In questi giorni il Parlamento francese ha modificato la definizione degli animali domestici data dal codice civile Napoleonico, che li equiparava a “mobilio”, secondo appunto la mentalità dell'epoca. D'ora in poi saranno considerati “esseri viventi dotati di sensibilità”. La modifica è simbolica, come sottolinea Jean Glavany, deputato tra i propositori, In Francia infatti esiste già infatti una norma che punisce dal punto di vista penale i maltrattamenti o la crudeltà contro gli animali, con pene che arrivano fino ai due anni di carcere o ai 30mila euro di multa.
Il dibattito sulla proposta di legge aveva preoccupato gli allevatori, che temevano di veder equiparare lo status degli animali a quello degli umani, con conseguenze non poco rilevanti sulle loro attività economiche. La fondazione 30 Millions d’amis, che ha promosso la battaglia di rinnovamento, auspica che questa modifica possa portare ad un cambio di mentalità, e che le pene siano davvero applicate. (Huffington post)