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Campionato Fidasc mute su cinghiale: il titolo nel sud Pontino


lunedì 9 maggio 2016
    

 Riceviamo e pubblichiamo:
 

Missione compiuta per il fondano Di Trocchio che torna dalla finale di Grosseto con il titolo di campione Italiano e con questa impresa continua a spostare verso il meridione l’ago della bilancia agonistica del segugismo su cinghiale. Un percorso, questo, che è confermato dalla presenza in finale di tanti giovani conduttori provenienti da Potenza, Crotone e perfino da Reggio Calabria.

“È proprio questa presenza – ha dichiarato Domenico Coradeschi, vice presidente vicario e delegato per la cinofilia – ad entusiasmare la Fidasc e a ripagare tutti i suoi sforzi per divulgare la cultura della cinofilia sportiva, sia con i cani da seguita che con quelli da ferma. Un lavoro che sta evidentemente dando i suoi frutti se a contendersi il posto nelle finali su cinghiale sono scesi in campo i conduttori di circa 1.500 cani, quasi il doppio di quelli presenti lo scorso anno.”

Nella tre giorni maremmana (6-8 maggio), organizzata dalla Società “La Moscona”, presieduta da Paolo Travagliati, sono arrivate 9 mute finaliste provenienti da Arezzo, Siena, Grosseto, Perugia, Viterbo, Latina, Potenza, Crotone e Reggio Calabria che si sono sfidate per il giudizio degli Ufficiali di Gara Fabrizio Montanari (Parma); Giovanni Cardinali (Siena) e Michele Vaccaro (Potenza) e sotto la supervisione quanto mai autorevole, oltre che prestigiosa, del Commendator Sestilio Tonini in veste di Delegato federale. Sponsor di questa e delle altre competizioni cinofile della competizione è stata l’Azienda Bs Planet che ha messo in palio una valigetta contenente due collari e un dispositivo palmare di localizzazione satellitare.

Le nove “sciolte”, quattro venerdì, tre il sabato e due la domenica, hanno avuto luogo in due delle più famose tenute agricole del grossetano: quella di Monte Bottigli, di proprietà del Principe Ricciardo D’Ardia Caracciolo (Magliano in Toscana) e quella delle Sementarecce del Dr. Mario Mencarelli, ricadente nel Comune di Grosseto. Alla perfetta riuscita delle complesse operazioni logistiche di accompagnamento di Ufficiali di Gara e conduttori hanno validamente contribuito i membri delle Squadre locali di caccia al cinghiale. Quella di “Montebottigli”, con l’intervento di Davide e della sua espertissima compagna e poi quelle di “Sughera” e “Poderone”.

La presenza di numerose “scrofate” e un territorio sicuramente molto diverso per tipo di vegetazione da quelli abituali per i conduttori e ausiliari del sud, hanno reso particolarmente ardua soprattutto la fase di seguita nella quale si è registrata la maggior parte delle scissioni con la conseguente mancata qualificazione di quasi tutte le mute.

Ma non quella di Segugi Istriani del campione Valentino di Trocchi
o che, invece, ha svolto un lavoro egregio meritandosi il giudizio finale di Eccellente con un punteggio medio di 162,16.

Questo il dettaglio della sua bella e valida squadra: Adele (162, Ecc.); Mia (160, Ecc.); Attila (167, Ecc.); Roy (160, Ecc,); Aga (162, Ecc.); Mora (162, Ecc.).

Al secondo posto, il conduttore grossetano Mirco Cipriani con i suoi otto Segugi Maremmani: Scipione (152, Mb); Rhumbetta (151, Mb); Baleno (152, Mb); Kumbo (152, Mb) e Partito (152, Mb). Non qualificati, invece, Tonfo, Beppe e Corinna.

Sul terzo gradino del podio è salito infine Giancarlo Mancini che da anni sta tentando la scalata al titolo con i suoi Segugi Italiani a pelo raso: Sushi (154, Mb); Figaro (146, B); Vulcano (140, B); Dea (161, Ecc.); Desi (146, B). Fuori qualifica, invece, Bosco con i suoi Istriani.
 

FIDASC

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