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Randagismo: a che punto siamo?


martedì 9 agosto 2016
    

Nel 2005 lo Stato stanziava oltre 4 milioni da ripartire tra le Regioni per la lotta al randagismo. In dieci anni la cifra è calata inesorabilmente, fino ad arrivare, dieci anni dopo, a 309 mila euro. Ai fini della ripartizione del fondo, istituito con la Legge 281/91 (Legge quadro in materia di tutela degli animali d’affezione e lotta al randagismo) Regioni e Province autonome sono tenute a trasmettere ogni anno al Ministero della salute i seguenti dati: numero di ingressi dei cani nei canili sanitari (cioè il numero di cani vaganti catturati sul territorio) e numero di gatti sterilizzati nell’anno dal Servizio Sanitario Nazionale. Nel 2015 si contano un totale 100.194 ingressi di cani in rifugi e canili e 53.635 gatti sterilizzati nelle apposite strutture. La ripartizione dei fondi avviene in base al numero dei cani e gatti di proprietà (attivazione anagrafe canina), al numero dei randagi nelle strutture e in base agli abitanti.



La finanziaria 2007 ha stabilito che Le Regioni e le Province, nell'ambito della programmazione regionale, devono dare priorità ai piani di controllo delle nascite destinando una quota non inferiore al 60% delle risorse stanziate per la lotta al randagismo alle sterilizzazioni, dove necessario, ovvero ad altre iniziative intese a prevenire il fenomeno del randagismo. Veniamo al dato sui canili. Le strutture autorizzate sono in totale 915 in tutta Italia, anche se il dato disponibile, inspiegabilmente, si ferma all'anno 2011.
 



I fondi stanziati dal 2005 al 2015 sono

Anno    Fondo
2005    € 4.271.578,00
2006    € 3.998.000,00
2007    € 4.986.000,00
2008    € 3.086.085,11
2009    € 3.801.681,00
2010    € 3.333.765,28
2011    € 246.649,00
2012    € 310.190,00
2013    € 328.000,00
2014    € 313.072,00
2015    € 309.000,00

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6 commenti finora...

Re:Randagismo: a che punto siamo?

Giusto Tie.Ma i "menù etnici" tanto cari alle amministrazioni che "cercano" l'integrazione fino al punto di vederli applicati nelle mense scolastiche pubbliche,perchè non prevedono anche il rispetto di quelle "tradizioni alimentari" da rispettare con sbandieramenti a destra e a manca,con l'inserimento anche della carne di cane tanto mangiata da moltissimi popoli i cui rappresentanti sono ormai in rilevante numero da noi?Avrei anche un suggerimento per le cavallette e i nidi di rondine,ma poi potrebbero inserire le locuste tra le specie in via d'estinzione.

da Pietro 2 10/08/2016 21.22

Re:Randagismo: a che punto siamo?

La carne di cane deve essere riammessa sul mercato italiano,bisogna adattarsi alle culture presenti sul nostro territorio ,molti di colore e cinesi e vietnamiti mangiano carne di cane non cìeì niente di male ,la carne di cane andrebbe venduta al supermercato anche perche' e 'buona e fa bene alla salute.

da Tien sao ping ping 10/08/2016 17.06

Re:Randagismo: a che punto siamo?

ditelo alla brambilla, lei se ne intende....

da okkiobrambrocchio 10/08/2016 10.47

Re:Randagismo: a che punto siamo?

la carne di cane finisce spesso nei circhi, ma anche dove la trasformano in mangime per cani e gatti. così dicono.

da Nando T. 10/08/2016 8.41

Re:Randagismo: a che punto siamo?

Se davvero cominciassero a scarseggiare i fondi, se davvero qualcuno non si beccasse 5 euro a cane...i randagi diminuirebbero subito....a buon intenditor....si lucra sulla pelle delle persone e credete non lo si faccia su quella dei cani ????

da fabry 09/08/2016 19.22

Re:Randagismo: a che punto siamo?

La carne di cane in cina viene mangiata di gusto adesso dico io perche' con tutta questa carne di cane non si potrebbe sfamare i migranti? Ho visto dei filmati dove mangiano cani di vero gusto.

da fyu 09/08/2016 16.28