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Coppa Campioni Arci Caccia Csaa su quaglie


giovedì 26 giugno 2014
    

E’ Roberto Scarpecci il mattatore, a Colfiorito, della Coppa Campioni dell’Arci Caccia Csaa nella specialità prove attitudinali su quaglie liberate. Per il conduttore marchigiano doppia vittoria, sia nei continentali che negli inglesi e nella storia della manifestazione, giunta alla undicesima edizione, non si riscontrano analoghi risultati a conferma del valore assoluto del primato conseguito.
Per di più c’era da contrastare una “concorrenza” spietata poiché, come prevede il regolamento, per l’accesso alla Coppa Campioni occorreva aver conseguito un eccellente in prove analoghe o superiori (classiche). Sono stati presentati un buon lotto di cani tanto da formare 27 coppie negli inglesi e 10 nei continentali che sono state sottoposte al giudizio di Americo Procaccini e Goffredo De Matteis (inglesi) e Sergio Bianconi e Alvaro Mantovani (continentali). E’ stato davvero un bel vedere come gli stessi giudici hanno sottolineato durante le premiazioni e formare le classifiche ha significato analizzare i dettagli della prova di ciascun cane e soffermarsi sui particolari. Basti citare al riguardo che negli inglesi sono stati assegnati 12 eccellenti e 9 molto buoni mentre nei continentali 4 eccellenti e 2 molto buoni.
Al termine delle prove, negli inglesi, è il setter inglese Clooney di Roberto Scarpecci a impressionare di più e a salire sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle, rispettivamente. ancora due setter: Anakin di Stefano Pianigiani e  Ardo di Rossetti. Da citare ancora gli eccellenti dei setter inglesi Back (Mercanti), Juro (Chianella), Alan e Lory (Pianigiani), Lem ed elton (Mariani), Ace e Dero (benigni) e del pointer Ola (Capriotti). A seguire con il molto buono (tutti setter inglesi) Asco e Kim (Proietti), Ford e Douglas (Pianigiani), Dark (Brugnoni), Teo (Cacciamanni), Thor (Fabbrocile), Dante (Codini).

Relativamente più “semplice” stilare la classifica nei continentali e Roberto Scarpecci con i suoi kurzhaar “lascia” solo il terzo posto a Fabio Lascialfari con il breton Iglò. Il campione è Vamos, al secondo posto Idolo. Per Scarpecci ancora un eccellente con il kurzhaar Laki  e un molto buono, sempre un bracco tedesco, con vegas. Al molto buono anche l’epagneul breton Pablo di Morichi.

Le premiazioni sono state anche l’occasione da parte di Giorgio Filippucci, coordinatore della manifestazione e delle attività cinofile, e di Emanuele Bennati, presidente regionale dell’Arci Caccia, per illustrare il “progetto cinofilia” e rendere così partecipi, come sta avvenendo in Umbria e nelle regioni dell’Italia centrale, tutti coloro che sono interessati in Italia a creare le condizioni per una cinofilia di qualità al servizio della gestione del territorio e della fauna. In questo modo, hanno detto Filippucci e Bennati, si rafforzano le ragioni della buona caccia e si sostengono, anche economicamente, i territori sia gestiti dalla pubblica amministrazione e sia gestiti dall’impresa privata.

Il tema è stato ripreso da Marco Ciarafoni, presidente del consiglio nazionale dell’Arci Caccia, che ha rimarcato la necessità di far assumere alla cinofila un protagonismo più attivo e concreto nelle dinamiche del sistema caccia, per superare un periodo complesso che avrebbe bisogno di una maggiore condivisione unitaria , sui progetti e sugli obiettivi, tra le diverse associazioni venatorie.

Applausi per i vincitori ma quelli più calorosi sono andati agli organizzatori. Una prova attitudinale ha bisogno del lavoro umile e meticoloso di tanti volontari e la squadra messa in campo dal presidente del circolo Arci Caccia di Foligno Bruno Broccolo era davvero all’altezza. Un grazie particolare a Massimo Cavaterra, a Marcello Maltempi, a Dino Pansanella, a Domenico Guerrini, a Mirko Pagnotta, a Giancarlo Di Cicco Pucci, a Giorgio e Roberto Tognoloni, a Elia Murgia, a Alberto Eusepi, a Ottavio Pennacchi, a Giorgio Torti. Un grazie sincero anche alla Smarty Dog di Grosseto, sponsor della manifestazione e di tante altre attività sportive dell’Arci Caccia. Prodotti di qualità per l’alimentazione dei cani che in molti stanno apprezzando. Il rapporto qualità prezzo è davvero vantaggioso. La manifestazione si è conclusa con un momento di grande commozione poiché per il quarto anno consecutivo è stato assegnato il trofeo Attilio De Sanctis per ricordare un socio dell’Arci Caccia, grande conoscitore dei cani e grande appassionato di cinofilia. Attilio non si sentiva certo umiliato se in circostanze come queste si adoperava nell’immissione delle quaglie nonostante potesse ambire a ruoli decisamente diversi. Ma lui era fatto così. Il trofeo è stato assegnato al setter inglese Boss del signor Brillo che pur non in classifica ha offerto alla vista dei giudici e dei cinofili una prestazione di grande temperamento e classe.

 

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