la dura realtà di settore.Le ricordo che la LAV attualmente quella più vicina pare al sottosegretario, ha più volta proposto una moratoria delle vendite di TUTTI i cani per risolvere il randagismo..dimenticando che il randagismo è gestionalmente monopolio loro e che riguarda al 90% meticcioni e non i cani di razza e quindi gli allevamento. Amnesia ricorrente che confonde le acque.La moratoria inolte non è un semplice divieto ma implica condanna morale(sempre per l'assioma: allevamento:maltrattamento).E quindi qeusto comitato tecnico pregiudizionalmente contrario ci dovrebbe normare in meglio?!

da Free Pass 23/08/2009 0.47

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

In definitiva sig. Magnini, io ero in prima fila e auspicavo nella politica della Lega del "fare e fare bene" una porta per normare CORRETTAMENTE questa giungla. ma per fare questo di certo bisogna essere liberi da pregiudizi. Normare le categorie che si odiano, come fine non ha la tutela degli animali ma rendere più difficoltosa possibile l'esistenza di un settore. pregiudizi che io credevo NON esistessero nella lega, perchè pregiudizi legati agli urbani salottieri, ben pensanti e perbenisti(quando non sono estremisti che incediano bioparchi a torino ecc.). Ma tant'è la Lega forse è meno rurale di quel che mi sembrava..non so, spero di essermi sbaglaito. Certo è che piuttosto che un peggioramento per addestratori-allevatori-cacciatori e cinofili, preferisco che l'on Martini non normi nulla, sperando che il prossimo non abbia ideologie da soddisfare, ma un vero desiderio di tutela degli animali e del settore. I parametri esteri da "copiare" o da cui trarre ispirazione non mancano, manca solo una vera cultura di settore da parte di chi lo dovrebbe regolamentare. Creare una filiera dove sia possibile emergere dal piccolo al grande favorisce l'impresa, favorisce l'amatorialità, sfavorisce chi lavora male e gli abusivi...ma sfavoricsce anche chi vuole identificare allevamento-con sfruttamento/maltrattamneto degli animali. Una filiera del benessere che solo caccia e cinofilia può creare,sfavorisce la filiera del malessere, e chi nel malessere trova cariche, tavoli audience , fondi pubblici e ragione di esistere.Ma Anche la situazione della ns giunga cinofila è un'anomalia tutta italiana che non ha eguali altrove...per fortuna!

da Free Pass 22/08/2009 18.24

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Circa le domande che lei fa: Strtturarsi ai medio-piccoli non conviene/non è possibile. e più le leggi sono di una certa matrice ideologica e meno è possibile e non per tutela del benessere.quando tu hai regolamenti che impongono a nessun titolo allevare in città, e sopra 3 femmine intere(emilia romagna), senza guardare a taglie ed esigenze interpecifiche, una strttura con fosse, cemento ecc, ovviamente onerosissima ed ad alto impatto ambientale quancosa non quadra. prendiamo un classico caso: signora con 5 pechinesi(3 femmine 2 machi), ben tenuti, i tatini di casa, 2 cucciolate l'anno. li mette facilmente nel 740/730. però con tali regole per essere autorizzata a detenere i suoi cani:-dovrebbe andare a vivere su un eremo, - dovrebbe fare il suo ecomostro di cemento per 5 pechinesi inquinando sommamente e spendendo cose assurde. oppure può rimanere abusiva. Quando gli abusivi per legge sono questi casi, i veri abusivi prosperano e fanno danni ad amatoriali e professionisti, e i controlli vanno nel caos, ovviamente , epr che non si sa più chi è veramente abusivo e chi no. cosa devno fare? sequestrare per maltrattamneto 3 amati pechinesi alla signora in centro a bologna perchè fuori regola o far finta di niente? sono regole che NON esistono in Europa e nei paesi con cinofilie evolute. infatti gli allevamenti di ogni fascia NON hanno problemi ad emergere e per tanto gli abusivi hanno problemi a nascondersi laddove il caos manca. Ma a mio avviso l'on Martini con il suo comitato tecnico non può certo incentivare una buona filiera del settore...ma anzi, se possibile peggiorare la giungla.Per la prima volta da anni alle regionali non so cosa votare, poichè la fiducia nella lega era,fu, massima prima di vedere chi odia la caccia e la cinofilia al potere.caccia,allevamento ecc sono i valori della terra e della ruralità in cui la lega si identificava. e mi ritrovo una bionda salottiera urbana con cane col capottino, e ideologhi vari come amici. che delusione cosmica!

da Free Pass 22/08/2009 18.13

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Circa gli ecotaleban(mi permetta di chiamarli così perchè ho i caratteri contati).E' carina la battuta sul pregiudizio, però le do il mio punto di vista (ovvero la invito a guardare la cosa dalla mia finestra).io vengo da una famiglia di cacciatori da generazioni(fermatoiri, segugisti,cerca,semrpe caccia col cane).i cacciatori, nei loro modi spartani e coi loro spartani cani amano gli animali, e amano moltissimo l'ambiente che tutelano nel vero e più profondo senso del termine.Un cacciatore nn potrà mai essere animalista.Vede qui c'è già una discriminante che esclude l'amore che non è conforme all'ideologia. Animalista è ideologia,non amore. L'animalista deve strtturare ilsuo pensiero su dei dogmi e deve combattere delle categorie di eprsone e non riconoscerne a nessun titolo l'amore per gli animali e l'ambiente, perchè concetto ad esclusivo appannaggio di chi si rifà a tale ideologia. un allevatore, un cacciatore per pregiudizio e preconcetto devono sovrapporsi all'idea di non amore degli animali, sfruttamento, o addirittura maltrattamento. questo non è amore per gli animali è strtturare un movimento ideologico in cui io non mi ritrovo assolutamente. quindi non amo gli animali perchè non animalista?L'amore per gli animali è ben altra cosa rispetto a qeusto mero sfruttamento ideologico di essi, me lo lasci scrivere!

da Free Pass 22/08/2009 17.59

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Carissimo sig Magnini, Lei non ha idea della gioia, da voto storico leghista, nel vedere i 2 settori coinvolti nel settore cane avere 2 leghisti...perchè il presupposto era, o meglio fu, quello di avere finalmente una regoametazione della "giungla"(io la definisco peggio mi creda!) che è questo settore. Ma le regole devono essere fatte per strtturare un percorso di crescita dove, essendo questo un settore particolare(mi riferisco all'allevamento in specie), bisognerebbe AIUTARE la presenza di operatori amatoriali, semiprof e professionali di qualità. Di gente in regola fiscalmetne oggi come oggi ce n'è di pìù di quanto si creda...il problema sono le strtture e le regolamentazioni assurde, atte a mantenere più fuorilegge possibili e a produrre più strtture possibili inquinanti ed ad alto impatto ambientale, con benessere relativo(strtture ammortizzabili soo in format canificio sostanzialmente).Questa è un'anomalia tutta italiana che non esiste in altri paesi, dove è semplice strtturarsi ad alto benessere in forme piccole e medie, favorendo emersione e controllo. Il ns sistema, basato su parametri assurdi e repressivi, premia chi si nascondo e seleziona chi è in grado di fare l'abusivo. E' impossibile o quasi, ad oggi che un professionista sia diventato tale senza aver fatto "l'abusivo" di intemrezzo. Questo è dal mio punto di vista terribile anche a livello educativo. Tant'è il risveglio peggiore l'ho avuto con la Martini, che porta avanti animalisti che possono solo peggiorare, a mio avviso, la situaizone già precaria, visto le ideologie di odio e gli interessi di parte di cui sono portatori. Chi trova nel malessere motivo di esistenza in tavoli, soldi pubblici ecc. non può avere interesse a che il malessere cessi realmente, poichè cesserebbe anche il motivo di esistere.Allevare è e potrebbe essere la filiera del benessere, per questo, forse, viene così avversata una corretta strtturazione del sistema Allevamento.

da Free Pass 22/08/2009 17.44

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Credo che oggi, con tutti gli strumenti a disposizione, sia quello che manca: gambe in spalla e pedalare...e tanta passione. Tanta al punto tale che ti basta anche il misero stipendio, i turni di lavoro massacranti., la fatica fisica, l'alienazione sociale che ti voleva “yuppies” e non “agricoltore”. E le dirò una cosa: NON ho mai rinnegato nulla del mio passato, nemmeno gli errori, ma se non ci fossero state quelle le basi non so davvero se avrei mai concluso qualcosa di buono nella vita. Cordialmente

da Claudio Mangini [email protected] 22/08/2009 17.33

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Lei definisce gli animalisti degli “inguaribili ideologici talebani” (se ho capito bene il suo pensiero) - oltretutto viziati da stereotipi e preconcetti contro chi non la pensa come loro. Che dirle? E' un suo personale pensiero frutto però di un probabile preconcetto di partenza; mi permetta la malizia. Personalmente mi ritengo animalista per il semplice fatto di rispettare, amare e garantire benessere non solo ai miei animali, ma agli animali in genere – almeno quelli che conosco come le mie tasche. Certo: esistono gli eccessi, le schegge impazzite; come in ogni ambito umano del resto, ma non mi ritengo un talebano o un figlio di una “casta conservatrice” di vecchio stampo. Assolutamente. Molti dei miei colleghi si scandalizzano perché il mio più caro amico è un simpatico anziano cacciatore, ma sapesse quante cose ho imparato da lui. La nostra inossidabile amicizia è nata sui punti in comune, non certo su quello che ci divide, e lo reputo una delle persone più formidabili che abbia mai conosciuto. Il fatto che sia un cacciatore – capo di una squadra di cinghialai tra l'altro – è solo un dettaglio: io guardo all'uomo e a quello che mi ha trasmesso in tanti anni sotto il profilo umano ed esperienziale. Ricordo bene i miei inizi Free Pass: eccome se li ricordo – anche con nostalgia. All'epoca non c'erano libri, né internet e non era affatto facile reperire indirizzi utili di persone con cui cominciare o imparare (sia con i cani che con i rapaci; con i cavalli e peggio ancora con i lupi). Cosa si faceva quindi? Si lavorava sodo partendo dalla pulizia dei box e si stava in silenzio ad ascoltare chi ne sapeva più di me; le basi del “mettersi in discussione”, della disciplina e del metodo. Non si partiva quindi per “amatorietà” come lei lo ha definito, ma per un vero e proprio lavoro. All'epoca c'erano le aziende agricole che ti sottopagavano ed è lì che ho cominciato in Maremma. Credo che oggi, con tutti gli strumenti a disposizione, sia quello che manca: gambe in s

da Claudio Mangini [email protected] 22/08/2009 17.32

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

p.s. io sono uno di quegli hobbisti, che lei definisce "ignoranti" e "piaga" per pregiudizio(secondo me, ovviamente, e glielo dico con la massima cortesia possibile).Ricordo che eccetto quelli che l'hanno ricevuto in eredità TUTTI i professionisti sono partiti da amatoriali, nessuno escluso.quindi sono stati tutti "piaga","disonesti" e altre cose che si attribuisce a chi è hobbista per pregiudizio perchè si sovrappone l'immagine di abusivo.Ma è nella natura umana, una volta raggiunta una certa solidità nella professione dimenticarsi delle origini e invocare la "serrata dei ranghi" nel tentativo di creare piccoli monopoli.detto questo, Le dico che eliminare l'hobbista con regole assurde non significa eliminare l'abusivo(che se ne impippa di qualsiasi regola e quindi poca importanza hanno queste ultime) ma significa togliere ricambio e pluralità nel settore e impoverrirlo di futuri NUOVI professionisti del domani. Le ricordo che l'amatoriale(non l'abusivo) spende in benessere più e meglio di un professionista che i conti volere o volare li deve far tornare(e nulla c'è di male in questo). Io come amatoriale parto già in rosso e poco mi imprta di finire più in rosso di 1 o 2(persi per persi...). Gli animalisti non combattono gli abusivi, ma combattono(furbamente) gli amatoriali trovando buona spalla in miopi professionisti. Ricordo inoltre che le proposte animaliste in benessere tendono sempre a favorire parametri da canifici e lo sfavorire strtture piccole di qualità e vero benessere nel pet. Questo a mio avviso per 2 motivi: 1) conoscono nel loro immaginario solo i canifici(povero di scienza e ricco di fantascenza orror),2)l'esistenza dell'allevamento di qaulità professionale e amatoriale rende falsi i loro pregiudizi in materia di allevamento, pertanto favoriscono le relatà che confermano le loro ideologie. Meccanismi già noti e studiati in altre ideologie da cui l'animalismo trae radice culturale.Animalista non è amare gli animali, ma identificarsi in ideologie

da Free Pass 22/08/2009 16.43

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Caro sig Claudio Magni, il problema è che a mio avviso essere gente di animali è l'esatto opposto che essere animalista. Gli animalisti si incarnano in una ideologia totalitarista, talvolta vandalica, spesso intollerante che odia ogni forma di lavoro fatto con gli anmali (animal liberation human liberation, motti sempre più noti). L'on Martini ha, purtroppo da elettore leghista lo devo ammettere, portato avanti questo confondendo ideologia per sceinza. Non basta definirsi come comitato tecnico per esserlo quando più che ragione si portano pregiudizi.Conosco bene la realtà del Tarec, che andrebbe valorizzata per moltissimi aspetti, ma una legislazione che nasce sotto una guida ideologizzata che è quel comitato tecnico(che ormai ben consociamo) ebbene, è l'esatto opposto per ascoltare, capire comrpendere e ben indirizzare il settore del pet, tanto più dare sbocco a chi ben si qualifica. I patentini dati agli animalisti cosa altro significano se non questo? lei parla con sommo dispregio degli hobbisti dell'allevamento. che referenzialità hanno gli animalisti, staffettari che fanno magari le guardie ecozoofile odiando già con pregiudizio chi opera nel settore animale? il rpesuposto è ideologico e non scientifico e come tale non può avere un buon risvolto nel settore.

da Free Pass 22/08/2009 15.52

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

In ogni casa, avendo avuto a che fare con l'onorevole Martini, è bene sottolineare che lei si affida ad un comitato tecnico - come sempre succede in ogni Ministero. Il problema è che purtroppo ho avuto a che fare cn un paio di soggetti "tecnici" a cui l'Onorevole Martini si è affidata. Lungi da me ogni accusa o giudizio; resta un mio pensiero personale.

da Claudio Mangini [email protected] 22/08/2009 14.59

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Buongiorno Free Pass, sinceramente non ho capito molto il suo post, ma per far prima le dico come la vedo. Per "selezione feroce", intendo una schiera di professionisti che abbiano gli strumenti adatti - i cosiddetti numeri - per poter esercitare qusta professione, cme accade per altri settori (avvocati, medici, etc.). Il valore sociale del cane è molto cambiato dagli anni sessanta in poi e la cinofili italiana è ancora rimasta in larga pare ancorata a vecchi metodi e punti da cui non si smuove. Il danno maggiore però, lo fanno gli hobbysti: quelli che hanno letto un paio di libri, aprono un campo di addestramento e fanno più danni della grandine - allo stesso livello degli allevatori amatoriali (che se gli vai a chiedere cosè una selezione o un'interline non sanno risponderti). Una legge che regolamenti questa professione è quindi più che mai auspicabile, perché separa l'hobbysta dal professionista, il quale h nozioni di biologia, di filosofia, di coach training zooantropologico, di cinognostica e di tutto quello che concerne il benessere e la salute dei cani. Basti pensare che la Facoltà alla quale è accreditato il mio campo (Veterinaria di Pisa - TACREC) obbliga i laureandi ad un tirocinio c/o una struttura accreditata di 90 ore prima di fare la tesi (laurea di tre anni). Gli hobbisty NON seguono regole, NON pagano tasse, NON hanno un'assicurazione, NON hanno le strutture a norma salvo rarissimi e sparuti casi. E' l'ora di finirla; e questa è la posizione che la maggior parte dei cinofili professionisti hanno. Cosa c'entri l'animalismo in tutto questo sinceramente non lo capisco. Credo che sia abbastanza fisiologico che la persona di cani sia un animalista. Forse è lo stereotipo dell'animalista che dovrebbe essere rivisto; il quale DEVE saper discernere il lato animale da quello umano. E' in questo contesto errato, infatti, che nasce l'antropomorfismo.

da Claudio Mangini [email protected] 22/08/2009 14.21

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Concordo in pieno con quanto scritto da Free Pass

da max 22/08/2009 14.11

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Perchè l'appoggio che lei da caro sig Claudio Magni, lo da a chi i cani e gli umani li antormorfizza e li ideologizza profondamente e quindi una legge con questi presupposti può solo selezionare e valorizzare gli operatori più dannosi o esere una legge che più che alla tutela del'animale pensa a mettere parametri tali da rendere impossible il sopravvivere di una categoria..che non si appoggi agli animalisti! Le ricordo che tutte le ordinanze fatte dal sotosegretario sonot ese più che alla tutela degli animali a dare potere agli animalisti e a punire gli operatori del settore. i patentini secondo la Martini li fanno gli a nimalisti! secondo lei è un tendere a creare professionisti "seri" che NON umanizzano nè idelogizzano i cani? con questi presupposti, una legge in materia non può che essere pessima

da Free Pass 22/08/2009 7.52

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

x Silvano b. Lei scrive: ""Trovo in Lei molta verità e coraggio là dove ci dice : " auspico una feroce selezione degli operatori chiamati a svolgere il delicato compito di fare corretta cultura cinofila nel nostro Paese ". Credo si riferisse al vero bene animale e non alla distratta, superficiale, utilitaristica e quasi sacrilega visione della sua umanizzazione solo per nostro piacere. Per poi nascondersi sotto la parola amore."" Certamente si caro Silvano. L'antropomorfizazione è uno dei peggiori responsabili di varie patologie cinofile - e non solo cinofile. I cani sono cani, gli uomini sono uomini. Con questo non intendo parlare in senso dispregiativo di uno o dell'altro, ma di una verità etologica che, nel bene o nel male, ci contraddistingue e ci divide. Personalmente devo la mia vita ai cani e ai miei animali: senza di loro non sarei nessuno e non avrei nulla, ma questo non giustifica una loro gestione umana. La feroce selezione che auspico in materia è riferita alla categoria degli educatori, addestratori e comportamentisti. Una vera e propria giungla anarchica di improvvisati egocentrici senza regole che, insieme ad una gestione antropomorfica degli animali d'affezione, crea molti danni ai nostri cani; danni che poi la collettività è costretta a pagare. Non vedo perché, infatti, il mio appoggio ad un'auspicabile legge che regolamenti e disciplini l'attività allevatoriale e quella educativa, sia vista dai miei colleghi come un "problema". Sostenere una serie di esami SERI non dovrebbe essee un problema per chi si professa "esperto". Un car saluto a tutti e grazie per l'ospitalità.

da Claudio Mangini [email protected] 21/08/2009 20.55

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Non è proprio come credi caro Etrusco! In realtà gli animalisti esaltati sono numericamente molto meno significativi di quello che vorrebbero far credere, tuttavia esiste un ristretto gruppo tra di loro che ha saputo crearsi una notevole solidità economica e mettere proprie pedine in diversi posti chiave, in modo da poter andare spesso in televisione e sui giornali. Io penso che alcuni politici cavalchino o meno le istanze animaliste, solo per il ritorno pubblicitario positivo o negativo che queste scelte possono comportare...

da max 21/08/2009 19.23

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

bene i cani, bene la salute dei cani, bene volergli bene, affettuosamente. ma i cani sono cani. Umanizzarli significa disumanizzare l'uomo. cosa che purtroppo succede sempre più spesso. La Martini, come la Brambilla, sembra che non brillino per i risultati collegati al loro ruolo primario (salute e turismo). Meglio per loro coltivare i piccoli ma produttivi orticelli dell'animalismo. In ogni caso, come si vede non è questione di brambilla, martini, frattini e frattaglie, pecorai e delle sete. il fatto è che se questi ci marciano, c'è un elettorato diffuso che li segue, a destra come a sinistra. Mettiamocelo in testa. e se non ci attrezziamo culturalmente, sarà sempre peggio. Le polemiche viete, anche fra di noi, possono rendere ai vari capibastone (politici e/o dirigenti venatori), ma alla caccia e ai cacciatori fanno danni. Ingenti.

da etrusco 21/08/2009 11.05

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Se avete notato, Berlusconi non ha mai affrontato temi come la caccia o altri connessi agli animali: è evidente che li considera temi "a rischio", cioè in grado di spostare un certo numero di voti. Credo sarebbe opportuno che i "nostri" politici, anche facendosi forza dei risultati delle ultime elezioni europee dove i candidati sono stati eletti con le preferenze e non perchè collocati in lista in una certa posizione dalle segreteria, dovrebbero fargli notare quali siano effettivamente le posizioni condivise da più cittadini.

da max 21/08/2009 9.25

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Neutro se sono Yes man, come tu supponi, vuol dire che sono li perchè NON hanno un pensiero da esprimere e di cui tenere considerazione!!!

da Free Pass 20/08/2009 19.28

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Se devo risponderti onestamente Baghy credo che la Brambilla, Frattini e tanti altri siano dei fedelissimi di Berlusconi nel senso che vanno benissimo al premier perchè mai lo contraddirebbero. Il fatto è che per questo occupano posizioni molto importanti ed è difficile se non impensabile che il loro pensiero non venga tenuto in considerazione, sicuramente più di quello di Berlato

da neutro 20/08/2009 18.36

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Che ci siano personaggi politici influenti che non possono vedere Sergio Berlato caro neutro non è una novità, anzi, ma non lo possono vedere perchè lo temono politicamente ed hanno paura di essere scalzati dal loro posticino. Della Brambilla è meglio non parlarne ci sono già abbastanza dicerie in giro, ma ti si potrebbe chiedere, cosa ha fatto politicamente per meritarsi di essere nominata ministro del governo Berlusconi? Baghy

da Baghy 20/08/2009 17.46

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Grazie Ninohunter!! Caro Neutro, io invece ho votato lega pensando di NON votare verdi o sinistra in generale.Ho paura di essermi sbagliato...tutta la sinistra è all'opposizione eccetto quella che governa con la Martini!!Se avessi voluto votare verdi lo avrei fatto no? pensavo che il verde lega fosse un tono diverso da quello Sx, e ho ancora fiducia che sia così. Se l'on Berlato è a sfavore delle politiche sui Pet perchè non condivide la Brambilla &co allora l'on Berlato ha ragione perchè gli urbani salottieri populisti animalisti non tutelano gli animali ma la loro ideologia, esattamente con le stesse pecche/ipocrisie/intolleranze dei radical-populisti-intellettual-chic che ha distrutto la genuinità della Sx(sono di una regione tradizionalmente rossa e conosco bene i populisti del caviale). Ebbene anche la lega e il PDL come dice l'on Berlato ha i germi per arrivare a perdere genuinità veridicità e rispetto della gente, del popolo e delle tradzioni e degli animali che proprio la Lega si elegge a difensore!si perchè animalismo vuol dire usare gli animali per odiare le persone in un neo fondamentalismo religioso-salottiero-snob. Forza ZAIA!!! io ho votato per l'amore della terra, gli animali e la cultura delle genti che in essi si cela!!!

da Free Pass 20/08/2009 17.44

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

non entro nel merito della questione caccia perchè non me ne intendo e giustamente non mi permetto di esprimere giudizi in proposito (scusate se sono entrato in un sito che non mi appartiene), entro invece nel merito della questione Berlato perchè fa parte del mio partito (sono entrato per questo). Vi assicuro che è una persona piena di livore ogniqualvolta qualcuno si permette di parlare o fare una qualsiasi cosa o poposta in favore degli animali da affezione e non..e per questo dovrebbe sapere di essere odiato da molti anche all'interno del PDL dove vi garantisco che una gran parte di personaggi più influenti di lui (non solo la Brambilla..)non lo può vedere. Scusate non disturbo più saluti

da neutro 20/08/2009 17.23

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Caro Neutro, per me ha risposto, e meglio non avrei potuto fare, in modo più che esauriente, logico e soprattutto pacatio Free Pass, che ringrazio e stringo fortemente la mano.A lei un consiglio: rifletta bene prima di agire, la rabbia non è certo una buona consigliera. U cordiale saluto. Nino

da [email protected] 20/08/2009 17.02

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Neutro, un sottosegretario ha come fine ultimo obbligare gli albergatori ad accettare il cane di sua madre? non ho parole!! anche io vado in vacanza coi MIEI cani (più di uno il che è complicato) e vado laddove sono accettati. le imprese possono scegliere che tipo di clietela vogliono in un libero mercato: con cane e senza cane. La mancanza di sensibilità di cui lei accusa l'on Berlato è chiaro frutto di PREGIUDIZIO. è chiaro che la libera scelta e tolleranza non credo appartengano a fondamentalismi ideologici, il pregiudizio si. Neutro ricorda anche che cacciatori e cani hanno rapporti più spartani di quelli esibiti dagli urbani, ma certamente più veri e rispettosi dell'animale, eprchè entrambi adorano tornare a casa dopo una giornata faticosa, lunga, scomoda ma bellissima di caccia a contatto VERO con l'ambiente.sono i cacciatori che preservano l'ambiente, non coloro solo molto bravi a correre davanti alle telecamere con slogan populisti! Se mai un animalista si perdesse in un bosco(sempre che per boschi vada eh!!), dovrebbe attendere un cacciatore, categoria spesso chiamata in aiuto per la profonda conoscenza del territorio che guarda un pò certi ideologi non hanno, visto che non passano il loro tempo a contatto con la natura!!!

da Free Pass 20/08/2009 15.17

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

X NINOHUNTER: caro ninohunter lei parla di salute pubblica per le persone. Mia madre,oramai anziana, vive da anni con il suo cane. Lei crede che sarebbe così dannoso per la sua salute avere l'opportunità di portare con se il proprio animale domestico qualora dovesse recarsi in una struttura alberghiera? ..naturalmente non mi aspetto una risposta dall'on.Berlato perchè sono sensibilità che lui non potrà mai capire..

da neutro 20/08/2009 14.02

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

X l'on. Berlato. Vede, onorevole, quando dice cose sacrosantamente giuste, io condivido in pieno le sue idee. Un sottosegretario alla salute, che sia la Martini o qualunque altro, a mio insignificante parere (lo dico perché ho sempre detto che non mi intendo di politica e non voglio intendermene – checche ne dica Massimo Zaratin -), lo è per la salute pubblica, ossia per gli esseri umani, insomma, perché tutti lo capiscano, per le persone e non per gli animali. A scanzo di equivoci, comunque, voglio precisare che anche gli animali devono essere assistiti e curati, ma non credo proprio dal Ministero della Salute, ma piuttosto da Istituzioni a ciò preposte. Ma crede, onorevole che la Martini si lasci minimamente scalfire dalle sue giuste considerazioni? Io credo proprio di no . Cordiali saluti. Nino

da [email protected] 20/08/2009 11.52

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Si il cane ha il cappottino come i cani di tutti quegli urbani che necessitano i umanzzare il cane. Amare il cane per quello che è e comprenderlo nella sua integrità è difficile e ci vuole profondità d'animo e sincerità nei confronti dell'anmale. un toy umanizzato permette di esibire sentimenti ecc. la differenza fra sostenza e apparenza. Cmq umanizzare i cani è una violenza che i cani nella società dominata da queste ideologie devono imparare a sopportare. Umanizzare i cani vuol dire non comprenderli e negare la loro natura, identità e necessità

da Free Pass 20/08/2009 11.31

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Sbaglio o il canino della Sig. Martini ha una specie di cappottino? e questo sarebbe il benessere animale? un po come un Siberian husky a pantelleria.

da Ciro 20/08/2009 10.57

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Buongiorno Sig. Claudio. Trovo in Lei molta verità e coraggio là dove ci dice : " auspico una feroce selezione degli operatori chiamati a svolgere il delicato compito di fare corretta cultura cinofila nel nostro Paese ". Credo si riferisse al vero bene animale e non alla distratta, superficiale, utilitaristica e quasi sacrilega visione della sua umanizzazione solo per nostro piacere. Per poi nascondersi sotto la parola amore. Un saluto.

da Silvano B. 20/08/2009 10.47

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

x free pass: quello che lei chiama 'preconcetto ideologico' a casa mia si chiama 'cultura, rispetto per il diritto alla vita di tutti gli esseri viventi, rispetto per la natura ed il suo ambiente; in una parola:l'EVOLUZIONE dell'uomo. Purtroppo c'è ancora tanta strada da percorrere.

da w la martini 20/08/2009 10.15

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Bekea hai perfetamente ragione!! La Martini applica tutti quei preconcetti tipici di chi è nato vissuto in città. Storicamente l'animalismo e tutte quelle altre forme di ideologie connesse all'ambiente non nascono negli ambienti rurali(e ci mancherebbe!!) ma nei centri delle città, specie metropoli alienanti. Nessuno che abbia davvero passato la vita a contatto con gli animali e l'ambiente potrebbe mai rapportarsi con esso in quel modo.Questi urbani fanno ordinanze ecc. in base a come immaginano debbano essere animali e ambiente. Spesso ne hanno una visione romantica ma mai reale. Scientificamente spesso vengono supportati da gente che teorizza esattamente come loro, ma che non ha passato un minuto dietro il sedere di una vacca!

da Free Pass 20/08/2009 8.47

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

On.Berlato lei quanto spende o da in beneficienza del suo lautissimo stipendio per politiche sociali a favore di anziani e minori? Tra i tanti soldi che realmente vengono sperperati in politica c'è qualcuno che ha anche il coraggio di dire che quelli utilizzati per la lodevolissima iniziativa della Martini siano usati male. Roba da non credere...

da neutro 20/08/2009 2.03

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

On Martini venga a vivere in campagna,solo allora capirà la differenza fra uomo(persona)e il mondo animale.Il suo modo di ragionare è tipico di chi è nato e vissuto in città e non sa distinguere la differenza e i bisogni delle varie realtà :umana e animale. SI SVEGLI. C'è differenza fra uomo e mondo animale.

da bekea 20/08/2009 1.32

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Mi scusi on.Berlato ma il suo commento è di un patetico senza precedenti. Tova così negativa la proposta della Martini di poter permettere a chi lo possiede di portare in vacanza il proprio animale d'affezione? Spero le sia scappata altrimenti sarebbe un pò grave... Brava Francesca!!

da neutro 20/08/2009 1.27

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Ma bravi i cacciatori che... sparano contro la Martini, l'unica che finora ha fatto qualcosa di reale per gli animali. Il commento di Max è nauseante, e chi afferma che dovrebbe essere il governo a non far abbandonare gli anziani, rispondo: e i figli di questi anziani che li abbandonano dove sono? a farsi le vacanze spensierate? Stessero a casa coi loro vecchi, che coi loro sacrifici hanno permesso che possano fare le vacanze!

da Una fan di francesca martini. 19/08/2009 23.06

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Esprimo stima per l'operato del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, ma ritengo che sia ingiusto far rivendicare ad un gruppo cinofilo veronese questa iniziativa, dal momento che decine - se non centinaia di cinofili ed etologi italiani - lo fanno già da anni. In ogni caso plaudo l'iniziativa e auspico una feroce selezione degli operatori chiamati a svolgere il delicato compito di fare corretta cultura cinofila nel nostro Paese - augurandomi al contempo che NON sia limitato esclusivamente - come è accaduto adesso - a particolari porzioni d'Italia

da Claudio Mangini [email protected] 19/08/2009 16.58

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

e lei fà calare la rimanenza!!!

da nino ag. 19/08/2009 16.53

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Ma che bella accoppiata, Tosi, Martini, fossi della Lega Nord proporrei a Bossi anche l'aquisizione di Toso, presidente ISPRA anche perchè un terno vale più di un ambo e di questi tempi!!!!!!!!!!!!!!. Però lo vadano a spiegare ai loro iscritti cacciatori. Baghy

da BAGHY 19/08/2009 13.32

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

In ogni caso se gli abbandoni sono in calo è una buona notizia.speriamo calino di conseguenza le spese per il randagismo....

da Free Pass 19/08/2009 13.20

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Se la solidarietà che verrà insegnata nelle scuole, ovviamente dagli animalisti, sarà quella del pregiudizio contro cacciatori, allevatori o comunque contro chi non è ideologicamente schierato con loro, allora stiamo freschi!... Berlato for President!

da max 19/08/2009 13.01

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

GRANDE MARTINI!! Continua così, che avrai sempre l'appoggio dei VERI amnati degli animali

da Era ora! 19/08/2009 12.52

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

ma guarda? gli abbandoni in calo con gli animalisti al potere? sarà strano,ma questi dati me li aspettavo proprio.Dati forniti da loro ovvio. quando non erano al potere eravamo in emergenza..sempre...secondo i dati sempre dati, elaborati e diffusi da loro....AH! la politica del bene operare!!!

da Free Pass 19/08/2009 12.46

Re:La Martini a Verona: le iniziative governative fanno calare gli abbandoni

Mi piacerebbe tanto che le attenzioni della sottosegretaria leghista Martini fossero rivolte ad iniziative per evitare l'abbandono degli anziani nei mesi estivi, lasciati soli peggio dei cani nelle proprie abitazioni o negli ospizi perchè "scomodi" per i propri figli o nipoti mentre vanno in ferie (magari con il cestello con dentro il povero gattino o il povero cagnolino o il caro coniglietto). Se si spendessero la metà dei soldi che questi ministri spendono per farsi pubblicità in difesa degli animaletti, utilizzandoli invece a favore delle politiche sociali per gli anziani o a difesa dei diritti dei minori, le cose andrebbero sicuramente meglio. Ma come ho già avuto modo di dire, anche la Lega ha la sua Brambilla da gestire.

da SERGIO BERLATO 19/08/2009 12.08