Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Razze Canine | Consulente Cinofilo | Libri | Indirizzi |
 Cerca

News Cani

Sivelp: L'anagrafe canina ha fallito


lunedì 21 luglio 2014
    

"Se i cani sono censiti in anagrafe e dotati di microchip come è possibile l'abbandono?”. Se lo chiede il Sindacato Italiano Veterinari Liberi Professionisti (Sivelp), secondo cui le continue campagne animaliste contro l'abbandono sono lì a dimostrare che la legge 281 del 1991 contro il randagismo non ha funzionato, anzi se possibile ha peggiorato le cose. Più randagi, più spesa per sanità e Comuni, più cani nei canili.

Cosa non funziona? "In primo luogo l'anagrafe nazionale è un mosaico di situazioni regionali diverse, incompatibili, quasi mai in grado di comunicare reciprocamente. Persino i dati immessi sono difformi. I controlli sono quasi inesistenti. I liberi professionisti, che pure si sono resi più che disponibili a prestare la loro collaborazione, applicando i microchip e prodigandosi ad informare i proprietari, hanno avuto come risposta la proverbiale “pala sui denti”, cioè l'obbligo di segnalare i proprietari di animali senza chip alle autorità, cioè denunciare i propri clienti! Ci dicono che i liberi professionisti sono tenuti anche a denunciare le malattie infettive ma qui si parla di una segnalazione che comporta in automatico la sanzione, cosa ben diversa, Eppure, nel frattempo, in quasi 25 anni, quote sostanziose della sanità pubblica si sono riciclate negli animali da compagnia, spesso lasciando sguarniti settori strategici per una nazione, come la sicurezza alimentare ed il controllo di malattie infettive degli animali e/o trasmissibili all'uomo (come testimoniano le frequenti emergenze sanitarie)".

I veterinari fanno notare che il randagismo non si produce dai randagi (che si riproducono pochissimo) ma da cucciolate indesiderate di origine domestica e semi-domestica, dove non si fa sentire la naturale pressione ambientale di malattie, fame e competizione. Sull'anagrafe canina poi mancano i controlli. I proprietari non segnalano i nuovi dati e anche le istituzioni non riescono a coordinarsi.  Le Regioni non comunicano sempre una con l'altra le variazioni e possiamo avere animali iscritti in diverse anagrafi. "Tutto questo richiederebbe aggiornamento e monitoraggio continuo dei dati, ma si tratta di un lavoro titanico, in pratica impossibile - dice il Sivelp -. Dunque il farraginoso e costosissimo impianto dell'anagrafe dei cani, con decine di sistemi di archiviazione ed una pletora di personale pagato per gestirlo a tutti i livelli, si rivela inutile per risolvere il problema".

"I veterinari liberi professionisti, scoraggiati e frustrati da imposizioni borboniche e punitive, non possono far altro che rispondere al tentativo di scaricare su di loro le responsabilità del fallimento. Hanno due alternative: o un adeguamento delle tariffe a carico dei proprietari, tale da metterli almeno in parte al riparo dai danni economici razionalmente e statisticamente probabili (come per qualsiasi rischio aziendale), oppure restituendo le password dell'anagrafe elettronica, cioè rifiutando di collaborare con un sistema in cui avevamo sinceramente creduto. Per pochi euro di utile sull'applicazione dei chip, potrebbe non valere la pena caricarsi di obblighi e carte. Ciascuno farà i suoi conti, ma è chiara la responsibilità dei decisori. In attesa che tempi migliori facciano rinsavire chi predilige sistematicamente gli interventi d'autorità alla collaborazione ed al reciproco rispetto. O che qualcuno apra il cassetto dell'impressionante spesa pubblica (in pratica inutile) o faccia i conti del rapporto costi-benefici per la collettività che questo comporta, una volta tolta la mano di polvere di slogan e propaganda, valutando quanti realmente esistono dei circa 7 milioni di cani censiti “ufficialmente”. Forse, si potrebbe pensare che il randagismo, come tutte le più inveterate “emergenze nazionali”, dum pendet, rendet!".

Leggi tutte le news

2 commenti finora...

Re: Sivelp: L'anagrafe canina ha fallito

Macchè,come dice l'articolo, sono abbandonati i bastardini presi in canile, adottati col le campagne di pubblicità x adozione, magari guadagnandosi dei soldi dal comune. Chi ha un cane se lo tiene. Il resto è propaganda.

da Gaetano 21/07/2014 19.07

Re: Sivelp: L'anagrafe canina ha fallito

ma è l'italia! si fa la legge e si crea l'inganno! un proprietario di un cane, il quale sia per certo dichiarato colpevole di abbandono, secondo un mio parere deve pagare diecimila euro di multa, più tre anni a lavorare nei canili. Abbandonare il proprio amico, compagno, fratello, e parlo da chi il cane lo ha e va a caccia, è un atto atroce che richiede indifferenza, e mancanza di coscienza, ed amore, oltre a mettere sicuramente a rischio la vita del cane, si mette arischio la vita di altre persone, abbandonare un animale in un posto a lui non conosciuto lo induce ad avere comportamenti poco attenti attraversando strade in maniera poco attenta, ed a diventare aggresivo, e vuoi per i pasti non più giornalieri e sostanziosi, e vuoi per difendersi, chi abbandona un animale, è come chi gira le spalle a chi lo ha sempre supportato, un infame degno solo di provare sulla propria pelle cosa racchiude la parola abbandono! La vita di ogni essere uomo, animale, deve essere tutelata, ed incaso della selvaggina onorata mangiandola, ma mai abbandonare od uccidere per spregio.

da dardo 21/07/2014 13.09